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giovedì 15 dicembre 2016

Lettera a un detenuto - santo natale

Morciano 19/12/2011                                                                      Santo Natale 2011

Caro Salvatore sono molto felice nel constatare che ti sei già messo in cammino verso la salvezza. Evidentemente in te qualcosa di buono c’è, anzi  senz’altro c’è qualcosa di molto buono! Qualcosa di talmente buono che purtroppo con le tue continue scivolate hai soffocato, anche se non ne sei ancora pienamente consapevole, è giunta però l’ora di scoprirlo. Sta a te infatti scoprirlo! Come si fa? Dove si trova? – Più semplice di quanto ti immagini!

     
 Se proprio sei determinato a scoprire il mirabile tesoro che si nasconde nella tua anima, non hai altro da fare che prendere la ferma decisione di cercarlo e ancor più seriamente decidere di volerlo trovare. Ecco, il segreto è solo questo: volerlo trovare seriamente, ostinatamente, irremovibilmente - ad ogni costo!

      Quando attorno a te trovi solo il vuoto, e senti che niente più ti appaga, ti rendi conto che sei ad un passo dal baratro, comprendi che stai per precipitarvi in quel nulla, allora questo è il momento della scelta decisiva. L’ultima possibilità prima dell’abisso. Se ti sei allontanato troppo dalla via maestra e ti sei perso in quel labirinto della tua stoltezza, finendo ai bordi di quel precipizio; su quel bordo puoi ancora salvarti – Si! - Per fortuna puoi ancora chiedere aiuto a Dio.

     Questo è ciò che non molto tempo fa mi è capitato, ed è capitato anche a tanti altri che come me si erano perduti.      Avevo bisogno di Dio come uno che immerso sott’acqua gli viene a meno l’ossigeno e avverte l’estrema necessità di respirare. In questo terribile stato, quasi di soffocamento e di paura di venir schiacciata dalle situazioni,  ad un passo dalla disperazione ho gridato chiedendo il Suo aiuto. Immediatamente mi ha soccorso, invadendo il mio cuore di una pace soprannaturale. Soltanto dopo aver capito che da sola non ce l’avrei fatta, Lui mi ha risposto.

     Si, Lui risponde quando finalmente riconosciamo i nostri limiti, e ci disponiamo secondo la nostra natura: siamo infatti delle creature nelle sue mani. Questo concetto così semplice - molto spesso però non viene accettato dagli uomini, che vivono come se fossero gli artefici del loro destino. Anche io devo riconoscere che fino ad allora,  militavo in mezzo a loro. Poi un cataclisma ha sconvolto la mia vita e in mezzo a tanti dolori ho trovato la Verità. Infatti non tutti i mali vengono per nuocere, anzi - dopo la venuta di Dio sulla terra, abbiamo compreso che la croce salva.

Ora che hai compreso che Dio non è lontano, ma si nasconde nel tempio della tua anima, più vicino di quanto avresti potuto desiderare – cercalo –  “spalanca la porta del tuo cuore” (Giovanni Paolo II) e inseguilo.

     Tu lo cerchi e Lui non si fa trovare?
Sappi che Lui - l’essere più luminoso del sole e più puro del cristallo, risiede nel  tempio della nostra anima, e non vede l’ora di farsi trovare da te e dice:
Ecco io sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta , io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me”(Ap 3,20).

     Lui pazientemente è sempre lì che ti aspetta, alla porta del tuo cuore, qualche volta bussa, ma attento!, Gesù non bussa da fuori, non cercarlo fuori non lo troveresti! Lui bussa dall’interno del tuo cuore dove già c’è, è lì e bussa e chiede spazio per crescere nella tua intimità:vuol cenare con te! Non aver paura di aprirgli la porta, affrettati a farlo e non te ne pentirai mai, anzi lo ringrazierai in eterno! Ma tu invece non senti, perché il cuore è indurito e non puoi sentirlo. Finché il cuore è indurito non puoi sentirlo!  Lui ti chiama, ti cerca, ma tu…non puoi sentirlo!

Cos’è che indurisce  il cuore?
      -Il peccato.

Come si fa ad eliminare l’indurimento del cuore?
-Eliminando il peccato!

