giovedì 22 dicembre 2016

La Verginità di Maria e la castità di Giuseppe


Tratto da “l’Evangelo come mi è stato rivelato” di Maria Valtorta


(Capitolo 35 Fuga in Egitto. Insegnamenti sull’ultima visione legata all’avvento di Gesù)

Dice Gesù:


 ....illumina un particolare citato due volte nel Vangelo di Matteo, una frase ripetuta due volte: 
"Levati, prendi il Fanciullo e sua Madre e fuggì in Egitto"; "Levati, prendi il Fanciullo e la Madre di Lui e torna nella terra di Israele". E tu hai visto che Maria era sola nella sua stanza col Bambino. 

 3 Molto è combattuta, da coloro che per esser fango putrido non ammettono che uno di loro possa esser ala e luce, la verginità di Maria dopo il parto e la castità di Giuseppe. Sono disgraziati dall'animo tanto corrotto e dalla mente tanto prostituta alla carne, da essere incapaci di pensare che uno come loro possa rispettare la donna vedendo in lei l'anima e non la carne, ed elevare se stessi vivendo in un'atmosfera soprannaturale, appetendo non a ciò che è carne, ma a ciò che è Dio. Ebbene, a questi negatori del più bello, a questi vermi incapaci di divenire farfalla, a questi rettili coperti dalla bava della loro libidine, incapaci di comprendere la bellezza di un giglio, 
Io dico che Maria fu e rimase vergine, e che l'anima sola fu sposata a Giuseppe, come lo spirito suo fu congiunto unicamente allo Spirito di Dio e per opera di Lui concepì l'Unico suo portato:
 Io, Gesù Cristo, Unigenito di Dio e di Maria. Unigenito di Dio e di Maria. Non è questa una tradizione fiorita dopo, per un amoroso rispetto della Beata che mi fu Madre. È verità, e fin dai primi tempi fu nota. 

Matteo non nacque secoli dopo. Era contemporaneo di Maria. Matteo non era un povero ignorante vissuto nelle selve e facile a credere ad ogni fandonia. Era un impiegato alle imposte, direste ora voi; un gabelliere, dicevamo noi allora. Sapeva vedere, udire, capire, scegliere il vero dal non vero. Matteo non udì le cose per sentito dire da terzi. Ma le raccolse dal labbro di Maria, alla quale il suo amore per il Maestro e per la verità lo aveva spinto a fare domande. Non penso già che cedesti negatori della inviolabilità di Maria pensino che Ella abbia potuto mentire. Gli stessi parenti di lei l'avrebbero potuta smentire, se vi fossero stati altri figli. Giacomo, Giuda, Simone e Giuseppe erano condiscepoli di Matteo. Perciò facile a questo confrontare le versioni, se più versioni vi fossero state. E Matteo non dice mai: "Levati e prendi tua moglie"; dice: "Prendi la Madre di Lui". Prima dice: "Vergine sposata a Giuseppe"; "Giuseppe suo sposo". 

Né mi dicano, costoro, che ciò era un modo di dire degli Ebrei, quasi che dire "moglie" fosse un'infamia. No, negatori della Purezza.

 (*) Dalle prime parole del Libro si legge: "...e si unirà a sua moglie". È detta "compagna" sino al momento della consumazione sensuale del coniugio, e poi viene chiamata moglie" in diverse riprese e in diversi capitoli. E così delle spose dei figli di Adamo. E così di Sara, chiamata "moglie" di Abramo: "Sarà, tua moglie"; e "Prendi tua moglie e le tue due figlie" è detto a Lot. E nel libro di Rut è scritto: "La Moabita, moglie di Mahalon". E nel primo libro dei Re è detto: "Elcana ebbe due mogli"; e oltre: "Elcana poi conobbe sua moglie Anna"; e ancora: "Eli benedisse Elcana e la moglie di lui". E sempre nel libro dei Re è detto: "Betsabea, moglie di Uria Eteo, divenne moglie di Davide e gli partorì un figlio". E che si legge nell'azzurro libro di Tobia, quello che la Chiesa vi canta alle vostre nozze per consigliarvi di esser santi nel matrimonio? Si legge: "Or quando Tobia con la moglie e col figlio arrivò..."; e ancora: "Tobia riuscì a fuggire col figlio e con la sua moglie". (*)---a sostegno dei passi citati da: Matteo 1, 16.19; 2, i. 20 le citazioni da: Genesi 2, 24; 3, 17; 17, 15; 19, 15; Rut 4, 10; 1 Samuele 1, 1-19; 2, 20; 2 Samuele 11, 27; Tobia 1, 9.20. 

 4 E nei Vangeli, ossia in tempi contemporanei a Cristo, in cui perciò si scriveva con linguaggio moderno, rispetto a quei tempi, e perciò non è da sospettare errori di trascrizioni, è detto e proprio da Matteo nel cap. 22°: "...e il primo, presa moglie, mori e lasciò la moglie al fratello". E Marco al capo 10: "Chi ripudia la moglie..". E Luca chiama Elisabetta moglie di Zaccaria per quattro volte di fila, e nell'ottavo capitolo dice: "Giovanna, moglie di Cusa". Come vedete, non era questo nome un vocabolo proscritto da chi era nelle vie del Signore, un vocabolo immondo che non era degno d'esser proferito e tanto meno scritto dove si tratta di Dio e delle sue opere mirabili. E l'angelo, dicendo: "il Fanciullo e la Madre di Lui", vi dimostra che Maria gli fu Madre vera, ma non fu moglie a Giuseppe. Rimase sempre: la Vergine, si la Vergine sposata a Giuseppe. posata a Giuseppe. E questo è l'ultimo insegnamento di queste visioni.
 Ed è una aureola che splende sul capo di Maria e di Giuseppe. La Vergine inviolata. L'uomo giusto e casto. I due gigli fra cui crebbi udendo solo fragranze di purezza.

(*)---a sostegno dei passi citati da: Matteo 1, 16.19; 2, i. 20 le citazioni da: Genesi 2, 24; 3, 17; 17, 15; 19, 15; Rut 4, 10; 1 Samuele 1, 1-19; 2, 20; 2 Samuele 11, 27; Tobia 1, 9.20

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