giovedì 27 luglio 2017

PRIMI 5 SABATI DEL MESE


La grande promessa del Cuore Immacolato di Maria 

La crisi all’interno della Chiesa è diventata allarmante e la Madonna ultimamente ha chiesto preghiere come mai aveva fatto prima, sia per il Santo Padre, i Vescovi e i Sacerdoti. 
Noi cattolici dobbiamo prepararci a fatti imprevedibili, impensabili per questa generazione ma già avvenuti nei secoli passati. Il momento presente è molto delicato per le lotte intestine all’interno della Chiesa e questo viene sostenuto da diversi Vescovi rimasti fedeli a Gesù e alla Madonna. 
D’altronde, la Chiesa in questi duemila anni ha conosciuto periodi di crisi e confusione paradossali ma mai nei secoli passati si era arrivati ad un punto così critico e pericoloso. Neanche quando Napoleone fece arrestare Papa Pio VII nella notte del 5 luglio 1809 dopo aver fatto aprire con forza il Palazzo del Quirinale e lo fece trasferire prima a Grenoble fino a Savona, la Chiesa è stata così lacerata dalle forze del Male. 
Come ho scritto nel mio libro “La corruzione nella Chiesa”, la Chiesa è e rimane sempre Santa, sono determinati uomini al suo interno a vivere nella corruzione. E la Chiesa non sarà mai sconfitta neanche da tutti i poteri occulti e settari della terra, lo ha assicurato Gesù Cristo: “Le porte degli inferi non prevarranno contro la mia Chiesa” (Mt 16,18). 
Non temiamo per le sorti della Chiesa in quanto Gesù non permetterà mai che i suoi nemici la vincano, ma il momento presente vede un potente attacco teologico per la trasformazione della sana dottrina cattolica, la morale, la liturgia e la manipolazione di gran parte del Vangelo storico di Gesù. 
Noi vogliamo restare fedeli a questo Vangelo, alla Chiesa Santa e al suo Magistero autentico, non accettiamo alcuna teoria modernista né vogliamo essere corresponsabili rimanendo in silenzio dinanzi lo sterminio di anime che si continua a commettere dove si insegnano eresie e aggiornamenti modernisti. 
Ma dobbiamo fare qualcosa in più, dobbiamo dedicare più tempo alle cose di Dio e fare qualche sacrificio per Gesù e Maria, in modo da ricevere molta protezione dallo Spirito Santo. Per non distaccarci dalla vera Fede che la Chiesa trasmette da duemila anni, è necessario proprio lo Spirito di Dio nelle nostre anime, la sua presenza deve sempre più aumentare e diminuire lo spirito umano insieme alle negatività che arrivano dai diavoli. 
Il cammino spirituale che abbiamo intrapreso noi di questa Parrocchia virtuale è quello mariano, ci siamo messi completamente sotto la guida della Madre di Dio ed Avvocata del Cielo.

 Vi spiego prima cosa ha chiesto la Madonna a Suor Lucia di Fatima. 
Dopo le apparizioni del 1917 a Fatima, il 10 dicembre 1925, Suor Lucia fu favorita da un’altra visione della Madonna e il Bambino Gesù, sospesi su una nuvola splendente. La Santissima Vergine le appoggiò la mano sulla spalla e così facendo, le mostrò il suo Cuore circondato di spine, che teneva in mano. 
Nello stesso tempo il Bambino disse: “Abbi pietà del Cuore della tua Santissima Madre, coperto di spine, con le quali viene trafitto continuamente dall’ingratitudine degli uomini e non c’è nessuno che fa un atto di riparazione per toglierle”.

