domenica 28 aprile 2019

IL DOGMA DELLA CORREDENTRICE, MEDIATRICE E AVVOCATA



Il dogma di Maria Corredentrice, Mediatrice e avvocata costituisce un punto centrale dei messaggi. Fatto singolare, Maria medesima, in qualità di Signora di tutti i Popoli, desidera la proclamazione di quello che dovrà essere l’ultimo e il più grande dei dogmi mariani. La preghiera e l’immagine sono state date allo scopo di prepararlo e raffigurarlo.
Poco dopo aver dato la preghiera, la Signora espone l’importanza di questo dogma, manifestando come ella sia inscindibilmente unita all’opera della Redenzione.
Maria venne prescelta da Dio per essere l’ancella del Signore. Fin dall’inizio fu così predestinata ad essere Corredentrice, Mediatrice e Avvocata. Questi tre attributi formano un tutt’uno e rappresentano la chiave di volta della storia mariana. (leggere il 43° messaggio pg. 45) Ella è Corredentrice, Mediatrice e Avvocata non solo in quanto Madre del Signore, ma anche perché è l’Immacolata Concezione. Fu prescelta e concepì per opera dello Spirito Santo (leggere 49° messaggio pg. 37); diede a Cristo la natura umana (messaggio 34° pg. 77). Ella lo ha preceduto, lo ha seguito e con Lui ha sofferto la Passione per redimere l’umanità. Ha sofferto spiritualmente e fisicamente (messaggio 30° pg. 70). In unione con il Figlio ha calpestato il serpente. Gesù Cristo Le ha affidato l’umanità, dicendo sulla Croce: “Donna, ecco tuo figlio! Figlio, ecco tua Madre!” (messaggio 35° pg. 76). In seguito Maria rimase con gli apostoli, sui quali sarebbe sceso lo Spirito Santo. Così anche adesso Ella vuole che lo Spirito Santo scenda su tutti i popoli (messaggio 49° pg. 37). Chiede al Papa e alla Chiesa di proclamare il dogma come chiave di volta della mariologia. Invita il Papa ad insegnare la sua preghiera (leggere messaggio 46° pg. 59).
Maria predice che il nuovo dogma susciterà delle dispute e incontrerà una forte opposizione, ma che la sua proclamazione è prestabilita (leggere messaggio 32° pg. 80). Allorché il dogma sarà proclamato, la Signora potrà dare al mondo la vera pace” (leggere messaggio 50° pg. 83).

34° Messaggio, 2 luglio 1951 Una grande azione per Dio
Rivedo la Signora in una luce intensa. Sorride e, mentre si guarda attorno, mi dice:
“Sono contenta, pensa alla divulgazione! Ho detto: da qui partirà una grande azione per Dio, alla quale tutti devono collaborare”.

Spiegazione per il nuovo dogma
“Guarda bene e ascolta. Quanto segue è una spiegazione per il nuovo dogma. Io sto sul globo terrestre davanti alla croce del Redentore quale Corredentrice, Mediatrice e Avvocata. Il Redentore venne nel mondo per volontà del Padre che, a questo fine, si servì della Signora. Dalla Signora il Redentore ricevette soltanto - e sottolineo la parola soltanto - la carne e il sangue, ossia il corpo. Egli ricevette la sua Divinità dal mio Signore e Maestro. In questo modo la Signora è divenuta Corredentrice.
Ho detto: questo tempo è il nostro tempo. Ciò significa che il Padre e il Figlio vuole inviare proprio ora in tutto il mondo la Corredentrice, Mediatrice e Avvocata”.





Amore per Dio. Amore verso il prossimo
Ora la Signora rimane lungamente davanti a me senza dire nulla. Poi,
mentre guarda le sue mani, dice: “Guarda bene le mie mani. Da esse scaturiscono  raggi             di                 Grazia, Redenzione e Pace. I raggi si irradiano su tutti i popoli, su tutte le pecore. Tra questi uomini ve ne sono molti di buona volontà.                 Essere    di    buona    volontà significa osservare il primo e massimo comandamento. Il primo e più grande comandamento è l’amore. Chi  possiede amore, onorerà il suo Signore e Creatore nella Sua creazione. Chi possiede amore non farà nulla di disonesto nei confronti del suo prossimo. Ecco ciò che manca a questo mondo: amore per Dio e verso il prossimo”.

