martedì 30 maggio 2017

Gli Esseni scomparsi

Secondo lo storico Flavio Giuseppe quattro erano le sette filosofiche presenti ai tempi di Gesù: i Farisei, i Sadducei, gli Esseni e gli Zeloti. Chi legga i libri del Nuovo Testamento si imbatterà facilmente nelle prime due, ma delle ultime non vi è traccia. Ma, se per gli Zeloti ci siamo resi conto che è pacificamente ovvio che sarebbe stato ben difficile inserirli per il ruolo terribilmente compromettente di tutto il vangelo paolino, meno si capisce la riluttanza a citare gli Esseni. Basta infatti leggere la descrizione che di essi ci viene tramandata da Flavio Giuseppe [1] per renderci conto che la loro filosofia ha imperniato molti messaggi rinvenibili nei libri neotestamentari, come ci testimonia questo studioso ebreo:
Come gli esseni, anche Gesù credeva che per i ricchi fosse difficile entrare nel regno dei cieli (Mc 10,25); come loro, anch'egli ha portato la sua buona novella ai poveri, agli oppressi e ai "poveri in spirito" (Mt 5,3). Persino il numero dodici dei suoi apostoli (Mt 19,28), la beatitudine di Pietro (Mt 16,17-18) e la netta contrapposizione fra l'amore di Dio e l'avidità (Mt 6,24) sono strettamente imparentati con l'insegnamento esseno. Tutto questo rende ancor più sorprendente l'assenza di questi asceti idealisti nel Nuovo Testamento, nonostante il loro patrimonio ideale risuoni nei quattro Vangeli, negli Atti degli apostoli e perlomeno in due Lettere di Paolo (Col e 2Cor). [2]
Lo stesso studioso ha avanzato l'ipotesi che "Simone il lebbroso" (Mt 26:6-13, Mc 14:3-9) altro non fosse che un certo Simone Esseno. Egli cita inoltre una considerazione per noi importante:
Nel Nuovo Testamento - scrive Frank Moore Cross - vi è tutta una serie di passi polemici che possono essere compresi più facilmente considerandoli rivolti contro gli esseni. [3]
Dagli scritti del Nuovo Testamento sono stati eliminati i riferimenti agli Esseni ma è stata inserita anche una sotterranea polemica anti-essena per insegnare qualcosa che allontanasse dalle loro tradizioni. Per capire questa 'damnatio memoriae' è utile ammettere che anche gli Esseni rientravano nel tenace tentativo di cancellare o rimodellare il ricordo dei protagonisti della rivolta anti-romana. Gli Esseni infatti rientrarono tra quei disgraziati fatti oggetto di micidiali persecuzioni da parte dei Romani, a causa della loro intransigenza religiosa che tanto li accomunava agli Zeloti:
Il loro spirito fu assoggettato ad ogni genere di prova durante la guerra contro i romani, in cui stirati e contorti, bruciati e fratturati e passati attraverso tutti gli strumenti di tortura perché bestemmiassero il legislatore [Mosè] o mangiassero qualche cibo vietato, non si piegarono a nessuna delle due cose, senza nemmeno una parola meno che ostile verso i carnefici e senza versare una lacrima. Ma sorridendo tra i dolori, e prendendosi gioco di quelli che li sottoponevano ai supplizi, esalavano serenamente l'anima come certi di tornare a riceverla. [4]
Il passo precedente va confrontato con il pensiero di Paolo sui cibi vietati e il matrimonio (anch'esso spregiato presso gli Esseni): [5]
Romani 14:17 Il regno di Dio infatti non è questione di cibo o di bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo:
Se pertanto siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché lasciarvi imporre, come se viveste ancora nel mondo, dei precetti quali «Non prendere, non gustare, non toccare»? Tutte cose destinate a scomparire con l'uso: sono infatti prescrizioni e insegnamenti di uomini! (Colossesi 2:20-22)
Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche, sedotti dall'ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza. Costoro vieteranno il matrimonio, imporranno di astenersi da alcuni cibi che Dio ha creato per essere mangiati con rendimento di grazie dai fedeli e da quanti conoscono la verità. Infatti tutto ciò che è stato creato da Dio è buono e nulla è da scartarsi, quando lo si prende con rendimento di grazie, perché esso viene santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera. (1Timoteo 4:1-5)
E' chiaro che Paolo, pur insegnando ai suoi schiavi i modi più miti di vivere ereditati dagli Esseni, disprezzava questa setta per quel fondamentalismo religioso che li rendeva insubordinati e intolleranti della dominazione pagana. Ben diversa cosa accade in Giovanni dove non solo viene evidenziato l'integralismo religioso, ma viene richiamato anche un particolare che contraddistingue gli Esseni. La caratteristica in oggetto è quella di vestirsi sempre di bianco, [6] colore associato nell'Apocalisse agli eletti:
Tuttavia a Sardi vi sono alcuni che non hanno macchiato le loro vesti; essi mi scorteranno in vesti bianche, perché ne sono degni. Il vincitore sarà dunque vestito di bianche vesti, non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma lo riconoscerò davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli. (Apocalisse 3:4-5)
Uno dei vegliardi allora si rivolse a me e disse: «Quelli che sono vestiti di bianco, chi sono e donde vengono?». Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: «Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello. (Apocalisse 7:13-14)
In ultima non possiamo non ricordare come nei Vangeli venga raccontato che le donne incontrano al sepolcro degli uomini vestiti di bianco:
Mt 28:3 Il suo aspetto era come la folgore xee il suo vestito bianco x1come la neve.Mc 16:5 Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura.Lc 24:4 Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro xdin vesti sfolgoranti.Gv 20:12 e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù.
Tabella 1
Come ha notato un altro autore, [7] sembra proprio che Zeloti ed Esseni abbiano unito i propri ideali, e forse i propri mezzi, se non anche gli uomini, nel tentativo di riportare nelle mani giudaiche il regno d'Israele. Per questo motivo non potevano avere alcun ruolo, se non riscoprendolo velato, nelle righe dei testi cristiani a noi pervenuti.