 La Madonna, durante l’apparizione a Fatima del 13 giugno 1917, tra le altre cose, disse alla veggente Lucia: “Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”. 
Poi, in quella apparizione, fece vedere ai tre veggenti il suo Cuore coronato di spine: il Cuore Immacolato della Mamma amareggiato per i peccati dei figli e per la loro dannazione eterna! 
Lucia racconta: «“Il 10 dicembre 1925 mi apparve in camera la Vergine Santissima e al suo fianco un Bambino, come sospeso su una nube. La Madonna gli teneva la mano sulle spalle e, contemporaneamente, nell’altra mano reggeva un Cuore circondato di spine”.
 In quel momento il Bambino disse: “Abbi compassione del Cuore della Tua Madre Santissima avvolto nelle spine che gli uomini ingrati gli configgono continuamente, mentre non v’è chi faccia atti di riparazione per strappargliele”. 
E subito la Vergine Santissima aggiunse: “Guarda figlia mia, il mio Cuore circondato di spine, con le quali gli uomini ingrati mi trafiggono ogni momento con le loro bestemmie ed ingratitudini. 
Almeno tu cerca di consolarmi e riferisci che Io prometto di assistere nell’ora della morte, 
con Grazie necessarie per la salvezza, tutti quelli che,
 il Primo Sabato di cinque mesi consecutivi,
 * si confesseranno, 
* riceveranno la Santa Comunione, 
* reciteranno una Corona del Santo Rosario, 
* e mi terranno compagnia per quindici minuti meditando i venti misteri del Rosario, con l’intenzione di farmi riparazione”». 
È questa la grande Promessa del Cuore di Maria che si affianca a quella del Cuore di Gesù

Suor Lucia, in una successiva visita, espose a Gesù le difficoltà di alcune persone di confessarsi il sabato. Gesù rispose che uno può anche confessarsi entro otto giorni o più purché quando essi ricevono la Santa Comunione, siano in stato di Grazia ed abbiano l’intenzione di fare riparazione al Cuore Immacolato di MariaEssi comunque devono confessarsi al più presto possibile». 

Per ottenere la promessa del Cuore di Maria, quindi, si richiedono le seguenti condizioni:
1 - Confessione. Fatta entro gli otto giorni precedenti il Primo Sabato del mese, con l’intenzione di riparare le offese fatte al Cuore Immacolato di Maria. Se uno nella confessione di dimentica di fare tale intenzione, può formularla nella confessione seguente.
 2 - Comunione nel Primo Sabato del mese. Fatta in Grazia di Dio con la stessa intenzione della Confessione. La Confessione e la Comunione devono ripetersi per cinque mesi consecutivi, senza interruzione, altrimenti si deve ricominciare da capo. 
3 - Recitare la corona del Rosario, almeno la quarta parte, con la stessa intenzione della Confessione, il Primo Sabato del mese. 
4 - Meditazione. Per un quarto d’ora fare compagnia alla Santissima Vergine il Primo Sabato del mese meditando sui misteri del Rosario. 
Un confessore di Suor Lucia le chiese il perché del numero cinque. Lei lo chiese a Gesù, il quale rispose: “Si tratta di riparare le cinque offese dirette al Cuore Immacolato di Maria”: 
1 - Le bestemmie contro la sua Immacolata Concezione. 
2 - Contro la sua Verginità. 
3 - Contro la sua Maternità divina e il rifiuto di riconoscerla come Madre degli uomini. 
4 - L’opera di coloro che pubblicamente infondono nel cuore dei piccoli l’indifferenza, il disprezzo e perfino l’odio contro questa Madre Immacolata. 
5 - L’opera di coloro che la offendono direttamente nelle sue immagini sacre.

 Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria 

O Cuore Immacolato di Maria, ardente di bontà, 
mostra il Tuo amore verso di noi. 
La fiamma del Tuo Cuore, o Maria, 
scenda su tutti gli uomini. 
Noi ti amiamo tanto.
 Imprimi nei nostri cuori il vero amore, 
così da avere un continuo desiderio di te. 
O Maria, umile e mite di Cuore,
 ricordati di noi quando siamo nel peccato. 
Tu sai che tutti gli uomini peccano.
 Donaci per mezzo del tuo Cuore Immacolato la salute spirituale. Fa che sempre possiamo guardare 
alla bontà del Tuo Cuore materno 
e che ci convertiamo
 per mezzo della fiamma del tuo Cuore. Amen. 