Come si fa ad eliminare il peccato?
-Ecco, questo è difficile e forse diventa impossibile, se non ti decidi per Dio, ma diviene facile se comincia a nascere in te la sete di Dio, quella sete che non ti fa dormire, quella sete che arde, che consuma, che divora….

     “….Venite a me”- dice il Signore - “ venite a me voi tutti, che siete affaticati e oppressi e io vi ristorerò, chi beve di quest’  acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna”.

      Credimi è proprio così! Non avrai più sete! Quando fai il serio proposito di non peccare, di seguire Dio, (quello che all’inizio si fa solo per fede, perché lo vuoi trovare), Lui finalmente vede la tua buona volontà, ti allunga la sua mano e ti toglie dal precipizio. Allora, solo allora, la fitta notte si rischiara, e tra le tenebre intravedi la luce. La Luce che ti avvolge nel suo rassicurante abbraccio e ti disseti alla sorgente d’acqua viva, che ti ristora….. sei sul sentiero giusto…. è finito l’esilio, sei in cammino verso la tua patria, la patria celeste.

     Ora, se sei arrivato a questo punto puoi incominciare il viaggio, ma prima devi equipaggiarti, poiché non sarà una passeggiata  lungo una strada dritta e spaziosa, bensì un faticoso peregrinare su un pervio sentiero in salita, pieno di difficoltà e pericoli. - Te la senti?

     Vuoi iniziare anche tu questo viaggio meraviglioso, alla ricerca del tuo Dio?
Dio c’è per me, c’è per te - se tu lo vuoi! Si! Dio c’è per te! Dio può esserci per te, personalmente. Non è stupefacente un Dio che ti ama personalmente? Ognuno di noi può avere un rapporto personale ed esclusivo con il suo Dio. Non ti entusiasma  poter conoscere fino a che punto ti ama il tuo Dio? Puoi scoprirlo se vuoi! Anche se io ti dico già che Lui ti ama alla follia, Lui come dice S. Caterina  (la mia guida spirituale, in cielo) è pazzo d’amore per tè!

Non credi che siano vere queste parole? - Pensi che Lui abbia altro da fare che pensare a te?
-Pensa soltanto questo: se io sono qui a scriverti è proprio perché Lui lo vuole.
     Quindi se lo vuoi trovare dovrai lavare via quello strato spesso che si è                sedimentato nel tempo, fino ad indurire il cuore.
Quello strato fetido,  è fatto di : Cupidigia(desiderare altre cose più del tuo Dio)
               e di : Idolatria      (amare altre cose più di quanto ami il tuo Dio)

Guardarsi dalla cupidigia e dall’idolatria sempre, ad ogni passo ad ogni scelta, vuol dire ripulire il nostro cuore da ogni zozzura per renderlo limpido fino a far trasparire Colui che sin dal battesimo vi aveva preso dimora.

     Dopo aver saggiamente preso provvedimenti a tal riguardo (-la confessione - meditare prima di agire e prima di parlare in rapporto con Dio), cerca di instaurare una relazione personale con il Dio vivente – con la preghiera, che è “Un intimo rapporto di amicizia nel quale ti intrattieni spesso da solo a solo con quel Dio da cui ci si sa amati” (S. Teresa d’Avila).
     Ma la preghiera può essere anche “ uno slancio del cuore, un semplice sguardo gettato verso il cielo, un grido di gratitudine e di amore nella prova come nella gioia. Insomma è qualcosa di grande, di soprannaturale, che mi dilata l’anima e mi unisce a Gesù” (S. Teresa di Gesù Bambino). Ma in ogni caso “che lo sappiamo o no, la preghiera è l’incontro tra la sete di Dio con la nostra sete. Dio ha sete che noi abbiamo sete di Lui” (S. Agostino).