[1] Cfr. Giuseppe Flavio, La guerra giudaica, Milano, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 1989, 2:8.2-13(119-166) e Giuseppe Flavio, Antichità giudaiche, Torino, Unione-Tipografico-Editrice, 2000, 18:1.5(18-22).
[2] Cfr. Pinchas Lapide, Bibba tradotta Bibbia tradita, Bologna, Centro editoriale dehoniano, 1999, pag. 143.
[3] Cfr. Pinchas Lapide, Bibba tradotta Bibbia tradita, Bologna, Centro editoriale dehoniano, 1999, pag. 146.
[4] Cfr. Giuseppe Flavio, La guerra giudaica, Milano, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 1989, 2:8.10(152-153).
[5] Cfr. Giuseppe Flavio, La guerra giudaica, Milano, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 1989, 2:8.2(120).
[6] Cfr. Giuseppe Flavio, La guerra giudaica, Milano, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 1989, 2:8.3(123).
[7] Cfr. Luigi Cascioli, La favola di Cristo, Roccalvecce (VT), stampato in proprio, 2001, pag. 100ss.

NOVENA ALLO SPIRITO SANTO

Dal 26 maggio al 3 giugno 2017
La novena proposta da sant’Alfonso Maria de’ Liguori arricchita da altre bellissime meditazioni.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, Amen.
Vieni Spirito Santo, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce, vieni Padre dei poveri, vieni Datore dei doni, vieni Luce dei cuori. Consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima dolcissimo sollievo, nella fatica riposo, nella calura riparo, nel pianto conforto. Oh Luce Beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli, senza la Tua forza nulla è nell’uomo, nulla è senza colpa. Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina, piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido drizza ciò che è sviato. Dona ai tuoi fedeli che solo in Te confidano i Tuoi sette santi doni. Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna, amen.
1  giorno: Il dono del timore di Dio
Vieni, o Spirito Santo, e da’ a noi un cuore nuovo, che ravvivi in noi tutti i doni da Te ricevuti con la gioia di essere cristiani, un cuore nuovo sempre  giovane e lieto. Vieni, o Spirito Santo, e da’ a noi un cuore puro, allenato ad amare Dio, un cuore puro, che non conosca il male se non per definirlo, per combatterlo e per fuggirlo; un cuore puro, come quello di un fanciullo, capace di entusiasmarsi e di trepidare. Vieni, o Spirito Santo, e da’ a noi un cuore grande, aperto alla Tua silenziosa e potente parola ispiratrice, e chiuso ad ogni meschina ambizione, un cuore grande e forte ad amare tutti, a tutti servire, con tutti soffrire; un cuore grande, forte, solo beato di palpitare col cuore di Dio. (Paolo VI)
Spirito Santo, divino consolatore! Io ti adoro come mio vero Dio, come Dio Padre e Dio Figlio.
Io ti offro il mio cuore e ti rendo atti di grazia per tutti i benefici che hai riversato e che riversi ancora senza sosta sul mondo. Tu che sei l’Autore di tutti i doni soprannaturali e che hai riempito d’immenso piacere e di tutte le consolazioni l’anima della Beata Madre di Dio, io ti prego di visitarmi per la tua grazia e di accordarmi il dono del tuo santo timore, affinché mi serva da freno per non cadere mai più nei miei errori passati, per i quali chiedo mille volte perdono.

Pater, Ave, 3 Gloria

2 giorno: Il dono della pietà
Respira in me tu, Santo Spirito, perché siano santi i miei pensieri. Spingimi tu, Santo Spirito, perché siano sante le mie azioni. Attirami tu, Santo Spirito, perché ami le cose sante. Fammi forte tu, Santo Spirito, perché difenda le cose sante. Difendimi tu, Santo Spirito, perché non perda mai la tua Santa Grazia.                                                  (Sant’Agostino)
Spirito Santo, divino consolatore! Io ti adoro come mio vero Dio, come Dio Padre e Dio Figlio.


Io ti offro il mio cuore e ti rendo atti di grazia per tutti i benefici che hai riversato e che riversi ancora senza sosta sul mondo. Tu che sei l’Autore di tutti i doni soprannaturali e che hai riempito d’immenso piacere l’anima della Beata Madre di Dio e di tue le consolazioni, Maria, io ti prego di visitarmi per la tua grazia e di accordarmi il dono della pietà, affinché io possa in futuro servirti con più fervore, seguire più  prontamente le tue ispirazioni e osservare in modo più esatto i tuoi divini precetti.
Pater, Ave, 3 Gloria

3 giorno: Il dono della scienza
Vieni, Spirito creatore e creativo: vieni, e aprici gli occhi perché possiamo contemplare il mistero di Dio all’opera nella storia. Vieni, Spirito consolatore, e aprici il cuore perché possiamo conoscere come noi, grazie a te, siamo parte creativa di quel mistero. Vieni, Spirito di Cristo, e mostraci il volto di Gesù nella storia, mostraci il volto della Chiesa di Gesù. (Card. C.M. Martini)
Spirito Santo, divino consolatore! Io ti adoro come mio vero Dio, come Dio Padre e Dio Figlio.

Io ti offro il mio cuore e ti rendo atti di grazia per tutti i benefici che hai riversato e che riversi ancora senza sosta sul mondo. Tu che sei l’Autore di tutti i doni soprannaturali e che hai riempito d’immenso piacere e di tutte le consolazioni l’anima della Beata Madre di Dio, io ti prego di visitarmi per la tua grazia e di accordarmi il dono della scienza, affinché io possa conoscere fino in fondo le cose di Dio e, illuminato dalle tue sante istruzioni, io cammini senza mai deviare nella via verso la mia salvezza eterna.
Pater, Ave, 3 Gloria

4 giorno: Il dono della forza
Vieni o Santo Spirito.Tu sei il Consolatore, il fuoco dell’anima, la viva sorgente interiore. Tu sei l’Amore, divina fonte di ogni amore. Tu sei la Vita della nostra vita. Tu sei il Santificatore. Tante volte ricevuto nei Sacramenti. Tu sei la dolcezza e insieme la fortezza della vera vita cristiana. Tu sei il dolce ospite dell’anima nostra. Tu sei l’amico. A te portiamo attenzione interiore, silenzio riverenziale, ascoltazione docile, devozione affettuosa, amore forte. Vieni, o Spirito Santo. Rinnova la faccia della terra.        
                                   (Paolo VI)