(Dettata dalla Madonna a Jelena Vasilj di Medjugorje il 28 novembre 1983


NOTA : Scrivo questa nota per mettere in evidenza che questa sera mentre scrivevo questo post, Gesù è venuto a ricordarmi e a precisare (arrabiattissimo) che dobbiamo avere l’intenzione di fare riparazione al Cuore Immacolato di Maria, per le cinque offese dirette al suo Cuore Immacolato, come sopra vengono elencate. Quindi fratelli quando nel web, o in qualunque altro luogo sentiamo oltraggiare la santità di Maria S.S. con bestemmie tipo quelle che propagano gli eretici e i protestanti, dicendo che Maria non è sempre vergine perchè ha avuto altri figli, oppure si rifiutano di credere che è la nostra Madre santissima, corriamo subito a riparare queste bestemmie e offese dirette al Cuore Immacolato di Maria.... così anticiperemo l'era di pace tanto sospirata... 

martedì 25 luglio 2017

La Madonna del Carmelo, la “nuvoletta che sale dal mare”

Perchè la Madonna è la nuvoletta che pone fine alla siccità

La Madonna anche allora comparve in un periodo di crisi enorme, come sta succedendo oggi. 

«Una piccola nube, non più grande del palmo di una mano, salì dal mare. E subito il cielo si oscurò per le nubi e per il vento. La pioggia cadde a dirotto. E la siccità finì». A narrarlo è il I Libro dei Re (18, 44).

Mistici ed esegeti, agli albori del cristianesimo, interpretarono quella “piccola nube” come l’immagine profetica della Madonna che, con la nascita di Gesù, avrebbe dato vita e fecondità al mondo.

Il primo libro dei Re, dedicato per la maggior parte al profeta Elia, narra che il Signore di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, dopo tre anni di siccità che aveva devastato Israele, aveva fatto cadere una copiosa pioggia,  annunciata proprio da quella “piccola nube” che era salita dal mare. Nonostante che Acab, l’empio re d’Israele, lo avesse rinnegato in favore del dio Baal, definito il “padrone del mondo” assetato di sacrifici umani.


Perché il miracolo potesse compiersi, il Signore aveva chiamato a sé Elia, uno dei pochi ad essergli rimasto fedele nonostante la feroce persecuzione del re. La maggior parte dei profeti, infatti, aveva seguito Baal sull’esempio di Acab e della sua regina Gezabele.

Sarà quindi Elia a mettere alla prova il re e il popolo, chiedendo di pregare la loro divinità per ottenere la tanto sospirata pioggia. Invocato per un intero giorno Baal con numerosi riti propiziatori, questi non s’era palesato. Ma non appena Elia aveva pregato il Dio d’Israele, aveva cominciato a piovere. E tanto.

Il testo sacro racconta anche che il primo a vedere la salvifica nuvoletta era stato il servo di Elia salito sul Monte Carmelo per osservare dall’alto il mare. E proprio da lassù il giovane aveva visto la piccola nube che annunciava pioggia.  Tutto questo accadeva 850 anni prima della venuta di Gesù.

                         cONOSCERE LA MADONNA CON DON ALFREDO MARIA MORSELLI. 

Il Carmelo – che significa “giardino di Dio” –  s’innalza in Samaria, a trenta chilometri da Nazareth ed è uno dei luoghi più belli della Palestina. Quando lo sposo del Cantico dei Cantici (7,5) vuole esprimere la bellezza della sua sposa dice: «Caput tuum ut Carmelus», «la tua testa è bella come il Carmelo».

Isaia, per rappresentare lo splendore del futuro Messia, lo dipinge rivestito di tutte le bellezze del Carmelo, sede di giustizia e di santità. Sempre Isaia afferma: «Datus est ei decor Carmeli» (Is 35, 2). «La bellezza del Carmelo le è stata data…». E anche in questo caso, termine di quella bellezza, secondo gli antichi Padri, era la Madonna.

Sul Carmelo, Elia, perseguitato dall’eterno nemico Acab, si era nascosto in una grotta per dedicarsi alla preghiera. Attorno  a quella grotta, prima e dopo di lui – come Maria anche Elia fu assunto in cielo in anima e in corpo – ,  si riuniranno eremiti ispirati a quel grande profeta che aveva letteralmente salvato Israele dall’ira di Dio provocata dal suo tradimento.

Col passare dei secoli, a salire sul Carmelo saranno molti eremiti cristiani, assumendo come loro ispiratore proprio il profeta Isaia. Figura che sempre di più sarà legata, per i cristiani, alla Vergine Maria, proprio in virtù dell’identificazione della Madre di Gesù con la nuvoletta salvifica citata nel libro dei Re.

