martedì 18 giugno 2019

LA DUPLICE NATURA DELL'UOMO

OPERA MAGGIORE



VOLUME X CAPITOLO 652



DCLII. Commiato all'Opera. 
Estratto dal messaggio del:

   [28 aprile 1947]

IV. Restituire nella loro 
verità le figure del Figlio dell'Uomo e di Maria, veri figli di Adamo per la carne e il sangue, ma di un Adamo innocente. Come noi, così dovevano essere i figli dell'Uomo, se il Progenitore e la Progenitrice non avessero avvilito la loro perfetta umanità — nel senso di uomo, ossia di creatura nella quale è la duplice natura spirituale, a immagine e somiglianza di Dio, e la natura materialecome voi sapete che hanno fatto. Sensi perfetti, ossia sottomessi alla ragione pur nella loro grande acutezza. Nei sensi includo quelli morali insieme a quelli corporali. Amore completo e perfetto perciò, e per lo sposo al quale non la stringe sensualità, ma soltanto vincolo di spirituale amore, e per il Figlio. Amatissimo. Amato con tutta la perfezione di una perfetta donna per la creatura nata da lei. Così avrebbe dovuto amare Eva: come Maria, ossia non per quello che di godimento carnale era il figlio, ma perché quel figlio era figlio del Creatore e ubbidienza compiuta al suo comando di moltiplicare la specie umana. E amato con tutto l'ardore di una perfetta credente, che sa quel suo Figlio non figuratamente ma realmente: Figlio di Dio.

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