Tratto da “l’Evangelo come mi è stato rivelato” di Maria Valtorta
(Capitolo 35 Fuga in Egitto. Insegnamenti sull’ultima visione legata all’avvento di Gesù)
Dice Gesù:
....illumina un particolare citato due volte nel Vangelo di Matteo, una
frase ripetuta due volte:
"Levati, prendi il Fanciullo e sua Madre e fuggì in Egitto";
"Levati, prendi il Fanciullo e la Madre di Lui e torna nella terra di Israele". E tu hai
visto che Maria era sola nella sua stanza col Bambino.
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Molto è combattuta, da coloro che per esser fango putrido non ammettono
che uno di loro possa esser ala e luce, la verginità di Maria dopo il parto e la
castità di Giuseppe. Sono disgraziati dall'animo tanto corrotto e dalla mente tanto
prostituta alla carne, da essere incapaci di pensare che uno come loro possa
rispettare la donna vedendo in lei l'anima e non la carne, ed elevare se stessi
vivendo in un'atmosfera soprannaturale, appetendo non a ciò che è carne, ma a ciò
che è Dio.
Ebbene, a questi negatori del più bello, a questi vermi incapaci di divenire
farfalla, a questi rettili coperti dalla bava della loro libidine, incapaci di
comprendere la bellezza di un giglio,
Io dico che Maria fu e rimase vergine, e
che l'anima sola fu sposata a Giuseppe, come lo spirito suo fu congiunto
unicamente allo Spirito di Dio e per opera di Lui concepì l'Unico suo portato:
Io,
Gesù Cristo, Unigenito di Dio e di Maria. Unigenito di Dio e di Maria.
Non è questa una tradizione fiorita dopo, per un amoroso rispetto della
Beata che mi fu Madre. È verità, e fin dai primi tempi fu nota.
Matteo non nacque secoli dopo. Era contemporaneo di Maria. Matteo non
era un povero ignorante vissuto nelle selve e facile a credere ad ogni fandonia.
Era un impiegato alle imposte, direste ora voi; un gabelliere, dicevamo noi allora.
Sapeva vedere, udire, capire, scegliere il vero dal non vero. Matteo non
udì le cose per sentito dire da terzi. Ma le raccolse dal labbro di Maria, alla quale
il suo amore per il Maestro e per la verità lo aveva spinto a fare domande.
Non penso già che cedesti negatori della inviolabilità di Maria pensino che
Ella abbia potuto mentire. Gli stessi parenti di lei l'avrebbero potuta smentire, se
vi fossero stati altri figli.
Giacomo, Giuda, Simone e Giuseppe erano condiscepoli di Matteo. Perciò
facile a questo confrontare le versioni, se più versioni vi fossero state. E Matteo
non dice mai: "Levati e prendi tua moglie"; dice: "Prendi la Madre di Lui". Prima
dice: "Vergine sposata a Giuseppe"; "Giuseppe suo sposo".
Né mi dicano, costoro, che ciò era un modo di dire degli Ebrei, quasi che
dire "moglie" fosse un'infamia. No, negatori della Purezza.
(*) Dalle prime parole del Libro si legge: "...e si unirà a sua moglie". È
detta "compagna" sino al momento della consumazione sensuale del coniugio, e poi
viene chiamata moglie" in diverse riprese e in diversi capitoli.
E così delle spose dei figli di Adamo. E così di Sara, chiamata "moglie" di
Abramo: "Sarà, tua moglie"; e "Prendi tua moglie e le tue due figlie" è detto a Lot.
E nel libro di Rut è scritto: "La Moabita, moglie di Mahalon". E nel primo libro dei
Re è detto: "Elcana ebbe due mogli"; e oltre: "Elcana poi conobbe sua moglie
Anna"; e ancora: "Eli benedisse Elcana e la moglie di lui". E sempre nel libro dei
Re è detto: "Betsabea, moglie di Uria Eteo, divenne moglie di Davide e gli partorì
un figlio". E che si legge nell'azzurro libro di Tobia, quello che la Chiesa vi canta
alle vostre nozze per consigliarvi di esser santi nel matrimonio? Si legge: "Or
quando Tobia con la moglie e col figlio arrivò..."; e ancora: "Tobia riuscì a fuggire
col figlio e con la sua moglie".
(*)---a sostegno dei passi citati da: Matteo 1, 16.19; 2, i. 20 le citazioni da:
Genesi 2, 24; 3, 17; 17, 15; 19, 15;
Rut 4, 10; 1
Samuele 1, 1-19; 2, 20; 2
Samuele 11, 27;
Tobia 1, 9.20.
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E nei Vangeli, ossia in tempi contemporanei a Cristo, in cui perciò si
scriveva con linguaggio moderno, rispetto a quei tempi, e perciò non è da
sospettare errori di trascrizioni, è detto e proprio da Matteo nel cap. 22°: "...e il
primo, presa moglie, mori e lasciò la moglie al fratello". E Marco al capo 10: "Chi
ripudia la moglie..". E Luca chiama Elisabetta moglie di Zaccaria per quattro volte
di fila, e nell'ottavo capitolo dice: "Giovanna, moglie di Cusa".
Come vedete, non era questo nome un vocabolo proscritto da chi era nelle
vie del Signore, un vocabolo immondo che non era degno d'esser proferito e tanto
meno scritto dove si tratta di Dio e delle sue opere mirabili.
E l'angelo, dicendo: "il Fanciullo e la Madre di Lui", vi dimostra che Maria
gli fu Madre vera, ma non fu moglie a Giuseppe.
Rimase sempre: la Vergine, si la Vergine sposata a Giuseppe. posata a Giuseppe.
E questo è l'ultimo insegnamento di queste visioni.
Ed è una aureola che
splende sul capo di Maria e di Giuseppe. La Vergine inviolata. L'uomo giusto e
casto. I due gigli fra cui crebbi udendo solo fragranze di purezza.
(*)---a sostegno dei passi citati da: Matteo 1, 16.19; 2, i. 20 le citazioni da:
Genesi 2, 24; 3, 17; 17, 15; 19, 15;
Rut 4, 10; 1
Samuele 1, 1-19; 2, 20; 2
Samuele 11, 27;
Tobia 1, 9.20
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