Che una volta era Maria
“Questo tempo è il nostro tempo. Tutti i popoli devono onorare il Signore e Maestro nella sua creazione. Tutti i popoli devono invocare il vero, il Santo Spirito. Per questo ho dato questa breve e potente preghiera. Per questo ripeto: questa preghiera deve essere divulgata velocemente! Tutto il mondo è in decadenza. Gli uomini di buona volontà devono pregare ogni giorno affinché venga il vero spirito. Io sono la Signora di tutti i Popoli. Questo tempo è il nostro tempo.
«Che una volta era Maria» significa: molti uomini hanno conosciuto Maria come Maria. Ora però, in questa nuova epoca che sta cominciando, voglio essere la Signora di tutti i Popoli. Questo è comprensibile a tutti.
Dillo al tuo direttore spirituale. Digli che sono contenta di tutto, proprio di tutto. E a te, figlia, do l’incarico di eseguire e di far conoscere ciò che voglio. Non temere, riferisci!”
La Signora se ne va lentamente.


35° Messaggio, 15 agosto 1951 (Assunzione di Maria Vergine)
Il dogma dell’Assunzione di Maria al cielo
Vedo la Signora. Ella dice:



“Oggi vengo come la Signora di tutti i Popoli”.
Poi indica intorno a sé, mi guarda e dice: “Ho schiacciato il serpente con il mio piede. Fui unita al Figlio, così come lo sono sempre stata. Questo dogma, ha avuto     precedenza   nella    storia              della Chiesa.             In     questo tempo,              nel nostro tempo, sono Corredentrice, Mediatrice e Avvocata. Il dogma dell’Assunzione ha
dovuto precedere. Farà seguito l’ultimo e più grande dogma. In questo tempo il sacrificio sta e starà nel centro del mondo”.

Affidati alla Madre
Ora la Signora si scosta dalla croce e di nuovo avverto forti dolori. Poi ritorna davanti alla croce ed io, contemplando il suo dolore, provo una grande pena. Vedo una luce intensa venire dalla croce. La Signora dice:

L’umanità è affidata alla Madre. Il Figlio disse, infatti: «Donna, ecco tuo figlio! Figlio, ecco tua madre!» che è quindi Corredentrice, Mediatrice e Avvocata. Dillo ai vostri teologi! Riferisci che voglio essere e sarò la Corredentrice, Mediatrice e Avvocata!”

L’ultimo dogma mariano
“Questa immagine deve precedere, questa immagine deve essere divulgata. Dillo al tuo direttore spirituale! Io sono contenta di tutto, anche della prudenza. Ma... la Signora di tutti i Popoli avrà il suo posto nel mondo. Questa è la volontà del Padre e del Figlio, col quale io sono di nuovo completamente unita. Così come mi ha conosciuta, il Figlio mi ha ripresa. L’ultimo dogma mariano della mia presenza in questo tempo davanti alla croce quale Corredentrice sarà il dogma più grande”.

Non esitare

“Ho detto: ci saranno catastrofi, catastrofi naturali. Ho detto: i grandi non si accorderanno. Ho detto: il mondo è in decadenza. Perciò adesso il Padre e il Figlio manda di nuovo la Signora nel mondo, così com’era. Un tempo, la Signora era conosciuta come Maria.
Il mondo va verso la decadenza, è in decadenza. I Paesi Bassi sono sull’orlo della decadenza, perciò vi ho posato un piede. Dai Paesi Bassi voglio rivolgermi al mondo.
L’altro mio piede sta sopra la Germania. La Madre di Dio piange sui figli della Germania. 35 Essi sono sempre stati i miei figli, perciò, anche dalla Germania voglio essere portata nel mondo come la Signora di tutti i Popoli.
Ti aiuterò, come aiuterò tutti quelli che se ne occuperanno. Desidero che la divulgazione penetri perfino nei paesi isolati dagli altri. Anche colà la Signora di tutti i Popoli darà la sua benedizione. Provvedi a questo, non esitare! Anch’io non ho mai esitato. Ho preceduto il Figlio verso la croce. Questa immagine dovrà precedere. Questa immagine deve essere portata nel mondo.
Ti rendi conto, Roma, di come tutto viene minato? Voleranno gli anni, ne trascorreranno altri, ma più gli anni passeranno e tanto minore sarà la fede, tanto maggiore sarà la corruzione. La Signora di tutti i Popoli è qui e dice: voglio aiutarli e posso aiutarli”.