Già nel V secolo d. C. Crisippo, prete di Gerusalemme, così saluta la Vergine Maria: «Ave nuvola della pioggia che offre bevanda alle anime dei santi». Con l’eremitismo del secolo XII, il Carmelo diviene un luogo di culto verso la madre di Gesù.

Un libro di pellegrini, scritto verso il 1220, testimonia: «Sul monte Carmelo vi è un luogo delizioso, in cui vivono eremiti latini, che si chiamano frati del Carmelo. Vi è una piccola chiesa dedicata alla Beata Vergine».

Col trascorrere del tempo, quegli eremiti assunsero il nome ufficiale di Frati della Beata Vergine del Monte Carmelo, i quali sono chiamati a seguire le orme spirituali della Vergine professandone il culto. E il Carmelo divenne così il monte di Maria. Nel secolo XVII vi sorse il santuario di Nostra Signora del Carmelo con il grande convento dei Carmelitani.

La Chiesa, nel corso dei secoli, ha dimostrato di apprezzare l’interpretazione “mariana” del testo dell’Antico Testamento, aggiungendo ai gloriosi titoli della santissima vergine Maria quella di Madonna del Monte Carmelo.

In un ampio compendio sulle grazie elargite dalla Vergine Maria, redatto nel 1727, il carmelitano Daniele Della Vergine scrive: «Elia arse d’amore per Maria […] Tutto quello che Elia possiede, tutto ciò che gli si riconosce in proprio viene da Maria, ed è per Maria che egli lo ritiene».

Oggi, alla Madonna del Carmine, come è anche chiamata, sono dedicate chiese sparse in tutto il mondo e la sua devozione è diffusa ben oltre l’ordine dei carmelitani e delle carmelitane, tanto che la festa del Carmelo è stata inserita nel Calendario liturgico generale. Carmelitani furono santa Teresa d’Avilasan Giovanni della Croce e santa Teresina del Bambin Gesù, per citare i santi più noti.

La festa è stata fissata il 16 luglio, giorno in cui nel 1251, la Madonna con il Bambino in braccio apparve al primo padre generale dell’Ordine del Carmelo, Simone Stock, al quale consegnò lo scapolare, detto popolarmente “l’abitino della Madonna” che formava allora parte dell’abito religioso (anche se originariamente era stato un vestito di lavoro che usavano i servi e gli artigiani).

Lo scapolare era stato recato in dono dalla Madonna in risposta alla preghiera dello Stock, angustiato da problemi legati all’Ordine. Ecco la promessa che accompagnava quel dono: «Questo è un privilegio per te e per tutti i tuoi: chi morirà portandolo, non soffrirà il fuoco eterno».  Nel corso del tempo, il privilegio dello scapolare fu esteso a tutti i cristiani che avessero voluto praticare la pia devozione.

«Il Carmelo è totalmente mariano» ebbe a dire papa Leone XIII. San Pio X ha reso questa interpretazione propria del supremo magistero ecclesiastico, e così leggiamo, nell’Enciclica Ad diem illum laetissimum: «Ma dato che è piaciuto all’eterna Provvidenza del Signore che l’Uomo-Dio ci sia stato dato per il tramite di Maria e poiché questa avendolo ricevuto dalla feconda virtù dello Spirito Santo l’ha portato realmente nel suo seno, non ci rimane che ricevere Gesù dalle mani di Maria».

«Così noi vediamo nelle sante scritture, che ogni volta che ci è profetizzata la grazia che ci deve giungere, quasi sempre il Salvatore degli uomini vi appare insieme alla sua santissima Madre […] Maria è oggetto del pensiero di Elia, che vede la piccola nube che sale dal mare. E senza aggiungere altro, noi troviamo sempre Maria dopo Cristo nella legge, nella verità delle immagini e delle profezie».

E visto che la Madre di Nostro Signore non fa nulla a caso, è evidente il legame che intercorre tra la Madonna del Carmelo e le apparizioni di Fatima e di Lourdes. La Vergine apparve sei volte ai tre pastorelli: in cinque di queste indossava un abito bianco bordato d’oro. Salvo in quella relativa al miracolo del sole: in questo caso portava l’abito carmelitano con la rappresentazione dei misteri del Rosario.