Spirito Santo, divino consolatore! Io ti adoro come mio vero Dio, come Dio Padre e Dio Figlio.
Io ti offro il mio cuore e ti rendo atti di grazia per tutti i benefici che hai riversato e che riversi ancora senza sosta sul mondo. Tu che sei l’Autore di tutti i doni soprannaturali e che hai riempito d’immenso piacere e di tutte le consolazioni l’anima della Beata Madre di Dio, io ti prego di visitarmi per la tua grazia e di accordarmi il dono della forza, affinché io possa affrontare coraggiosamente tutti gli attacchi del demonio e tutti i pericoli del mondo, che si oppongono alla salvezza della mia anima.
Pater, Ave, 3 Gloria

5 giorno: Il dono del consiglio
Chi sei, dolce Luce che mi inondi e rischiari la notte del mio cuore? Tu mi guidi come la mano di una madre; ma se mi lasci non avanzerei più di un passo. Tu sei lo spazio che 
circonda il mio essere e in cui si nasconde. Se mi abbandoni cado nell’abisso del nulla,da dove mi hai chiamato ad esistere. Tu, vicino a me più di me stessa, più intimo del mio intimo. Eppure nessuno può toccarti o comprendertie infrangi le catene di ogni nome: Spirito Santo – Eterno Amore!… (Santa Teresa Benedetta della Croce)

Spirito Santo, divino consolatore! Io ti adoro come mio vero Dio, come
Dio Padre e Dio Figlio.
Io ti offro il mio cuore e ti rendo atti di grazia per tutti i benefici che hai riversato e che riversi ancora senza sosta sul mondo. Tu che sei l’Autore di tutti i doni soprannaturali e che hai riempito d’immenso piacere e di tutte le consolazioni l’anima della Beata Madre di Dio, io ti prego di visitarmi per la tua grazia e di accordarmi il dono del consiglio, affinché io possa capire tutto ciò che è più conveniente per il mio avanzamento spirituale e scoprire tutte le trappole e le astuzie dello spirito tentatore.
Pater, Ave, 3 Gloria
6 giorno: Il dono dell’intelligenza
O Spirito Santo, Amore del Padre e del Figlio, ispirami sempre ciò che devo pensare, ciò che devo dire e come devo dirlo. Ciò che devo tacere, ciò che devo scrivere, come devo agire e ciò che devo fare, per cercare la tua gloria, il bene delle anime e la mia santificazione. O Gesù è in te tutta la mia fiducia. (Card. Mercier)
Spirito Santo, divino consolatore! Io ti adoro come mio vero Dio, come Dio Padre e Dio Figlio.
Io ti offro il mio cuore e ti rendo atti di grazia per tutti i benefici che hai riversato e che riversi ancora senza sosta sul mondo. Tu che sei l’Autore di tutti i doni soprannaturali e che hai riempito d’immenso piacere e di tutte le consolazioni l’anima della Beata Madre di Dio, io ti prego di visitarmi per la tua grazia e di accordarmi il dono dell’intelligenza , affinché io possa capire bene i misteri divini e, attraverso la contemplazione delle cose celesti, distogliere i miei pensieri e i miei affetti da tutte le vanità di questo misero mondo.
Pater, Ave, 3 Gloria

7 giorno: Il dono della saggezza
Spirito Santo, che hai invaso l’anima di Maria per offrirci la prima campionatura di come un giorno  avresti invaso la Chiesa e collocato nei suoi perimetri il tuo nuovo domicilio, rendici capaci di esultanza. Donaci il gusto di sentirci «estroversi». Rivolti, cioè, verso il mondo, che non è una specie di Chiesa mancata, ma l’oggetto ultimo di quell’incontenibile amore per il quale la Chiesa stessa è stata costituita. Se dobbiamo attraversare i mari che ci distanziano dalle altre culture, soffia nelle vele perché, 
sciolte le gomene che ci legano agli ormeggi del nostro piccolo mondo antico, un più generoso impegno missionario ci solleciti a partire. Se dobbiamo camminare sull’asciutto, mettici le ali ai piedi perché, come Maria, raggiungiamo in fretta la città. La città terrena. Che tu ami appassionatamente. Che non è il ripostiglio dei rifiuti, ma il partner con cui dobbiamo «agonizzare» perché giunga a compimento l’opera della Redenzione. (don Tonino Bello)

Spirito Santo, divino consolatore! Io ti adoro come mio vero Dio, come
Dio Padre e Dio Figlio.
Io ti offro il mio cuore e ti rendo atti di grazia per tutti i benefici che hai riversato e che riversi ancora senza sosta sul mondo. Tu che sei l’Autore di tutti i doni soprannaturali e che hai riempito d’immenso piacere e di tutte le consolazioni l’anima della Beata Madre di Dio, io ti prego di visitarmi per la tua grazia e di accordarmi il dono della saggezza, affinché possa dirigere bene tutte le mie azioni, e rapportandole a Dio come mio fine ultimo, di modo che lo ami e lo serva come è giusto in questa vita, io abbia la felicità di possederlo eternamente nell’altra.
Pater, Ave, 3 Gloria

8 giorno: Umile supplica
Vieni, o Spirito Santo, dentro di me, nel mio cuore e nella mia intelligenza. Accordami la Tua intelligenza, perché io possa conoscere il Padre nel meditare la parola del Vangelo.
Accordami il Tuo amore, perché anche quest’oggi, esortato dalla Tua parola, Ti cerchi nei fatti e nelle persone che ho incontrato. Accordami la Tua sapienza, perché io sappia rivivere e giudicare, alla luce della tua parola, quello che oggi ho vissuto.
Accordami la perseveranza, perché io con pazienza penetri il messaggio di Dio nel 
Vangelo. (San Tommaso d’Aquino)