L’amore



“Il primo e il più grande comandamento per gli uomini è l’amore. Chi possiede amore onorerà il suo Signore e Maestro nella sua creazione, il che significa vederne la grandezza nella sua creazione, compreso il sacrificio. Chi possiede amore farà agli altri uomini tutto quanto si augura che venga fatto a sé stesso. L’amore è il primo e più grande comandamento dato da Cristo. Questo è quanto voglio portare oggi. Questo messaggio deve essere trasmesso. Tu ne sei lo strumento”.

Verso il bene, verso Cristo
“La Chiesa incontrerà molta opposizione a causa del nuovo dogma. Presso altri susciterà stupore. Esso consoliderà e fortificherà la Chiesa. Roma, conosci la tua potenza? Ti rendi conto di ciò di cui disponi? Conduci semplicemente gli uomini al bene, a Cristo. Le piccolezze non contano.
Voglio essere la Signora di tutti i Popoli. Posso distribuire - e lo farò
- grazie, redenzione e pace a tutti quelli che mi invocheranno. Lo prometto oggi”.

Uniti in Cristo



“Tu, figlia, attendi tranquillamente. Il tuo direttore spirituale non deve essere così timoroso.
Fa che tutti i popoli abbraccino il medesimo concetto! Fa che tutti i popoli siano uniti in Gesù Cristo!”
E la Signora si allontana lentamente.


32° Messaggio, 29  aprile 1951 La Signora di tutti i Popoli
Vedo una luce intensa, dalla quale emerge lentamente la Signora. Ora la vedo chiaramente. Dice:
“Sono qui come la Signora di tutti i Popoli e vengo proprio ora per manifestare che voglio essere la Signora di tutti i Popoli.
Ascolta bene. Mi vedi qui sulla terra, davanti alla croce del Figlio. Non hai dimenticato nulla nel riferire il mio messaggio. Mancava solo il panno attorno ai lombi. L’ha portato il Figlio. Riferiscilo”.

Il dogma della Corredentrice
“Sono qui come Corredentrice e Avvocata. Ogni pensiero deve mirare a ciò. Ripetilo con me: il nuovo dogma dovrà essere il dogma della Corredentrice. Nota che pongo l’accento specialmente su «Co». Ho già detto che ne nasceranno molte dispute. Te lo ripeto nuovamente: la Chiesa, Roma, lo porterà a compimento e lotterà per esso. La Chiesa, Roma, incontrerà opposizioni e le supererà. La Chiesa, Roma, diventerà più vigorosa e più forte, nella misura in cui affronterà la disputa.
Il mio piano e il mio incarico per te non è altro che di esortare la Chiesa, i teologi, a questa lotta. Poiché il Padre, il Figlio, lo Spirito vuole portare in questo mondo quale Corredentrice e Avvocata colei che fu scelta per recare il Redentore”.

Questo tempo è il nostro tempo
“Ho detto: questo tempo è il nostro tempo! Con ciò intendo dire quanto segue: il mondo è in decadenza, in continuo appiattimento; non sa in quale direzione andare. Per questo il Padre mi manda per essere l’Avvocata, affinché possa venire lo Spirito Santo. Il mondo non sarà salvato con la forza, il mondo sarà salvato dallo Spirito. Le idee governano il mondo.

Ebbene, Chiesa di Roma, sii cosciente del tuo compito. Sostieni le tue idee e annuncia di nuovo il Cristo”.

La Signora sotto la croce
Ora la Signora si allontana dalla croce e di nuovo mi assalgono con violenza dei terribili dolori. Dura un po’ e poi vedo la Signora come in una foschia davanti alla croce. Ora avverto di nuovo forti dolori spirituali e fisici. Mi sento sfinita. È come se stessi per crollare e dico: “Non ne posso più!”

Frattanto vedo la Signora accasciarsi sotto la croce. Abbraccia i piedi di suo Figlio piangendo amaramente. Poi si alza e da destra vedo comparire una spada, la punta diretta verso il suo cuore. Odo la Signora dire:
“Questa era la pugnalata che mi era stata predetta”.

È prestabilito
Ora mi sento liberata da ogni dolore e vedo di nuovo distintamente la Signora davanti alla croce. Mi guarda e dice:
“Figlia mia, riferisci fedelmente che quelli che lottano e lavorano per questa causa, la cui realizzazione è voluta dal Figlio, s’impegnino con molto ardore”.
Poi la Signora sorride e dice:
“Li aiuterò. Affinché tu la ripetessi, ti ho dettato questa semplice preghiera al Padre e al Figlio. Fa in modo che sia diffusa nel mondo, fra tutti i popoli. Tutti ne hanno il diritto. Ti assicuro che il mondo cambierà.