     Pregare è dialogare, è comunicare, intrattenersi con Dio ed è possibile solo per un motivo: perché Lui per primo desidera dialogare, comunicare, intrattenersi con te. Prima ancora che tu voglia, desideri, ti sforzi di pregare, Lui sta aspettandoti, anzi è Lui stesso che suscita in te il desiderio di incontrarlo nella preghiera. Si può pregare camminando, lavorando, giocando studiando…ma non imparerai mai a pregare in profondità finché non ti fermi in un luogo deserto e fai silenzio.
Non si tratta di un deserto esteriore, ma interiore.
Certamente un luogo solitario aiuta a pregare, la penombra di una chiesa anche, la viva luce accesa di un tabernacolo ancora di più perché c’è una presenza sacramentale di Lui , ma il luogo dove incontri il tuo Dio non è un luogo esterno a te. No, il luogo dove tu preghi è dentro di te: è il centro del tuo cuore, l’intimo più intimo in te. Allora il tuo sforzo iniziale sarà quello di scendere dentro, nella profondità del tuo cuore, dove c’è Lui, il tuo Dio vivo che vive in te e tu vivi in Lui. Il Dio vivo e presente nel santuario della tua persona ed è il Padre che ti ha creato, il figlio che ti ha redento morendo in croce per te, lo Spirito Santo che Loro ti donano per farti entrare nella Loro intimità d’Amore trinitario.
Pregare si tratta di sentire la presenza di Dio nella fede, non nel sentimento, che può esserci come non esserci: Chiudi gli occhi e fai silenzio: fai tacere tutto in te, pensieri, immagini, preoccupazioni, affari, desideri… tutto taccia…

       Taci e scendi…, scendi giù nel tuo cuore: prendi l’ascensore dello Spirito Santo e scendi…, scendi nelle profondità di te stesso. Lì nel cuore del tuo cuore, riconosci con gratitudine il Padre che ti ha creato e donagli un palpito d’amore del tuo cuore, e fermati a gustare quel palpito.
Riconosci in te, nel cuore del tuo cuore il Figlio e unisciti a Lui nell’Amore, Lui che per te si è unito al legno, e fermati a gustare Gesù vivo in te...

       Riconosci in te nel cuore del tuo cuore, lo Spirito Santo e immergiti totalmente in Lui, lascia che il Padre e il Figlio riversino in te tutto il Loro Amore, lasciati prendere, afferrare, invadere, espropriare da Lui e abbandonati totalmente all’Amore di Dio…, di al Padre con Gesù : “ eccomi, fa di me ciò che vuoi” …. Senti nel tuo cuore la bellezza e il fascino del  “si” di Maria e fallo tuo. Ripeti nel silenzio, nel cuore del tuo cuore, con Gesù e in Gesù il tuo “Amen”, il tuo “si” :“eccomi fa di me ciò che vuoi” , dillo anche se in te tutto vorrebbe gridare “no”, e anche se senti il tuo cuore tanto attaccato alle cose vecchie, ripeti forte forte : “fammi nuovo nel tuo Amore!” e fai silenzio, gusta il silenzio, entra nel silenzio, avvolgi la tua persona nel silenzio per ascoltare quelle parole senza parole che i Tre vorranno dirti. E ti fermi così a gustare la presenza di Dio in te, di Dio che vuole crescere in te, e di Dio che vuole farsi spazio in te, di Dio che vuole dilatare il tuo cuore… dai a Lui ad ogni palpito del tuo cuore il permesso di agire, di fare, di trasformare, di infiammare, di consumare, di travolgere, di sconvolgere, di creare nuovi spazi, nuova vita, nuovi orizzonti….

  “Ma come faccio a pregare così quando in verità io pecco in continuazione?”

Nessuno infatti è degno di pregare e di entrare in intimità con Dio. Ma è Lui che desidera entrare in intimità con te, ti ha creato proprio per questo: perché tu diventi suo intimo amico e lo ami.    Lui sa benissimo che non ne sei capace e allora si fa capace Lui, ti fa degno di Lui, pensa Lui a tutto perché ti ama, ti ama così come sei e vuole donarsi a te nell’ Amore.
Neanche il peccato grave impedisce questa intimità perché il suo Amore è più forte, nessuna  miseria può vincere la Sua Misericordia.