Né va dimenticato poi che l’ultima apparizione della Madonna di Lourdes a Bernadette Soubirous avvenne esattamente il 16 luglio del 1858, festa di Nostra Signora del Carmelo.

mercoledì 12 luglio 2017

Valtorta - L'ALBERO DELLA VITA



Giovanni Segantini. "L'Angelo della Vita" 

583.9-a Amatevi e amatemi in Maria. Non fallirete mai, perché Ella è l'Albero della Vita, la vivente Arca di Dio, la Forma di Dio in cui la Sapienza si fece una Sede e la Grazia si fece Carne.


583.14-a Vi lascerò una casa mia: la mia Chiesa. La mia parola: la Buona Novella. Il mio amore abiterà nei vostri cuori. E infine vi lascerò un dono più grande, che vi nutrirà di Me e farà, non solo spiritualmente, che Io sia fra voi e in voi. Lo farò per darvi conforto e forza.


584.4-a Beati quelli che sanno imitare il secondo lume e non carbonizzarsi, ma salire al Cielo con l'ultimo palpito del loro costante amore.

sabato 8 luglio 2017

VALTORTA - La Verginità della Vergine!

Dio, Padre Creatore, aveva creato l'uomo e la donna con una legge d'amore tanto perfetta che voi non ne potete più nemmeno comprendere le perfezioni. E vi smarrite nel pensare a come sarebbe venuta la specie se l'uomo non l'avesse ottenuta con l'insegnamento di Satana. 

Guardate le piante da frutto e da seme. Ottengono seme e frutto mediante fornicazione, mediante una fecondazione su cento coniugi? No. Dal fiore maschio esce il polline e, guidato da un complesso di leggi meteoriche e magnetiche, va all'ovario del fiore femmina. Questo si apre e lo riceve e produce. Non si sporca e lo rifiuta poi, come voi fate, per gustare il giorno dopo la stessa sensazione. Produce, e sino alla nuova stagione non si infiora, e quando s'infiora è per riprodurre. 

Guardate gli animali. Tutti. Avete mai visto un animale maschio ed uno femmina andare l'un verso l'altro per sterile abbraccio e lascivo commercio? No. Da vicino o da lontano, volando, strisciando, balzando o correndo, essi vanno, quando è l'ora, al rito fecondativo, né vi si sottraggono fermandosi al godimento, ma vanno oltre, alle conseguenze serie e sante della prole, unico scopo che nell'uomo, semidio per l'origine di Grazia che Io ho resa intera, dovrebbe fare accettare l'animalità dell'atto, necessario da quando siete discesi di un grado verso l'animale. 

Voi non fate come le piante e gli animali. Voi avete avuto a maestro Satana, lo avete voluto a maestro e lo volete. E le opere che fate sono degne del maestro che avete voluto. Ma, se foste stati fedeli a Dio, avreste avuto la gioia dei figli, santamente, senza dolore, senza spossarvi in copule oscene, indegne, che ignorano anche le bestie, le bestie senz'anima ragionevole e spirituale. 

All'uomo e alla donna, depravati da Satana, Dio volle opporre l'Uomo nato da Donna soprasublimata da Dio, al punto di generare senza aver conosciuto uomo:
Fiore che genera Fiore senza bisogno di seme, ma per unico bacio del Sole sul calice inviolato del Giglio-Maria. La rivincita di Dio! Fischia, o Satana, il tuo livore mentre Ella nasce. Questa Pargola ti ha vinto! Prima che tu fossi il Ribelle, il Tortuoso, il Corruttore, eri già il Vinto, e Lei è la tua Vincitrice. Mille eserciti schierati nulla possono contro la tua potenza, cadono le armi degli uomini contro le tue scaglie, o Perenne, e non vi è vento che valga a disperdere il lezzo del tuo fiato. Eppure questo calcagno d'infante, che è tanto roseo da parere l'interno di una camelia rosata, che è tanto liscio e morbido che la seta è aspra al paragone, che è tanto piccino che potrebbe entrare nel calice di un tulipano e farsi di quel raso vegetale una scarpina, ecco che ti preme senza paura, ecco che ti confina nel tuo antro. Eppure ecco che il suo vagito ti fa volgere in fuga, tu che non hai paura degli eserciti, e il suo alito purifica il mondo dal tuo fetore. Sei vinto. Il suo nome, il suo sguardo, la sua purezza sono lancia, folgore e pietrone che ti trafiggono, che ti abbattono, che ti imprigionano nella tua tana d'Inferno, o Maledetto, che hai tolto a Dio la gioia d'esser Padre di tutti gli uomini creati! Inutilmente ormai li hai corrotti, questi che erano stati creati innocenti, portandoli a conoscere e a concepire attraverso a sinuosità di lussuria, privando Dio, nella creatura sua diletta, di essere l'elargitore dei figli secondo regole che, se fossero state rispettate, avrebbero mantenuto sulla terra un equilibrio fra i sessi e le razze, atto ad evitare guerre fra popoli e sventure fra famiglie. 