Tu, figlia, devi soltanto riferire quello che dico. Il tuo direttore spirituale deve semplicemente fare la mia volontà. Chiedi come accadrà? Semplicemente diffondere; niente altro per ora. Solo che questo deve precedere. Lo ripeto: deve precedere! Quest’immagine deve essere usata come un’opera precorrente di pace e di redenzione. Più tardi impiegheranno quest’immagine per la «Corredentrice» …”.
Ora la Signora fa una pausa. Poi ripete con forza:
“Corredentrice!
Anche la Signora, la Madre ha sofferto i dolori spirituali e fisici. Ha sempre preceduto. Quando il Padre la scelse, era già Corredentrice con il Redentore che venne nel mondo come Uomo-Dio. Riferisci questo ai tuoi teologi! So bene che la disputa sarà aspra e intensa…” e la Signora sorride davanti a sé ed è come se guardasse lontano,
“ma ciò è già prestabilito”.

La serietà dei tempi


se ne rende conto.

La Signora mi dice, mentre si avvicina:
“Tu ora mi vedi distintamente, molto distintamente. Così l’immagine dovrà giungere in tutto il mondo. Figlia mia, insisti affinché queste cose siano realizzate! No, non devono esitare, devono agire. I tempi sono troppo gravi. Nessuno 
Voglio andare anche tra i popoli che sono tenuti lontani dal Figlio. Salva gli uomini che sono costretti a tenersi lontani da Lui. È tuo dovere. Il mondo è talmente corrotto che il Padre e il Figlio mi manda in questo mondo tra tutti i popoli quale Avvocata, per la loro salvezza. Dì questo ai teologi”.
Vedo la Signora andarsene e la sento ripetere:
“Questo tempo è il nostro tempo”.

50° Messaggio, 31 maggio 1954 Pregate per questo dogma
“Sono di nuovo qui. Hai davanti a te la Corredentrice, Mediatrice e Avvocata. Ho scelto questo giorno: sarà il giorno in cui la Signora sarà incoronata. Teologi e apostoli del Signore Gesù Cristo, ascoltate bene! Vi ho dato la spiegazione del dogma. Lavorate e pregate per questo dogma! Implorate il Santo Padre per questo dogma. Il Signore Gesù Cristo fece grandi cose e darà a voi tutti ancora di più in questo tempo, in questo ventesimo secolo”.

In questo giorno
“Questo è il giorno nel quale la Corredentrice, Mediatrice e Avvocata riceverà ufficialmente il titolo di Signora di tutti i Popoli. Considerate bene questi tre concetti riuniti in un unico titolo! Questi tre”.
La Signora mi mostra tre dita. Con l’altra mano compie un movimento attorno a sé e si trova per così dire avvolta da una nebbiolina luminosa.
“Ora indico ai tuoi teologi questi tre concetti, questi tre concetti in un unico titolo. Lo dico due volte, perché alcuni vogliono un solo concetto. Il Santo Padre darà la sua approvazione al primo, ma lo dovete aiutare. Comprendete bene tutto ciò!”

Il giorno dell’incoronazione della Signora
E adesso è come se mi trovassi improvvisamente con la Signora sopra la cupola di una grande chiesa. Mentre entriamo sento la Signora dire:

“Ti prendo con me qui dentro. Riferisci ciò che ti lascio vedere e ascoltare!”
Ci troviamo in una grande chiesa, nella basilica di San Pietro. Vedo riuniti molti cardinali e vescovi. Entra il papa. Non lo conosco. Viene portato su una specie di sedia, ma poi cammina. La gente esulta e il coro inizia. Adesso il Santo Padre dice qualcosa in una lingua che non capisco, mentre alza due dita.
Improvvisamente la Signora appare di nuovo ritta sul globo terrestre. Sorride e dice:
“Figlia, ti ho mostrato qual è la volontà del Signore Gesù Cristo. Questo giorno sarà il giorno dell’incoronazione di Sua Madre, la Signora di tutti i Popoli, che una volta era Maria”.

E la Signora rimase tra i suoi apostoli
La Signora resta ora immobile e silenziosa, mentre guarda lontano. Dopo un po’ dice:
“E la Signora rimase tra i suoi apostoli finché venne lo Spirito”. Mentre dice ciò, accade di nuovo questo insolito cambiamento sul suo volto. È come se parlasse da un tempo passato. Vedo religiosi e altre persone attorno a lei, mentre dice:

“Così la Signora può venire anche dai suoi apostoli e popoli di tutto il mondo per riportare loro nuovamente lo Spirito Santo. Prima di grandi decisioni deve sempre essere invocato lo Spirito Santo”.
La Signora attende di nuovo un po’, poi dice con voce sommessa e molto espressivamente:

“E Maria rimase tra i suoi apostoli”.
Vedo la Signora seduta in una sala, attorniata da persone d’altri tempi, che indossano lunghi abiti.