Il papà buono della parabola più bella non aspettò che il figlio fosse pulito e rivestito per abbracciarlo, ma lo abbracciò così com’era quando lo vide , con tutto il brutto odore del lezzo dei maiali che gli aveva penetrato i vestiti e il corpo…., lo accolse così…, lo abbracciò così…, lasciati abbracciare anche tu.., anzi…, abbraccialo tu per primo, è la gioia più bella che tu possa dare a Dio: credere veramente che ti ami, credere nel suo Grande Amore, Infinitamente Grande e potente! Vorresti presentarti davanti a Dio a mani piene, vorresti potergli dire : “Ecco questo e quest’altro… vedi l’ho fatto per te” e sentirti dire: “bravo”.               
   Mentre Lui vorrebbe solo che tu gli presentassi le tue mani vuote per riempirle di Sé    e dirti non “bravo” ma “ Ti amo… ti amo di amore eterno!” 

E se i difetti rimangono…. Se il peccato si ripete non una volta, più di una volta ma non troppe…, allora con ancora maggiore confidenza e fiducia ti avvicinerai al Padre delle Misericordie e al amico dei poveri peccatori chiedendo Loro che riversino in te ancora una volta il Loro Amore che sa far germogliare il deserto, far rivivere le ossa inaridite e far nuove tutte le cose…, senza mai stancarti, e soprattutto senza mai scoraggiarti ne avvilirti perché …., perché tu oramai sai bene che Loro ti amano di amore eterno!

(questa ultima parte della mia lettera, sulla preghiera è tratta da: impariamo a pregare/ dalle preghiere alla preghiera).

Bello vero? Molto edificante ed istruttivo…, ed è un regalo natalizio dell’Altissimo.
Ma ora Salvatore non rendere vano questo dono meraviglioso che Dio ti ha fatto attraverso di me, (inoltre ho dedicato molto tempo per scriverla, sottraendolo ai miei doveri, che come tu sai sono tanti) approfitta di questa tua favorevole situazione per mettere a frutto ciò che ti è stato spiegato, perché veramente in questa lettera c’è la mano santa. Devi credermi, perché mentre ti scrivo mi è capitata una cosa inverosimile, un fatto che in pratica la sottoscrive per volontà d’intenzione, verità dei contenuti e contestualmente ha apposto la Sua approvazione.
Mi spiego meglio: Mentre cercavo su internet la parola di Dio più volte citata in questa lettera (poiché deve essere trascritta correttamente per non essere arbitrariamente interpretata), ho stampato circa venti pagine provenienti da cinque siti web diversi, e tutte venti, sono risultate sottoscritte con questa firma: con affetto Monica. Ha riportato esattamente lo stesso saluto che ho apposto nella mia prima lettera. Premetto che prima di iniziare a scrivere ho pregato e durante la stesura della lettera ho invocato più volte lo Spirito Santo. Ho chiesto inoltre a S. Caterina di assistermi nelle mie lacune. Mi sembra evidente che Dio attraverso di Lei abbia voluto dare il suo contributo e nientemeno la Sua approvazione, perché l’ha controfirmata.

     Ma ti rendi conto quanto è dolce e caro il nostro Dio? Più di così cosa deve fare il nostro divino Salvatore? Ti prego di ringraziarlo infinitamente perché Lui ti ama con un amore infinito che non avrà mai fine!

    Ora sono giunta davvero a salutarti, ma prima di lasciarti voglio farti l’augurio più splendido, prezioso e santo che  si possa fare in questa terza domenica di avvento. Ti auguro che davvero Gesù bambino nasca nel tuo cuore, e che anche tu come Maria possa difenderlo, cullarlo, accarezzarlo e coccolarlo; Lui questo Natale vuole nascere nel tuo cuore, per non lasciarti mai più. Questo Dio meraviglioso e potente si vuole fare piccolo piccolo, per nascere indifeso nel tuo cuore, tu lo difenderai da ogni avversità, e lo custodirai come la perla più preziosa non permettendo mai di perderlo, perché possa crescere in te e tu in Lui fino a formare una cosa sola.
Per Lisa non devi essere preoccupato, perché lei si è già decisa per Dio, quindi ci persa Lui a proteggerla, e con il suo Amore ha già provveduto e provvederà a quanto le sarà necessario.