Spirito Santo, divino consolatore! Io ti adoro come mio vero Dio, come Dio Padre e Dio Figlio.
Spirito Santo, divino Paraclito, Padre dei poveri, consolatore degli afflitti, luce dei cuori, Santificatore delle anime, eccomi prostrato alla tua presenza; io ti adoro con la più profonda sottomissione e ripeto mille volte, con i Serafini che si tengono davanti al tuo Trono: “Santo! Santo! Santo!”. Io credo fermamente che tu sei eterno, e che procedi dal Padre e dal Figlio. Io spero che, grazie alla tua bontà, santificherai e salverai la mia anima. Io ti amo, o Dio d’amore! Io ti amo sopra ogni cosa, io ti amo con tutto il mio affetto, perché tu sei bontà infinita che merita tutto l’amore. E poiché, insensibile alle ispirazioni, ho avuto l’ingratitudine di offenderti con tanti peccati, io ti chiedo mille volte di perdonarmi e mi pento amaramente di averti rattristato, o amore infinito!
Pater, Ave, 3 Gloria

9 giorno: Offerta e invocazione
Siamo qui dinanzi a te, o Spirito Santo; sentiamo il peso delle nostre debolezze, ma siamo tutti riuniti del tuo nome; vieni a noi, assistici, vieni nei nostri cuori; insegnaci tu ciò che dobbiamo fare, mostraci tu il cammino da seguire, compi tu stesso quanto da noi richiesto. Sii tu solo a suggerire e a guidare le nostre decisioni, perché tu solo, con Dio Padre e con il Figlio suo, hai un nome santo e glorioso; non permettere che sia lesa da noi la giustizia, tu che ami l’ordine e la pace; non ci faccia sviare 
l’ignoranza; non ci renda parziali l’umana simpatia, non ci influenzino cariche e persone; tienici stretti a te
e in nulla ci distogliamo dalla verità; fa’ che riuniti nel tuo santo nome, sappiamo contemperare bontà e fermezza insieme, così da fare tutto in armonia con te, nell’attesa che per il fedele compimento del dovere ci siano dati in futuro i beni eterni. Amen. (Sant’Isidoro di Siviglia)

Spirito Santo, divino consolatore! Io ti adoro come mio vero Dio, come
Dio Padre e Dio Figlio.
Io ti offro il mio cuore tutto freddo com’è, e ti supplico di farvi entrare un raggio della tua luce e una scintilla del tuo fuoco, così da fondere il ghiaccio tanto duro delle sue iniquità. Tu che hai riempito d’immense grazie l’anima di Maria, e infiammato di un santo zelo il cuore degli Apostoli, degnati di incendiare anche il mio cuore. Che Maria, che ha ottenuto il vino delle Nozze di Cana, ci ottenga il vino dell’amore infinito, che inebriò d’estasi gli Apostoli nel santo giorno della Pentecoste. Che lo Spirito Santo, attraverso Maria, susciti nuovi apostoli inebriati dall’amore di Gesù Cristo. Tu sei uno Spirito divino, fortificami contro gli spiriti malvagi; tu sei un fuoco, illuminami col fuoco dell’amore; tu sei una luce, fammi conoscere le cose eterne; tu sei una colomba, donami delle abitudini pure; tu sei un soffio pieno di dolcezza, dissipa i temporali che sollevano in me le passioni; tu sei una lingua, insegnami la maniera di lodarti senza sosta; tu sei una nuvola, coprimi con l’ombra della tua protezione. Autore di tutti i doni celesti! Io ti scongiuro, vivificami con la tua grazia, santificami con la tua carità, governami con la tua saggezza, adottami come tuo bambino e salvami con la tua infinita misericordia, affinché io non smetta mai di benedirti, di lodarti e di amarti, durante tutta la mia vita sulla terra e, in seguito, in Cielo per tutta l’eternità.
Pater, Ave, 3 Gloria
MANDA IL TUO SPIRITO, SIGNORE, A RINNOVARE LA TERRA!

LITANIE ALLO SPIRITO SANTO

Signore, abbi misericordia di noi!    
Cristo, abbi misericordia di noi!
Signore, abbi misericordia di noi! 
Padre tutto potenza, abbi misericordia di noi!
Gesù, Figlio eterno del Padre e Redentore del mondo,  salvaci!
Spirito del Padre e del Figlio, che fondi le due vite, santificaci!
Santissima Trinità, Unico Dio, ascoltaci!
Spirito Santo, che procedi dal Padre e dal Figlio, vieni nei nostri cuori!

Spirito Santo, che sei uguale al Padre e al Figlio, vieni nei nostri cuori!
Promessa di Dio Padre, vieni nei nostri cuori!
Raggio di luce del cielo, vieni nei nostri cuori!
Autore di ogni bene, vieni nei nostri cuori!
Sorgente di acqua viva, vieni nei nostri cuori!
Fuoco consumatore, vieni nei nostri cuori!
Unzione spirituale,  vieni nei nostri cuori!
Spirito di amore e di veritàscendi su di noi!
Spirito di sapienza e di scienza, scendi su di noi!
Spirito di consiglio e di fortezza, scendi su di noi!
Spirito di intelletto e di pietà, scendi su di noi!
Spirito di grazia e di preghiera, scendi su di noi!
Spirito di pace e di mitezza, scendi su di noi!
Spirito di modestia e di innocenza, scendi su di noi!
Spirito confortatore, scendi su di noi!

Spirito santificatore, scendi su di noi!
Spirito che governi la Chiesa, scendi su di noi!
Dono di Dio Altissimo, scendi su di noi!
Spirito che riempi l’universo, scendi su di noi!
Spirito di adozione dei figli di Dio,  scendi su di noi!

Spirito Santo, ispira a noi l’orrore dei peccati.
Spirito Santo, vieni e rinnova la faccia della terra.
Spirito Santo, irradia con la tua luce le nostre anime.
Spirito Santo, imprimi la tua legge nei nostri cuori.
Spirito Santo, infiammaci col fuoco del tuo amore.
Spirito Santo, riversa in noi il tesoro delle tue grazie.
Spirito Santo, insegnaci a pregare bene.
Spirito Santo, illuminaci con le tue ispirazioni divine.
Spirito Santo, conduci noi nella via della salvezza.
Spirito Santo, fa che conosciamo l’unica cosa necessaria. 

Spirito Santo, ispira a noi la pratica del bene.
Spirito Santo, concedi a noi il merito di tutte le virtù.
Spirito Santo, facci perseveranti nella giustizia.
Spirito Santo, sii Tu la nostra perenne ricompensa.