“Mi chiameranno beata”
Poi la Signora rivolge lo sguardo davanti a sé, come se guardasse lontano, e dice in modo molto distinto e lentamente:
“Allorché sarà proclamato il dogma, la mia predizione «d’ora innanzi tutti i popoli mi chiameranno beata» si adempirà ancor più di prima. Il Santo Padre conosce il suo tempo. Egli lo preparerà e lo porterà a compimento prima di essere accolto tra i nostri.
In quel giorno tutti i popoli mi chiameranno beata. Sono venuta in questo giorno affinché essi…”
e la Signora indica attorno a
“abbiano a testimoniare che veramente e realmente la Signora di tutti i Popoli lo ha detto”.

Il segno della Signora di tutti i Popoli
“Ho detto: Chiesa di Roma, verrò ancora solo alcune volte. Con ciò la Signora di tutti i Popoli ha voluto dirti: solo alcune volte prima della proclamazione del dogma. Presta bene attenzione! E ora il segno: con questo titolo la Signora di tutti i Popoli può venire ogni anno ai suoi figli, ai suoi apostoli, a tutti i popoli”.

La parola, la voce della Madre
“Io sono venuta in diversi modi nel mondo”.

La Signora abbassa lo sguardo verso il globo terrestre e scuote tristemente il capo:
“Ora chiedo: ha procurato qualcosa? Il Signore Gesù Cristo vuole ancora concedere un grande favore al mondo, e cioè la parola, la voce della Madre, della Signora di tutti i Popoli. Tramite questo strumento, in una piccola nazione che si trova vicina al precipizio, la Signora di tutti i Popoli darà ogni anno i suoi materni ammonimenti e consolazioni. Più tardi questo finirà.
Figlia, ti crederanno. Io sono qui. Starò al tuo fianco e ti aiuterò.
Il quadro deve essere portato tra la gente. Chiedilo al tuo vescovo. Egli darà il suo consenso alla sua esposizione. Egli deve acconsentire alla costruzione della chiesa che ti ho fatto vedere. Tutti devono lottare per questo. Dillo al tuo direttore spirituale!

Aiuterò sia lui che gli altri. È la mia preghiera, dillo al tuo vescovo. Che dia il suo consenso. Figlia, non temere!”

Al dogma farà seguito la pace
Adesso la Signora guarda di nuovo davanti a sé. Attende un po’ prima di proseguire: “D’ora   innanzi               tutti          i          popoli           mi chiameranno beata.

La Signora di tutti i Popoli desidera l’unità nel vero, nel Santo Spirito. Il mondo viene avviluppato da un falso spirito, da Satana. Quando sarà proclamato il dogma, l’ultimo della storia mariana, la Signora di tutti i Popoli darà al mondo la pace, la vera pace.
I popoli devono però recitare con la Chiesa la mia preghiera. Devono sapere che la Signora è venuta quale Corredentrice, Mediatrice e Avvocata. Così sia!
Ritornerò, così come l’ho promesso oggi, ma pubblicamente”. Ciò mi spaventa, ma la Signora dice:
“No, figlia, non temere nulla! Così sia”.

Inginocchiatevi umilmente davanti al Creatore
Dopo una lunga pausa, la Signora riprende:
“Adesso parlo ai popoli di tutto il mondo: apostoli e popoli, inginocchiatevi davanti al vostro Signore e Creatore e siate riconoscenti! La scienza di questo mondo ha insegnato agli uomini a dimenticare la riconoscenza. Essi non conoscono più il loro Creatore. Popoli, siete avvisati! Inginocchiatevi umilmente davanti al vostro Creatore!”
La Signora dice ciò in modo molto reverenziale e deferente. Cade in ginocchio e china il capo così profondamente che quasi tocca il suolo. “Implorate la sua misericordia, Egli è misericordioso! Non ve ne dà prova in questo tempo? Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sia con voi tutti i giorni della vostra vita. Che il Padre e il Figlio vi porti la Signora di tutti i Popoli”.

Tutti gli uomini
“Chiunque o qualunque voi siate, io posso essere per voi la Madre, la Signora di tutti i Popoli”.

