lunedì 23 settembre 2019

La Sapienza Madre ammirabile

la Sapienza 7

11 Insieme con essa mi sono venuti tutti i beni;
nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile.
12 Godetti di tutti questi beni, perché la sapienza li guida,
ma ignoravo che di tutti essa è madre.
14 Essa è un tesoro inesauribile per gli uomini;
quanti se lo procurano si attirano l'amicizia di Dio,
sono a lui raccomandati per i doni del suo insegnamento
15 Mi conceda Dio di parlare secondo conoscenza
21 Tutto ciò che è nascosto e ciò che è palese io lo so,
poiché mi ha istruito la sapienza,
artefice di tutte le cose.
22 In essa c'è uno spirito intelligente, santo,
unico, molteplice, sottile,
mobile, penetrante, senza macchia,
terso, inoffensivo, amante del bene, acuto,
23 libero, benefico, amico dell'uomo,

stabile, sicuro, senz'affanni,
onnipotente, onniveggente
e che pervade tutti gli spiriti
intelligenti, puri, sottilissimi.
24 La sapienza è il più agile di tutti i moti;
per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa.
25 È un'emanazione della potenza di Dio,
un effluvio genuino della gloria dell'Onnipotente,
per questo nulla di contaminato in essa s'infiltra.
26 È un riflesso della luce perenne,
uno specchio senza macchia dell'attività di Dio
e un'immagine della sua bontà.
27 Sebbene unica, essa può tutto;
pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova
e attraverso le età entrando nelle anime sante,
forma amici di Dio e profeti
.

28 Nulla infatti Dio ama se non chi vive con la sapienza.
29 Essa in realtà è più bella del sole
e supera ogni costellazione di astri;
paragonata alla luce, risulta superiore;
30 a questa, infatti, succede la notte,
ma contro la sapienza la malvagità non può prevalere.

Sapienza 8
3 Essa manifesta la sua nobiltà,
in comunione di vita con Dio,
perché il Signore dell'universo l'ha amata.
6 Se l'intelligenza opera,
chi, tra gli esseri, è più artefice di essa?
7 Se uno ama la giustizia,
le virtù sono il frutto delle sue fatiche.
Essa insegna infatti la temperanza e la prudenza,  
la giustizia e la fortezza,
delle quali nulla è più utile agli uomini nella vita.
8 Se uno desidera anche un'esperienza molteplice,
essa conosce le cose passate e intravede le future,
conosce le sottigliezze dei discorsi
e le soluzioni degli enigmi,
pronostica segni e portenti,
come anche le vicende dei tempi e delle epoche.
9 Ho dunque deciso di prenderla a compagna della mia vita,
sapendo che mi sarà consigliera di bene
e conforto nelle preoccupazioni e nel dolore.
13 Per essa otterrò l'immortalità
17 Riflettendo su tali cose in me stesso
e pensando in cuor mio
che nell'unione con la sapienza c'è l'immortalità
18 e nella sua amicizia grande godimento
e nel lavoro delle sue mani una ricchezza inesauribile
e nell'assiduità del rapporto con essa prudenza
e nella partecipazione ai suoi discorsi fama,
andavo cercando come prenderla con me.

Sapienza 9

 «Dio dei padri e Signore di misericordia,
che tutto hai creato con la tua parola,
2 che con la tua Sapienza hai formato l'uomo,
perché domini sulle creature fatte da te,
3 e governi il mondo con santità e giustizia
e pronunzi giudizi con animo retto,
4 dammi la Sapienza, che siede in trono accanto a te
e non mi escludere dal numero dei tuoi figli,
5 perché io sono tuo servo e figlio della tua ancella,
uomo debole e di vita breve,
incapace di comprendere la giustizia e le leggi.
 Con te è la Sapienza che conosce le tue opere,
che era presente quando creavi il mondo;
essa conosce che cosa è gradito ai tuoi occhi
e ciò che è conforme ai tuoi decreti.
10 Inviala dai cieli santi,
mandala dal tuo trono glorioso,                                          


perché mi assista e mi affianchi nella mia fatica
e io sappia ciò che ti è gradito.
11 Essa infatti tutto conosce e tutto comprende,
e mi guiderà prudentemente nelle mie azioni
e mi proteggerà con la sua gloria.
12 Così le mie opere ti saranno gradite
18 Così furono raddrizzati i sentieri di chi è sulla terra;
gli uomini furono ammaestrati in ciò che ti è gradito;
essi furono salvati per mezzo della sapienza»


Dice Gesù:
«Che dice il libro della Sapienza cantando le lodi di essa? "Nella sapienza è infatti lo spirito d'intelligenza, santo, unico, molteplice, sottile". E continua enumerandone le doti, terminando il periodo con le parole: "...che tutto può, tutto prevede, che comprende tutti gli spiriti, intelligente, puro, sottile. La Sapienza penetra con la sua purezza, è vapore della virtù di Dio... per questo nulla in Lei vi è d'impuro... immagine della bontà di Dio. Pur essendo unica può tutto, immutabile come è rinnovella ogni cosa, si comunica alle anime sante e forma gli amici di Dio e
i profeti". (Sap. 7, 22-27)
La Sapienza del Giusto, che aumenta per l'unione e vici­nanza con la Tutta Grazia, lo prepara a penetrare nei segreti più alti di Dio e a poterli tutelare e difendere da insidie d'uo­mo e di demone.

Non è la carne che diviene immortale, è l'anima. E va nutrita per portarla all'immortalità, alla quale, per amore, essa poi porterà la carne nella risurrezione beata. Nutrimento dell'anima è la Sapienza, è la Giustizia. Come liquido e cibo esse vengono aspirate e corroborano, e più se ne gusta e più cresce la santa avidità del possedere la Sapienza e di conoscere la Giustizia. Ma verrà pure un giorno in cui l'anima insaziabile di questa santa fame sarà saziata. Verrà. Dio si darà al suo nato, se lo attaccherà direttamente al seno e il nato al Paradiso si sazierà della Madre ammirabile che è Dio stesso, e non conoscerà mai più fame, ma si riposerà beato sul seno divino. Nessuna scienza umana equivale a questa divina. La curiosità della mente può essere appagata, ma la necessità dello spirito no. Anzi nella diversità del sapore lo spirito prova disgusto e torce la bocca dall'amaro capezzolo, preferendo soffrire la fame all'empirsi di un cibo che non sia venuto da Dio.

Fonte : Valtorta VOLUME III CAPITOLO 170 - CLXX. Secondo discorso della Montagna: il dono della Grazia e le beatitudini.   24 maggio 1945

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