15 Ubbidendo, avrebbero pur conosciuto l'amore. Anzi, solo ubbidendo avrebbero conosciuto l'amore e l'avrebbero avuto. Un possesso pieno e tranquillo di questa emanazione di Dio, che dal soprannaturale scende all'inferiore, perché anche la carne ne giubili santamente, essa che è congiunta allo spirito e creata dallo Stesso che le creò lo spirito. Ora il vostro amore, o uomini, i vostri amori, che sono? O libidine vestita da amore. O paura insanabile di perdere l'amore del coniuge per libidine sua e di altri. 
Non siete mai più sicuri del possesso del cuore dello sposo o della sposa, da quando libidine è nel mondo. E tremate e piangete e divenite folli di gelosia, assassini talora per vendicare un tradimento, disperati talaltra, abulici in certi casi, dementi in altri. Ecco che hai fatto, Satana, ai figli di Dio. Questi, che hai corrotti, avrebbero conosciuto la gioia di aver figli senza avere il dolore, la gioia d'esser nati senza paura del morire. 

Ma ora sei vinto in una Donna e per la Donna. D'ora innanzi chi l'amerà tornerà ad esser di Dio, superando le tue tentazioni per poter guardare la sua immacolata purezza. D'ora innanzi, non potendo concepire senza dolore, le madri avranno Lei per conforto. D'ora innanzi l'avranno le spose a guida e i morenti a madre, per cui dolce sarà il morire su quel seno che è scudo contro te, Maledetto, e contro il giudizio di Dio. 

Maria (Valtorta), piccola voce, hai visto la nascita del Figlio della Vergine e la nascita al Cielo della Vergine. Hai visto perciò che ai senza colpa è sconosciuta la pena del dare alla vita e la pena del darsi alla morte. Ma se alla superinnocente Madre di Dio fu riserbata la perfezione dei celesti doni, a tutti, che nei Primi fossero rimasti innocenti e figli di Dio, sarebbe venuto il generare senza doglie, come era giusto per aver saputo congiungersi e concepire senza lussuria, e il morire senza affanno. La sublime rivincita di Dio sulla vendetta di Satana è stata il portare la perfezione della creatura diletta ad una superperfezione, che annullasse almeno in una ogni ricordo di umanità, suscettibile al veleno di Satana, per cui non da casto abbraccio d'uomo ma da divino amplesso, che fa trascolorare lo spirito nell'estasi del Fuoco, sarebbe venuto il Figlio. 
La Verginità della Vergine!...
Vieni. Medita questa verginità profonda, che dà nel contemplarla vertigini d'abisso! Cosa è la povera verginità forzata della donna che nessun uomo ha sposato? Meno che nulla. Cosa la verginità di quella che volle esser vergine per esser di Dio, ma sa esserlo solo nel corpo e non nello spirito, nel quale lascia entrare tanti estranei pensieri, e carezza e accetta carezze di umani pensieri? Comincia ad essere una larva di verginità. Ma ben poco ancora. Cosa è la verginità di una claustrata che vive solo di Dio? Molto. Ma sempre non è perfetta verginità rispetto a quella della Madre mia. Un coniugio vi è sempre stato, anche nel più santo. Quello di origine fra lo spirito e la Colpa. Quello che solo il Battesimo scioglie. Scioglie, ma, come di donna separata da morte dello sposo, non rende verginità totale quale era quella dei Primi avanti il Peccato. Una cicatrice resta e duole, facendo ricordare di sé, ed è sempre pronta a rifiorire in piaga, come certi morbi che periodicamente i loro virus acutizzano. 
Nella Vergine non vi è questo segno di disciolto coniugio con la Colpa. La sua anima appare bella e intatta come quando il Padre la pensò adunando in Lei tutte le grazie. È la Vergine. È l'Unica. È la Perfetta. È la Completa. Pensata tale. Generata tale. Rimasta tale. Incoronata tale. Eternamente tale. È la Vergine. È l'abisso della intangibilità, della purezza, della grazia, che si perde nell'Abisso da cui è scaturito: in Dio, Intangibilità, Purezza, Grazia perfettissime. Ecco la rivincita del Dio trino ed uno. Contro alle creature profanate Egli alza questa Stella di perfezione. Contro la curiosità malsana, questa Schiva, paga solo di amare Dio. 
Contro la scienza del male, questa sublime Ignorante. In Lei non è solo ignoranza dell'amore avvilito; non è solo ignoranza dell'amore che Dio aveva dato agli uomini sposi. Ma più ancora. In Lei è l'ignoranza dei fomiti, eredità del Peccato. In Lei vi è solo la sapienza gelida e incandescente dell'Amore divino. Fuoco che corazza di ghiaccio la carne, perché sia specchio trasparente all'altare dove un Dio si sposa con una Vergine, e non si avvilisce, perché la sua Perfezione abbraccia Quella che, come si conviene a sposa, è di solo un punto inferiore allo Sposo, a Lui soggetta perché Donna, ma senza macchia come Egli è».