La Signora guarda in lontananza, come se cercasse gli uomini. È proprio come se volesse attirare a sé tutti gli uomini; uomini che appartengono alla nostra chiesa, uomini che non appartengono alla nostra chiesa e addirittura uomini che non appartengono a nessuna chiesa.
“Popoli, provvedete affinché quelli che sono bisognosi - e con ciò intendo anche bisognosi spiritualmente - siano portati alla Signora! Operate tra gli altri con la mia preghiera”.
La Signora attende un po’ e quindi aggiunge:
“La Signora tornerà ogni anno”.
Poi si allontana lentamente.
In molti messaggi la Signora si rivolge alla Chiesa e ai Cristiani. Incessantemente li esorta a vivere il più grande comandamento: quello dell’amore. Solo l’amore può essere di soccorso in questo mondo in rovina (messaggio 35° pg. 77).

venerdì 12 aprile 2019

IL DOGMA CHE PORTERA’ AL MONDO LA VERA PACE


La Signora di tutti i Popoli

Signore Gesù Cristo, Figlio del Padre,
manda ora il tuo Spirito sulla terra.
Fà abitare lo Spirito Santo nei cuori di tutti i popoli,
affinchè siano preservati dalla corruzione,
dalle calamità e dalla guerra.
Che la Signora di tutti i Popoli,
che una volta era Maria
sia la nostra Avvocata.
Amen.



Ad Amsterdam la SIGNORA DI TUTTI I POPOLI chiede la proclamazione dell’ultimo dogma mariano che contiene una triplice verità : “Il Padre e il Figlio vogliono inviare in questo tempo Maria, la SIGNORA DI TUTTI I POPOLI, come Corredentrice, Mediatrice e Avvocata”(31.05.1951). “Quando il Dogma…sarà proclamato, allora la SIGNORA DI TUTTI I POPOLI porterà la pace, la vera pace al mondo”(31.05.1954).
PREGHIERA PER LA VENUTA DELLO SPIRITO SANTO
La Madonna detta alla veggente Ida una e potente preghiera. Con essa desidera che il dogma venga proclamato quanto prima e lo Spirito Santo possa scendere in una nuova pienezza su tutti i popoli, come Lei ha promesso. La nuova preghiera è stata data per “implorare il vero Spirito sul mondo” (20.09.1951). Maria sottolinea: “Non puoi capire l’importanza di questa preghiera perchè non conosci il futuro” (15.04.1951). La Madonna promette addirittura: “Attraverso questa preghiera la SIGNORA salverà il mondo. Lo ripeto questa promessa ancora un’altra volta” (10.05.1953).
“Voi non sapete la potenza e l’importanza di questa preghiera davanti a Dio” (31.05.1955).

Rivolgendosi al Papa, la Madonna promette di “salvare il mondo” da una catastrofe mondiale con questo titolo e con questa preghiera” (10.05.1953). “Fà in modo che (questa preghiera) sia diffusa nel mondo, fra tutti i popoli. Tutti ne hanno diritto. Ti assicuro che il mondo sarà rinnovato”(29.04.1951)
L’IMMAGINE: IL SUO SIGNIFICATO E LA RAFFIGURAZIONE DEL DOGMA
In diverse visioni la Madonna descrive alla veggente anche l’immagine miracolosa, che raffigura il triplice dogma, e che perciò “deve precedere un dogma, un nuovo dogma” (15.04.1951). La Corredentrice sta sul globo davanti alla croce luminosa del Redentore, suo Figlio. Intorno a lei è radunato il gregge di Cristo illuminato dai tre raggi: della Grazia, della Redenzione e della Pace che provengono dalle mani della Mediatrice di tutta la Grazia. Il 5 novembre 1951 la Madonna chiede direttamente alla veggente: “Di a tutti che nel mondo sia diffusa ancora di più questa preghiera con l’immaginetta”. La SIGNORA DI TUTTI I POPOLI ha promesso solennemente già dal 29 aprile dello stesso anno: “Ti assicuro che il mondo sarà rinnovato”.
L’OPERA MONDIALE DI DIFFUSIONE : L’IMMAGINE E LA PREGHIERA DEVONO PORTARE AL DOGMA
Nel Primo Incontro Internazionale di Preghiera del 1997, molte persone hanno sentito per la prima volta la Preghiera di Amsterdam e hanno compreso nei loro cuori la sua importanza.
La SIGNORA DI TUTTI I POPOLI desidera infatti che questa preghiera, insieme all’immagine miracolosa venga diffusa al più presto in molte lingue