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, manda a noi il tuo Spirito.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, riempi le nostre anime dei doni dello Spirito Santo.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, donaci lo Spirito di sapienza e di pietà

Manda il tuo Spirito e sarà una nuova creazione. E rinnoverai la faccia della terra.
PREGHIAMO:
O Dio, nostro Padre, che ci hai aperto il passaggio alla vita eterna con la glorificazione del tuo Figlio e con l’effusione dello Spirito Santo, fa’ che, partecipe di così grandi doni, progredisca nella fede e mi impegni sempre più nel tuo servizio. Amen

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TRIDUO ALLO SPIRITO SANTO
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NOVENA ALLO SPIRITO SANTO

di sant'Alfonso Maria de' Liguori



Recitare il Veni, Creator Spiritus oppure la Sequenza

1° GIORNO
Il dono del timore di Dio

Spirito Santo, divino consolatore! Io ti adoro come mio vero Dio, come Dio Padre e Dio Figlio.
Io ti offro il mio cuore e ti rendo atti di grazia per tutti i benefici che hai riversato e che riversi ancora senza sosta sul mondo. Tu che sei l’Autore di tutti i doni soprannaturali e che hai riempito d’immenso piacere l’anima della Beata Madre di Dio e di tue le consolazioni, Maria, io ti prego di visitarmi per la tua grazia e di accordarmi il dono del tuo santo timore, affinché mi serva da freno per non cadere mai più nei miei errori passati, per i quali chiedo mille volte perdono.

Pater, Ave, 3 Gloria

 
2° GIORNO
Il dono della pietà

Spirito Santo, divino consolatore! Io ti adoro come mio vero Dio, come Dio Padre e Dio Figlio.
Io ti offro il mio cuore e ti rendo atti di grazia per tutti i benefici che hai riversato e che riversi ancora senza sosta sul mondo. Tu che sei l’Autore di tutti i doni soprannaturali e che hai riempito d’immenso piacere l’anima della Beata Madre di Dio e di tue le consolazioni, Maria, io ti prego di visitarmi per la tua grazia e di accordarmi il dono della pietà, affinché io possa in futuro servirti con più fervore, seguire più  prontamente le tue ispirazioni e osservare in modo più esatto i tuoi divini precetti.

Pater, Ave, 3 Gloria

 
3° GIORNO
Il dono della scienza

Spirito Santo, divino consolatore! Io ti adoro come mio vero Dio, come Dio Padre e Dio Figlio.
Io ti offro il mio cuore e ti rendo atti di grazia per tutti i benefici che hai riversato e che riversi ancora senza sosta sul mondo. Tu che sei l’Autore di tutti i doni soprannaturali e che hai riempito d’immenso piacere l’anima della Beata Madre di Dio e di tue le consolazioni, Maria, io ti prego di visitarmi per la tua grazia e di accordarmi il dono della scienza, affinché io possa conoscere fino in fondo le cose di Dio e, illuminato dalle tue sante istruzioni, io cammini senza mai deviare nella via verso la mia salvezza eterna.

Pater, Ave, 3 Gloria

 
4° GIORNO
Il dono della forza

Spirito Santo, divino consolatore! Io ti adoro come mio vero Dio, come Dio Padre e Dio Figlio.
Io ti offro il mio cuore e ti rendo atti di grazia per tutti i benefici che hai riversato e che riversi ancora senza sosta sul mondo. Tu che sei l’Autore di tutti i doni soprannaturali e che hai riempito d’immenso piacere l’anima della Beata Madre di Dio e di tue le consolazioni, Maria, io ti prego di visitarmi per la tua grazia e di accordarmi il dono della forza, affinché io possa affrontare coraggiosamente tutti gli attacchi del demonio e tutti i pericoli del mondo, che si oppongono alla salvezza della mia anima.

Pater, Ave, 3 Gloria

 
5° GIORNO
Il dono del consiglio

Spirito Santo, divino consolatore! Io ti adoro come mio vero Dio, come Dio Padre e Dio Figlio.
Io ti offro il mio cuore e ti rendo atti di grazia per tutti i benefici che hai riversato e che riversi ancora senza sosta sul mondo. Tu che sei l’Autore di tutti i doni soprannaturali e che hai riempito d’immenso piacere l’anima della Beata Madre di Dio e di tue le consolazioni, Maria, io ti prego di visitarmi per la tua grazia e di accordarmi il dono del consiglio, affinché io possa capire tutto ciò che è più conveniente per il mio avanzamento spirituale e scoprire tutte le trappole e le astuzie dello spirito tentatore.

Pater, Ave, 3 Gloria
 

6° GIORNO
Il dono dell’intelligenza

Spirito Santo, divino consolatore! Io ti adoro come mio vero Dio, come Dio Padre e Dio Figlio.
Io ti offro il mio cuore e ti rendo atti di grazia per tutti i benefici che hai riversato e che riversi ancora senza sosta sul mondo. Tu che sei l’Autore di tutti i doni soprannaturali e che hai riempito d’immenso piacere l’anima della Beata Madre di Dio e di tue le consolazioni, Maria, io ti prego di visitarmi per la tua grazia e di accordarmi il dono dell’intelligenza , affinché io possa capire bene i misteri divini e, attraverso la contemplazione delle cose celesti, distogliere i miei pensieri e i miei affetti da tutte le vanità di questo misero mondo.

Pater, Ave, 3 Gloria

 
7° GIORNO
Il dono della saggezza

Spirito Santo, divino consolatore! Io ti adoro come mio vero Dio, come Dio Padre e Dio Figlio.
Io ti offro il mio cuore e ti rendo atti di grazia per tutti i benefici che hai riversato e che riversi ancora senza sosta sul mondo. Tu che sei l’Autore di tutti i doni soprannaturali e che hai riempito d’immenso piacere l’anima della Beata Madre di Dio e di tue le consolazioni, Maria, io ti prego di visitarmi per la tua grazia e di accordarmi il dono della saggezza, affinché possa dirigere bene tutte le mie azioni, e rapportandole a Dio come mio fine ultimo, di modo che lo ami e lo serva come è giusto in questa vita, io abbia la felicità di possederlo eternamente nell’altra.