domenica 2 luglio 2017

L'apocalisse spiegata dalla Madonna: l'Angelo del primo flagello

 Apocalisse 16

[1]Udii poi una gran voce dal tempio che diceva ai sette angeli: «Andate e versate sulla terra le sette coppe dell’ira di Dio». [2]Partì il primo e versò la sua coppa sopra la terra; e scoppiò una piaga dolorosa e maligna sugli uomini che recavano il marchio della bestia e si prostravano davanti alla sua statua.
                                             
                                                       GIUGNO 2010
Nell’anno sacerdotale vogliamo pubblicare qualche scritto di Don Stefano Gobbi, fondatore del “Movimento Sacerdotale Mariano”, preso dalla raccolta delle sue locuzioni interiori “Ai figli prediletti della Madonna”, che ci faccia capire i segni del nostro tempo.
Dongo (Corno), 13 ottobre 1989
Anniversario ultima apparizione di Fatima

L'Angelo del primo flagello.

            Ricordate oggi la mia ultima apparizione, avvenuta a Fatima il 13 ottobre 1917, convalidata dal miracolo del sole.
            Guardate sempre più alla Donna vestita di sole, che ha il compito di preparare la Chiesa e l'umanità alla venuta del giorno del Signore.
            I tempi della battaglia decisiva sono giunti.
            È scesa sul mondo l'ora della grande tribolazione, perché gli Angeli del Signore sono inviati, con i loro flagellia castigare la terra.
            Quante volte vi ho invitati a camminare sulla strada della mortificazione dei sensi, del dominio delle passioni, della modestia, del buon esempio, della purezza e della santità. Ma l'umanità non ha accolto il mio invito ed ha continuato a disubbidire al sesto comandamento della Legge del Signore che prescrive di non commettere atti impuri. Anzi si è voluto esaltare tale trasgressione e proporla come la conquista di un valore umano ed un modo nuovo di esercitare la propria personale libertà.
            Così oggi si è arrivati a legittimare come buoni tutti i peccati di impurità.
            Si è cominciato a corrompere le coscienze dei fanciulli e dei giovani, portandoli alla convinzione che gli atti impuri commessi da soli non sono più peccati; che i rapporti avuti prima del matrimonio fra fidanzati sono leciti e buoni; che le famiglie possono comportarsi liberamente e ricorrere anche ai mezzi per impedire la nascita.
            Si è giunti alla giustificazione ed all'esaltazione degli atti impuri contro natura e persino a proporre delle leggi che parificano alla famiglia la convivenza di omosessuali.
            Mai come oggi l'immoralità, l'impurità e l'oscenità sono continuamente propagandate, attraverso la stampa e tutti i mezzi di comunicazione sociale.
            Soprattutto la televisione è diventata il perverso strumento di un quotidiano bombardamento di immagini oscene, dirette a corrompere la purezza della mente edel cuore di tutti.
            I locali di divertimento, in particolare i cinema e le discoteche, sono diventati luoghi di pubblica profanazione della propria dignità umana e cristiana.
            È il tempo in cui il Signore nostro Dio viene continuamente e pubblicamente offeso con i peccati della carne.
            Già la divina Scrittura ha ammonito che chi pecca per mezzo della carne, nella stessa carne trova la sua giusta punizione.
            È così giunto il tempo in cui l'Angelo del primo flagello passa sul mondo, perché sia castigato secondo il volere di Dio.