giovedì 11 aprile 2019

VALTORTA - L'Estema redenzione

“Il Poema dell’Uomo-Dio”, vol. X, pagg. 195-l96

“I quaderni dal 1945 al 1950”, pag. 375
“Badate, lo dico una volta ancora. Osservate i segni, voi lettori dei libri di Dio e voi semplici fedeli. I segni sono tremendi. Stornateli con la Croce. Portate fuori le croci e le mie effigi. Cacciate Satana col Cristo Vincitore. Abbiate fede. Abbiate fede. Morite di non aver fede. Vorrei che benediste ogni regione, ogni provincia, ogni città con Me Redentore. Non feste. Non è tempo. Ma vere adorazioni e pure benedizioni per liberarvi da quello che fa ossessi voi e i vostri padroni di ora e di prima”.
Ora parla lo Spirito Santo: 
“Nel 4° dei Re cap. 7° v. 19 [nella traduzione attuale vedi 2 Re 7, 19] è detto da colui al cui braccio il re si appoggiava: “Anche se il Signore facesse delle cateratte nel cielo, potrebbe mai avvenire ciò che tu dici?”. Io dico che molti sono che, anche se il Signore facesse delle cateratte di grazie nel cielo e di miracolo per rovesciarle sulla terra, molti sarebbero quelli che continuerebbero a dire. “Può esser questo? No”. Il miracolo presuppone la fede. Dio dà il segno. Si manifesta. È una continua epifania per richiamare gli spiriti alla fede, speranza, carità, a Dio. Ma poi vi lascia liberi di credere o non credere. Però vi dico che il fiume di grazie pronto a scorrere, se gli uomini vi fanno diga con la loro incredulità, si volge altrove. Ecco perché la Beatissima [la Madonna, che il giorno prima aveva detto: “Se avranno fede opererò prodigi di grazie” ] mette la condizione “se avranno fede” per promettere di “operare prodigi di grazie”. L’ora della grazia viene, sosta in attesa. Ma se l’uomo non la invita: “Resta con noi “, passa e non torna”.
L’arcobaleno  è un simbolo che unisce le culture del mondo, un simbolo di unità, che porta consapevolezza verso i piani alti dell’esistenza, un ponte luminoso che unisce le ricchezze della terra a quelle del cielo e permette all’uomo di raggiungerle

“I Quaderni del 1943”, pagg. 491-492
Ora parla lo Spirito Santo: 
“Nel 9° della Genesi è detto: “…porrò il mio arcobaleno nelle nubi e sarà il segno del patto fra Me e la Terra. E quando avrò accumulate le nubi (i castighi) nel cielo, nelle nubi comparirà il mio Arcobaleno ed Io mi ricorderò del mio patto… del patto sempiterno stabilito fra Dio e ogni carne che è sulla Terra”. Arcobaleno: segno di pace. Arcobaleno: ponte fra Cielo E Terra. Maria, pacifico ponte che ricongiunge Cielo e Terra, Amatissima che con la sua sola presenza ottiene misericordia ai peccatori. E Dio, nei secoli avanti il Cristo, quando le prevaricazioni degli uomini accumulavano le nubi dei divini castighi sull’umanità dalla dura cervice e dallo spirito superbo, contemplando nel suo Pensiero Colei che ab eterno era stabilita Arca della divina Parola, Fonte della Grazia, Sede della Sapienza, pacifica gioia del suo Signore, disperse le nubi dell’inesorabile castigo, concedendo tempo all’umanità in attesa della Salvezza.
La voce della Vergine non ancor nata: “Pace! Pietà! Signor mio!”. Il suo amore perfetto, la sua perfetta ubbidienza, già noti a Dio prima che la Stella purissima fosse, sacrificio d’odor soave che placava l’ira del Signore. E, nei secoli dopo il Cristo, pace e misericordia è, per l’umanità, Maria. E coll’accrescersi dei peccati e l’aumentare dei nembi dell’ira divina e dei fumi satanici, sempre è Maria quella che dirada le nubi, che disarma le folgori, che getta il suo mistico ponte all’Umanità caduta nell’abisso perché essa risalga per via soave al suo Bene.
“Porrò il mio arcobaleno fra le nubi… e mi ricorderò del mio patto”. Oh! veramente l’Arcobaleno di pace, la Corredentrice è fra le nubi, sopra le nubi, dolce astro che splende al cospetto di Dio per ricordargli che Egli ha promesso misericordia agli uomini ed ha dato il Figlio suo perché gli uomini abbiano perdono. Vi è non come dolcezza pensata, ma come realtà vera, completa, con la sua anima senza macchia e la sua carne senza corruzione. Né si accontenta di esservi adorante e beata. Ma attiva si mostra e chiama, richiama l’Umanità alla Salvezza.