Pater, Ave, 3 Gloria

 
8° GIORNO
Umile supplica

Spirito Santo, divino Paraclito, Padre dei poveri, consolatore degli afflitti, luce dei cuori, Santificatore delle anime, eccomi prostrato alla tua presenza; io ti adoro con la più profonda sottomissione e ripeto mille volte, con i Serafini che si tengono davanti al tuo Trono: “Santo! Santo! Santo!”. Io credo fermamente che tu sei eterno, e che procedi dal Padre e dal Figlio. Io spero che, grazie alla tua bontà, santificherai e salverai la mia anima. Io ti amo, o Dio d’amore! Io ti amo sopra ogni cosa, io ti amo con tutto il mio affetto, perché tu sei bontà infinita che merita tutto l’amore. E poiché, insensibile alle ispirazioni, ho avuto l’ingratitudine di offenderti con tanti peccati, io ti chiedo mille volte di perdonarmi e mi pento amaramente di averti rattristato, o amore infinito!

Pater, Ave, 3 Gloria

 
9° GIORNO
Offerta e invocazione

Io ti offro il mio cuore tutto freddo com’è, e ti supplico di farvi entrare un raggio della tua luce e una scintilla del tuo fuoco, così da fondere il ghiaccio tanto duro delle sue iniquità. Tu che hai riempito d’immense grazie l’anima di Maria, e infiammato di un santo zelo il cuore degli Apostoli, degnati di incendiare anche il mio cuore. Che Maria, che ha ottenuto il vino delle Nozze di Cana, ci ottenga il vino dell’amore infinito, che inebriò d’estasi gli Apostoli nel santo giorno della Pentecoste. Che lo Spirito Santo, attraverso Maria, susciti nuovi apostoli inebriati dall’amore di Gesù Cristo. Tu sei uno Spirito divino, fortificami contro gli spiriti malvagi; tu sei un fuoco, illuminami col fuoco dell’amore; tu sei una luce, fammi conoscere le cose eterne; tu sei una colomba, donami delle abitudini pure; tu sei un soffio pieno di dolcezza, dissipa i temporali che sollevano in me le passioni; tu sei una lingua, insegnami la maniera di lodarti senza sosta; tu sei una nuvola, coprimi con l’ombra della tua protezione. Autore di tutti i doni celesti! Io ti scongiuro, vivificami con la tua grazia, santificami con la tua carità, governami con la tua saggezza, adottami come tuo bambino e salvami con la tua infinita misericordia, affinché io non smetta mai di benedirti, di lodarti e di amarti, durante tutta la mia vita sulla terra e, in seguito, in Cielo per tutta l’eternità.

Pater, Ave, 3 Gloria

Terminare con la recita delle Litanie allo Spirito Santo.

domenica 28 maggio 2017

N.E. - GESÙ E LA MADRE/DONNA: “Quale rapporto tra me e te, o donna?”

".....risveglio potente dello spirito, risveglio aiutato da questi nuovi evangelizzatori non soltanto del Cristo ma della Madre di Dio. Alzeranno lo stendardo di Maria. Porteranno a Maria. E Maria, che già una volta fu causa e fonte, indiretta ma sempre potente, della redenzione dell'uomo, lo sarà ancora...."


Riflessione di Max Thurian:
«La presenza della “Madre di Gesù” a Cana, dove Gesù - nel Vangelo di Giovanni - compie il suo primo segno, non è senza significato e senza importanza.
In quel Vangelo Maria riapparirà soltanto in un altro momento fondamentale, sul Calvario, ai piedi della Croce quando sarà “giunta l’ora” decisiva della morte del Messia. Nell’un caso e nell’altro l’evangelista le dà il titolo di “madre di Gesù” (o ”sua madre”; quattro volte a Cana, quattro volte sul Calvario). Sembra che l’evangelista voglia far notare, lungo il corso dell’azione, un cambiamento di Maria nel rapporto con il Cristo: ha svolto il suo compito di madre di Dio, compito che ora ha termine con l’inizio del ministero di Gesù. 

A Cana Cristo si rivolge a lei non chiamandola “madre” ma donna; la risposta di Maria : "Fate quello che Lui vi dirà" segna l'inizio del ministero pubblico di Gesù e la nuova missione di (non piu' di madre di Gesù) ma di Madre della chiesa per Maria. Nell‘invitare i servi ad ascoltare la parola del Cristo e obbedire ai suoi ordini abbandonandosi a Lui, la madre umana che aveva autorità sul Figlio diventa Madre spirituale che partorisce alla fede e all’obbedienza i servi del Maestro e di Maria, precedendo i servi e i discepoli sulla via della fede e dell’obbedienza, già partecipa qui alla maternità spirituale della Chiesa che, per la Parola del Cristo, genera figli al Padre celeste facendoli nascere alla fede e all‘obbedienza. 

Sarà esattamente la stessa cosa quando dall’alto della Croce, con un parallelismo anche troppo evidente per non essere significativo, Gesù le rivolgerà la parola: “Donna, ecco il tuo figlio”». Si direbbe che Gesù voglia indicare che il tempo delle relazioni familiari umane si è compiuto: non può più essere considerato soltanto il figlio umano di Maria e la Vergine non svolge più solo il suo compito di madre umana di Dio.

 Il tempo della Theotokos è terminato; giunge quello della Chiesa-Sposa, che sarà veramente tale per il Figlio di Dio. Maria passa dalla sua funzione di “madre di Gesù” a quella di “donna” nella Chiesa. La Madre di Dio diventa la donna madre spirituale della Chiesa. 

“La Chiesa non è un manufatto finito, ma seme vivente di Dio che vuole svilupparsi e arrivare a maturazione. Per questa essa ha bisogno del mistero mariano, anzi è essa stessa mistero di Maria. Può esserci nella Chiesa fecondità solo se si sottomette a questo segno, solo cioè se diventa terra santa per la Parola. Dobbiamo accettare il simbolo del suolo fertile, dobbiamo diventare nuovamente uomini e donne che aspettano, raccolti all’interno, persone che nella profondità della preghiera, dell’anelito della fede danno spazio alla crescita” (Ratzinger, Maria Chiesa nascente, S. Paolo, p. 8). 