            - L'Angelo del primo flagello incide nella carne di coloro che si sono lasciati segnare dal marchio del mostro sulla fronte e sulla mano ed hanno adorato la sua immagine, una piaga dolorosa e maligna, che fa gridare di disperazione coloro che ne sono colpiti.
            Questa piaga rappresenta i dolori fisici che colpiscono il corpo a causa di malattie gravi ed inguaribili.
            La piaga dolorosa e maligna è un flagello per tutta l’umanità, oggi tanto pervertita, che ha costruito una civiltà atea, materialista e fa della ricerca del piacere lo scopo supremo del vivere umano.
            Alcuni miei poveri figli ne sono colpiti a causa dei loro peccati impuri e dei loro disordini morali e portano in se stessi il peso del male che hanno compiuto.
            Altri invece vengono colpiti, anche se sono buoni e innocenti; allora la loro sofferenza serve alla salvezza di molti cattivi, a motivo della solidarietà che tutti vi unisce.
  • Il primo flagello sono i tumori maligni ed ogni specie di cancro, contro cui la scienza nulla può fare, nonostante il suo progresso in ogni settore, malattie che sempre più si diffondono e colpiscono il corpo umano, devastandolo di piaghe dolorosissime e maligne.
            Figli miei prediletti, pensate alla diffusione di queste malattie inguaribili in ogni parte del mondo ed ai milioni di morti che esse fanno.
  • Il primo flagello è la nuova malattia dell’A.I.D.S., che colpisce soprattutto i miei poveri figli vittime della droga, dei vizi e dei peccati impuri contro natura.
La vostra mamma Celeste vuole essere per tutti di aiuto, sostegno, conforto, speranza, in questi tempi in cui l’umanità è colpita da questo primo flagello.
Per questo vi invito a camminare sulla strada del digiuno, della mortificazione e della penitenza.
Ai fanciulli domando che crescano nella virtù della purezza e in questo difficile cammino siano aiutati dai genitori e dagli educatori.
Ai giovani domando che si formino al dominio delle passioni con la preghiera e con la vita di unione con me, e che rinuncino ad andare ai cinema ed alle discoteche, ove c’è il grave e continuo pericolo di offendere questa virtù che è tanto cara al mio Cuore Immacolato.
Ai fidanzati chiedo che si astengano da ogni rapporto prima del matrimonio.
Alle famiglie cristiane chiedo che si formino all’esercizio della castità coniugale e non usino mai mezzi artificiali per impedire la vita, secondo l’insegnamento di Cristo, che la Chiesa ancora oggi propone con illuminata sapienza.
Questo desidero dai Sacerdoti la scrupolosa osservanza del celibato e dai Religiosi la pratica fedele ed austera del loro voto di castità.
Ai miei poveri figli, colpiti dal primo flagello della piaga dolorosa e maligna, io mi presento come Mamma misericordiosa, che solleva e conforta, che porta alla speranza e alla pace.
Ad essi chiedo che offrano le loro sofferenze in spirito di riparazione, di purificazione e di santificazione.
Soprattutto per loro il mio Cuore Immacolato diventa il più accogliente rifugio e la strada sicura che li porta al Dio della salvezza e della gioia.
In questo mio celeste giardino tutti saranno consolati ed incoraggiati, mentre io stessa mi prendo amorevolmente cura per dare sollievo nella sofferenza e, se è nella volontà del Signore, offrire il dono della guarigione.
Pertanto in questi tempi in cui l’umanità viene colpita dal primo flagello, vi invito tutti a guardare a me, vostra Mamma Celeste, per essere confortati e aiutati.