L’ORA DI MARIA, QUEST’ ORA
L’ arca di Noè non salvò tutti gli uomini, ma coloro fra gli uomini che Dio trovò giusti al suo cospetto. Anche nell’ora attuale, [1948] ora che sorge e dovrà scorrere tutta, e più inoltrerà e più sarà cupa di nembi, l’Arca di Dio non potrà salvare tutti gli uomini, ma perché gli uomini, molti uomini, non vorranno salvarsi, trovare salute per mezzo dell’Arca di Dio. L’arcobaleno dopo il diluvio fu visto dai soli giusti rimasti vivi sulla Terra. Ma nell’ora presente, invece, l’arcobaleno, il segno di pace, Maria, in un sovrabbondare di misericordia sarà visto da molti che giusti non sono. La sua voce, il suo profumo, i suoi prodigi, saranno noti a giusti e a peccatori, e beati quelli, fra questi ultimi, che, come per l’Arcobaleno di Dio l’ira di Dio non si scatena, così per esso alla giustizia, alla fede nel Gesù in cui è salvezza, si volgeranno”.

“Lezioni sull’Epistola di Paolo ai Romani”, pagg. 97-99
“Ma l’Anno Santo che verrà dovrà essere marcato da un suo carattere speciale: il carattere mariano”.
È stato celebrato l’Anno Santo straordinario nel 19° centenario della mia Passione [nel 1933]. La Sapienza infinita amerebbe che fosse celebrato anche questo altro centenario della Assunzione gloriosa di mia Madre al Cielo, e che questa celebrazione desse uno speciale carattere al prossimo Anno Santo. [Quello del 1950; infatti Pio XII, in quell’occasione ha definito il dogma dell’Assunzione di Maria SS.]. La Sapienza infinita amerebbe che fosse sentito questo dovere, questo bisogno, questa previdenza di dare carattere di trionfo mariano e perciò di incentivo al culto per Maria, Salvezza vostra, in questo scorcio terribile di questo secolo terribile nel quale può avvenire la completa apertura dei sette sigilli per punizione di Dio  al prossimo Anno Santo. Già da troppi secoli la cristianità attende questa proclamazione trionfale della Vergine – Madre, da Dio assunta in Cielo per essere gioia a Dio di cui fu Tempio vivo in terra, e Regina dei celesti cori e del popolo dei Santi. In verità molti dei sigilli sono stati già aperti. Ma guai se fossero aperti tutti, e se lo saranno!
Anticipate l’ora del trionfo della Donna, capostipite dei segnati del segno dei servi di Dio, degli eletti la cui dimora è il Cielo. Anticipate l’ora del trionfo di Maria, su Satana, sul mondo, la materia, la morte, vinta da Noi due volte, vinta in Lei creatura anche nel non conoscere la morte spirituale del peccato oltreché nella carne sua, che non si corruppe e che qui vive. Anticipate l’ora del trionfo di Maria, Si uniscano agli Angeli, capitanati da Michele, gli uomini, donne, fanciulli, della Chiesa Una, Santa, Cattolica, Apostolica, Romana, perché sia abbattuto per un tempo [il Millennio di Pace] il dragone dalle sette teste, dieci corna e sette diademi maledetti: le sette seduzioni. E la Cristianità abbia tempo per riunirsi e fortificarsi nella carità e nella fede e stringersi in difesa per l’ultima battaglia.


Guai se venisse proclamata regina la donna vestita di porpora e scarlatto, cui fa trono la bestia immonda dai nomi di bestemmia, prima che sia proclamata Regina degli Angeli e degli uomini, con parola infallibile, la Donna vestita di sole, i cui piedi calcano la luna e il cui capo s’incorona di stelle.
Non vi può essere una seconda Redenzione compiuta da Me Cristo. Ma ancor una ve ne può essere per salvare dalle spire infernali un più gran numero di spiriti: quella di Maria gloriosa. Nel culto di Lei sta il segreto dell’ estrema Redenzione”.
“I Quaderni dal l945 al 1950”
Tratto da wikipedia
Sintesi dei Messaggi di Gesù a Maria Valtorta