PAOLO VI, alla fine dell’Es. Ap. Marialis Cultus (n.57), commentando le parole di Maria ai servi, trova un altro motivo per collegare Maria alla Chiesa: «Sigillo della nostra Esortazione e ulteriore argomento del valore pastorale della devozione alla Vergine nel condurre gli uomini a Cristo, siano le parole stesse che Ella rivolse ai servitori delle nozze di Cana: “Fate quello che Egli vi dirà ” (Gv 2,5); parole, in apparenza (specie tantum), limitate al desiderio di porre rimedio a un disagio conviviale, ma, nella prospettiva del quarto Evangelo, sono come una voce in cui sembra riecheggiare la formula usata dal Popolo di Israele per sancire l’Alleanza sinaitica (cfr. Es. 19, 8; 24, 3.7; Deut. 5, 27), o per rinnovarne gli impegni (cfr. Ios. 24, 24; Esd. 10, 12; Neh. 5, 12), e sono anche una voce che mirabilmente si accorda con quella del Padre nella teofania del monte Tabor: “Ascoltatelo!” (Mt. 17,5)». 

 Evangelii Gaudium 288:
 «Maria sa riconoscere le orme dello Spirito di Dio nei grandi avvenimenti ed anche in quelli che sembrano impercettibili (perchè ripiena di Spirito Santo). È contemplativa del mistero di Dio nel mondo, ma è anche la donna orante e lavoratrice a Nazaret, ed è anche nostra Signora della premura, colei che parte dal suo villaggio per aiutare gli altri «senza indugio» (Lc 1,39).

 Questa dinamica di giustizia e di tenerezza, di contemplazione e di cammino verso gli altri, è ciò che fa di lei un modello ecclesiale per l’evangelizzazione» (testo p. 146). 

In che modo dunque Maria a Cana rappresenta il modello della Chiesa per la nuova Evangelizzazione? 

1. Maria, modello di santità, ha all’origine della sua maternità l’ASCOLTO della Parola e la sua completa adesione alla volontà divina, poichè rinunciò al suo io per assumere il volere di Dio. 

2. Maria specchio di Dio poichè ripiena di Spirito Santo chiede “CONVERSIONE” verso Cristo: la madre come il padre.

3. Maria alla luce della Parola e ripiena di Spirito Santo sa LEGGERE la realtà e RILEVARE la necessità.

 4. Maria inizia a Cana la sua maternità spirituale: rivolgendosi ai “diaconi” perché ascoltino e obbediscano al Figlio, Maria, cioè, CONDUCE a Gesù ed è Gesù che, in risposta all’ascolto obbediente, introduce nella gioia messianica. 

giovedì 25 maggio 2017

La nuova evangelizzazione

QUESTI NUOVI EVANGELIZZATORI EVANGELIZZARANNO MARIA (23 ottobre 1947).

".....risveglio potente dello spirito, risveglio aiutato da questi nuovi evangelizzatori non soltanto del Cristo ma della Madre di Dio. Alzeranno lo stendardo di Maria. Porteranno a Maria. E Maria, che già una volta fu causa e fonte, indiretta ma sempre potente, della redenzione dell'uomo, lo sarà ancora...."

Dice Gesù: "Per avere avuto da 20 secoli tutto quanto è necessario perché l'uomo possa possedere il Regno eterno e raggiungere il fine per cui fu creato, non vi sarà una seconda redenzione da parte dell'Uomo-Dio. L'uomo, che per debolezza perda la Grazia, ha i mezzi per riacquistarla e redimersi. Come da se cade, così da se può redimersi, usando i doni perpetui che Cristo ha istituiti per tutti gli uomini che vogliano attingervi. E non verrà per una seconda Evangelizzazione, il Verbo del Padre. Non verrà personalmente. Eppure evangelizzerà.

Susciterà nuovi evangelizzatori che evangelizzeranno il suo Nome. Evangelizzeranno in una forma nuova, consona ai tempi, forma nuova che sostanzialmente non cambierà il Vangelo eterno, né la grande Rivelazione, ma la amplierà, completerà e renderà comprensibile e accettabile anche a coloro che, a causa del loro ateismo o della loro incredulità sui Novissimi e su molte altre verità rivelate, adducono la ragione che "non possono credere cose che non comprendono, né amare essi di cui si conosce troppo poco, e quel poco è tale da spaurire e sconfortare in luogo di attirare e incoraggiare".
Nuovi evangelizzatori. In verità ci sono già, anche se il mondo in parte li ignora e in parte li osteggia. Ma saranno sempre più numerosi, e il mondo, dopo averli ignorati, o scherniti, od osteggiati, quando il terrore prenderà gli stolti che ora deridono i nuovi evangelizzatori, si volgerà a loro perchè siano forza, speranza, luce nelle tenebre, nell'orrore, nella tempesta della persecuzione degli anticristi in atto. Perché se è vero che prima della fine dei tempi sorgeranno sempre più dei falsi profeti servi dell'Anticristo, altrettanto è vero che il Cristo Signore opporrà ad essi sempre più numerosi suoi servi, suscitando novelli apostoli là dove meno lo si crede.
E dato che l'infinita Misericordia, per pietà dei miseri uomini travolti dalla bufera di sangue, di fuoco, di persecuzione, di morte, farà risplendere sul mare di sangue e d'orrore la pura Stella del Mare, Maria, che sarà la precorritrice del Cristo nella sua ultima venuta, questi nuovi evangelizzatori evangelizzeranno Maria, in verità troppo lasciata in ombra dagli Evangelisti e dagli Apostoli e Discepoli tutti, mentre una più vasta conoscenza di Lei avrebbe ammaestrato tanti, impedendo tante cadute. Perchè Ella è Corredentrice e Maestra.
Maestra di vita pura, umile, fedele, prudente, pietosa, pia, nella casa e tra le genti del suo tempo. Maestra sempre, nei secoli, degna d'esser tanto più conosciuta  più il mondo scende verso il fango e la tenebra, per esser tanto più imitata onde riportare il mondo verso ciò che non è tenebra e fango. I tempi che avanzano saranno tempi di guerra non solo materiale, ma soprattutto di guerra tra materialità e spirito.