     Tu invece se ti è possibile cerca di star vicino a quei ragazzi disperati, fai entrare Dio anche in quel carcere, noi ti sosterremo con la preghiera. Ho scritto una preghiera a questo scopo, una preghiera che muoverà a compassione Dio fino ad aprire una strada luminosa che potrai percorrere con più agilità, di quanto ora sia possibile.  La prossima volta te la mando.
Ci vuole pazienza, speranza, temperanza, e soprattutto una grande fede in Dio che tutto può.
Mettiamo tutto nelle mani di Dio,  Lui tutto vede e a tutto provvede.

                                                            Con affetto Monica


Tutte le sere ripeti questa preghiera:

O Gesù d’amore acceso non ti avessi mai offeso,
o mio caro e buon Gesù con la tua Santa grazia non ti voglio offender mai più,
né mai più disgustarti,   perché ti amo sopra ogni cosa.
Gesù mio misericordia, perdonami.
Amen

Ps.  Ogni tanto, rileggi le mie lettere, con il tempo capirai anche quello che oggi non ti è chiaro, perché vi sono scritte verità eterne.

Coroncina al Bambino Gesù


                  Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

                           Canto: Tu scendi dalle stelle...

O Gesù, bambino dolcissimo, che, dal seno dei Padre scendesti per nostra salvezza nel seno di Maria Vergine, dove, concepito di Spirito Santo, divenisti Verbo incarnato, fa' che noi, umili di spirito, godiamo il frutto della tua redenzione.

                               Ave, o Maria...
                          Salvatore del mondo,
                           vieni, Signore Gesù!

O Gesù, bambino dolcissimo, che, per mezzo di Maria Vergine visitasti santa Elisabetta e santificasti sin dal seno di sua madre il tuo precursore Giovanni Battista, santifica le nostre anime col pregiatissimo tesoro della tua santa grazia.

Ave, o Maria...
Salvatore del mondo,
vieni, Signore Gesù!

O Gesù, bambino dolcissimo, che, nato in Betlemme da Maria Vergine, fosti avvolto in poveri panni, adagiato nel presepio glorificato dagli angeli e visitato dai pastori, fa' che il nostro cuore sia degno di riceverti bambino e di adorarti redentore.
Ave, o Maria...
Salvatore del mondo,
vieni, Signore Gesù!

O Gesù, bambino dolcissimo, che, manifestato da una stella ai Re Magi, ricevesti da essi in dono oro, incenso e mirra, guidaci per la vera e sicura via del tuo santo servizio.
Ave, o Maria...
Salvatore del mondo,
vieni, Signore Gesù!

O Gesù, bambino dolcissimo, che, dopo otto giorni fosti circonciso, chiamato con il glorioso nome di Gesù e nel nome e nel sangue preannunziato Salvatore del mondo, libera le nostre menti da ogni desiderio impuro e da ogni vizio.

Ave, o Maria...
Salvatore del mondo,
vieni, Signore Gesù!

O Gesù, bambino dolcissimo, che, cercato da Erode per essere messo a morte, fosti condotto con tua madre in Egitto da San Giuseppe, salvato con la fuga dalla morte e glorificato dai santi innocenti, liberaci dalle insidie dei nostri capitali nemici: il mondo, la carne e il demonio.

Ave, o Maria...
Salvatore del mondo,
vieni, Signore Gesù!

O Gesù, bambino dolcissimo, che, condotto a dodici anni a Gerusalemme, e smarrito da Maria e da Giuseppe, con dolore cercato e dopo tre giorni con grande gioia ritrovato tra i dottori nel tempio, infondi in noi la vera sapienza affinché non ci allontaniamo mai dalla Chiesa, nostra madre.
Ave, o Maria...
Salvatore del mondo,
vieni, Signore Gesù!

O Gesù, bambino dolcissimo, che, vivendo santamente nella casa di Nazaret, conducesti la vita in sottomissione, povertà e fatica, e, crescendo in età e grazia, manifestasti a noi la divina sapienza, conserva sempre viva nel nostro intelletto la memoria di te, di Giuseppe e della tua santissima Madre.

Ave, o Maria...
Salvatore del mondo,

vieni, Signore Gesù!

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