L'Anticristo  cercherà di trascinare le creature razionali verso il pantano di una vita bestiale. Il Cristo cercherà di impedire questo rinnegamento, non solo della religione ma persino della ragione, aprendo orizzonti nuovi e vie illuminate di luci spirituali, suscitando, in chiunque apertamente   non lo respinga, un risveglio potente dello spirito, risveglio aiutato da questi nuovi evangelizzatori non soltanto del Cristo ma della Madre di Dio. Alzeranno lo stendardo di Maria. Porteranno a Maria. E Maria, che già una volta fu causa e fonte, indiretta ma sempre potente, della redenzione dell'uomo, lo sarà ancora. Perchè Ella è la Santa Avversaria del perfido Avversario, e il suo calcagno è destinato a schiacciare in perpetuo l'infernale dragone, come la Sapienza, che ha fatto in Lei sede, è destinata a vincere le eresie che corrompono anime ed intelletti.

In quel tempo, che è inevitabile che venga, in cui le tenebre lotteranno con la luce, la bestialità con lo spirito, la satanicità con i superstiti figli di Dio, Babilonia con  la Gerusalemme celeste, e le lussurie di Babilonia, le triplici lussurie, strariperanno come acque fetide e incontenibili, infiltrandosi per ogni dove, sin nella Casa di Dio, come già fu e come è detto che dovrà di nuovo essere, in quel tempo di separazione aperta tra i figli di Dio e di Satana, in cui i figli di Dio avranno raggiunto una potenza di spirito sin ora mai raggiunta, e quelli di Satana una potenza di male talmente vasta che nessuna mente può immaginarla quale sarà realmente, verrà la nuova evangelizzazione, la piena nuova evangelizzazione, che per ora ha i primi avversati risvegli.
Ed essa opererà grandi miracoli di conversione e di perfezione. E grandi conati d'odio satanico, contro Cristo e la Donna. Ma ambedue non potranno essere raggiunti dai loro nemici. Non sarebbe conveniente nè utile che lo fossero. Non si può recare offesa suprema a Dio colpendo i Due a Lui più cari: il Figlio, la Madre, che già, nel loro tempo, tutte le più odiose e dolorose offese subirono, ma che ora, già glorificati da secoli, non potrebbero, senza immediato orrendo castigo divino sugli offensori, venire offesi.
Per questo, con mezzi nuovi, sarà al giusto modo e momento operata l'estrema evangelizzazione, e coloro che sono ansiosi di Luce e di Vita le avranno, piene, perfette, date con un mezzo noto solo ai due Donatori, da Gesù e Maria. Soltanto chi avrà eletto per sé tenebra e fango, eresia e odio a Dio e a Maria, ossia i già morti prima d'esser morti, gli spiriti putridi, gli spiriti venduti a Satana e ai suoi servi, ossia i precursori dell'Anticristo ed esso stesso, avranno tenebre e fango e tormento e odio eterno, come è giusto che sia, quando Colui che deve venire verrà".

Dice Gesù: "È detto, e da parola divina parlante ai Profeti, e dalla divina incarnata Parola del Padre parlante ai suoi eletti, che"grandi abominazioni quale la gelosia, e orribili abominazioni quale l'adorazione a idoli umani (e la scienza priva di sapienza ne è uno) e perversione con l'adorazione a ciò che non è da venerarsi" verranno nel Tempio (Ezechiele c.8° v. 1-17), e che"dopo che sarà ucciso il Cristo e non sarà più suo il  popolo che lo rinnegherà, la città e il santuario saranno distrutti da un popolo che verrà, il cui scopo sarà la devastazione, e finita essa verrà la desolazione decretata...e verranno meno le ostie e i sacrifici, e nel tempio sarà l'abominazione della desolazione, che durerà sino alla fine" (Daniele c.9 v.26-27); e ancora, a conferma diretta, da parte della Parola, alle parole dei suoi annunciatori, i profeti:"Quando vedrete l'abominio della desolazione nel luogo santo,...allora la tribolazione sarà grande, quale non fu dal principio dei secoli...e dopo la tribolazione...vedranno il Figlio dell'Uomo" (Matteo c.24 v.15,21,29 e 30). E la carità che si raffredderà in troppi cuori sarà uno dei segni precursori della fine (Mat. c.24 v.12).

È detto. E verrà. Aprite gli occhi spirituali, per leggere le predizioni del Cielo! Se li aprirete, leggerete la verità, e vedrete quali sono i veri segni della fine, e come essa sia già in atto. Per Colui che è eterno, un secolo è men di un minuto. Quindi non è detto che sia domani. Ma se ancor lungo sarà il cammino perchè tutto sia compiuto, le cose che già avvengono vi dicono che già si è iniziato il processo finale. Le grandi abominazioni: la gelosia dove dovrebbe essere solo carità fraterna, l'eccesso di amore alla scienza umana dove dovrebbe essere solo amore fedele alla Sapienza fonte della Rivelazione, compromessi tra ciò che dà utile terreno e ciò che da utile soprannaturale per avere l'utile immediato, il Cristo ucciso in troppe anime, troppo suo popolo divenuto rinnegatore del suo Salvatore. Queste le cose preparatorie.
Poi "il popolo che verrà", con lo scopo di devastare. Un altro profeta disse "Quando il popolo del settentrione...Un gran tumulto dalle terre del settentrione...Ecco venire dal settentrione..." (Geremia c.6 v.22, c.10 v.22, c.50 v.41). L'una e l'altra predizione sono tanto chiare che basta alzare gli occhi e saper vedere, e voler vedere, per capire.
E che devasterà? Oh! non solo gli edifici ed i paesi. Ma soprattutto la fede, la morale, le anime. E non tutte le anime devastate saranno anime comuni. E i sacrifici e le ostie verran meno non potendosi più avere la libertà di culto, e temendo, in molti, d'esser presi per questo. Già, pur non essendo ancora in atto la devastazione e la persecuzione, molti rinnegano la via già scelta, perché l'abominio si spande come perfida gramigna, e la carità si raffredda mentre sorgono i falsi profeti di cui parla il Cristo nel capo 24 di Matteo e Paolo nel c. II della II epistola ai Tessalonicesi.