domenica 24 gennaio 2016

da dove nasce l'anticristo



1.2. LETTURA TEOLOGICA DELLA  STORIA

Le R. P. (Rivelazioni Profetiche) forniscono degli elementi per una lettura teologica della storia. Non si tratta di richiamare singoli fatti storici apparentemente distanti o contrastanti tra loro, ma dobbiamo cercare quale legame che esiste in essi. Nei messaggi mariani si ravvisa un legame demonologico (lo Spirito dell’Anticristo), che si sviluppa nel corso dell'evoluzione storica, non solo nella strategia d’attacco alla dottrina e all’istituzione ecclesiastica, ma anche all’interno di essa si sviluppa un crescendo di iniquità, che porta, come in una gestazione, alla nascita dell’Anticristo-Uomo. Pertanto, é bene ritornare all’origine degli avvenimenti indicati da Maria per verificare e comprovare la lettura teologica delle R. P. Intanto é un fatto incontrovertibile che il comunismo é uno dei tanti prodotti del 'giudaismo massonico'.

Ricordiamo che Carlo Marx era un ebreo e, tra l’altro, fondatore della loggia denominata la Lega dei Fratelli Internazionali (Mantero 1992: 150). Le recenti vittorie dei partiti comunisti o ex-comunisti (adesso preferiscono nascondersi dietro le etichette di partito di sinistra o di partito socialista) in alcuni paesi europei sono abbastanza indicative, a conferma della cecità di tanti cristiani, del pericolo dell’annientamento, prima ideologico e sociale, poi fisico, secondo quanto dicono le R. P. II sonnambulismo spirituale dei cristiani, nonostante le tante 'sveglie', con apparizioni, messaggi, conversioni, guarigioni e il miracolo del sole a Fatima, li sta portando verso l’autoestinzione a causa del compromesso storico con il "diavolo rosso". Ma non é tutto. Pensiamo all’azione occulta della massoneria, che dietro il paravento delle attività filantropiche, sta conducendo su scala mondiale una campagna strategica per indurre la popolazione mondiale all’adorazione della ’Statua’ immonda. Basti ricordare, tra tante testimonianze di ex-massoni e i vari documenti, il programma dei Protocolli dei Savi di Sion.
La prima edizione in lingua russa del 1905 porta sul frontespizio la scritta: "II grande nel piccolo, e l’Anticristo come possibilità immediata di governo". II testo raccoglie, come spiegano i traduttori e gli editori, i processi verbali delle riunioni segrete del congresso sionista svoltosi in Bale nel 1897. I Protocolli parlano di "un piano ’messianico’ di governo dell’umanità, per assicurarne il benessere sotto la direzione vigilante e saggia del 'sovrano universale ebreo' ". Ancora una volta, come ieri, sono gli Ebrei a voler crocifiggere il Signore Gesù, nel suo Corpo Mistico (cfr. At 9, 3-6). Non tutti, per grazia di Dio. Molti sono gli Ebrei, i giusti e i poveri in spirito, gli anawin di oggi. Essi attendono il vero messia, il messia glorioso comunemente atteso dai cristiani accorti, il Cristo della Parusia intermedia, che metterà fine alle divisioni tra l’ebraismo e il cristianesimo, fonte di innumerevoli guai. Intanto i nuovi farisei stanno lavorando perché ciò non si avveri mai. Chiariamo, una volta per tutte, che questa non é una posizione antisemita. Stiamo affermando relativamente agli Ebrei due realtà completamente diverse, anzi antitetiche. Vi é una parte di essi che lavora per la comparsa nel mondo dell’Anticristo e l’altra che crede ancora, dopo tanti errori di valutazione dovuti alla mancanza di attenzione al dato biblico, alla venuta gloriosa del Messia.
Significativa in tal senso e la citazione di J.N.S.R. nel suo ultimo libro: "Rientrando a casa, vengo a sapere che gli Ebrei avanzano nella ricerca del Messia. Ho ricevuto il libro del Rabbino Simha Perlmutter, che scrive: ‘Con voi, Cristiani, attendo la Parusia’ "(J.N.S.R., 1998: 225). Ora, tra i gruppi ebraici, noi stiamo parlando del più pericoloso ed agguerrito contro la Chiesa cattolica, che é per l’appunto il 'giudaismo massonico'. Di questo gruppo fanno parte gli ebrei più facoltosi, e spesso i più dotati per capacita politiche ed economiche. Probabilmente il gruppo é formato con appartenenze trasversali agli altri gruppi, politici e religiosi.
Infatti una prima conferma può venire dall’uccisione del primo ministro Yitzhak Rabin il 4 novembre del 1995 ad opera di uno studente ebreo, che ha portato il partito della destra, nel quale é forte la presenza di gruppi religiosi estremisti, al governo di Israele. Sta di fatto che sono quelli che creano la storia (ad esempio: é documentata la partecipazione del giudaismo massonico alla rivoluzione russa del 1918 é nelle fila della nomenclatura russa per vari decenni). Ci si chiede: come mai esiste un gruppo di Ebrei che attende "L’Anticristo come possibilità immediata di governo" e lavora alacremente perché ciò accada, mentre i cristiani continuano in una pressoché totale ignoranza dell’argomento, nonostante i passi neotestamentari e i continui avvertimenti celesti? La domanda forte é questa. Può la Bibbia, su questi quesiti, dirci qualcosa? E, soprattutto, l’Apocalisse ignora questo gruppo di Ebrei?
Crediamo di poter rispondere avendo individuato la situazione. II giudaismo massonico, nella sua più alta espressione etnica, ha sicuramente origine nella famigerata tribù di Dan, da cui verrà, stando agli asserti profetici generali, l’Anticristo. II profeta Geremia predice: "Da Dan si sente lo sbuffare dei suoi (dell’Anticristo) cavalli (L’esercito di iniqui di cui é il capo); a/ rumore dei nitriti dei suoi destrieri trema tutta la terra. Vengono e divorano il paese e quanto in esso si trova, la citata e i suoi abitanti (la persecuzione contro i cristiani e il resto degli ebrei)" (Gr 8,16). II profeta é consapevole della gravità del fatto e della causa che l’hà originato, perciò getta un grido di allarme, che noi, cristiani accorti, facciamo nostro: "Guai a noi che siamo perduti! Purifica il tuo cuore dalla malvagità (la conversione dell’umanità, come ci ricorda la Madonna di Fatima, può liberarci dal castigo), Gerusalemme, perché possa uscirne salva.
Fino a quando albergheranno in te pensieri d’iniquità ? Ecco, una voce reca la notizia di Dan, si annunzia la sventura (la venuta dell’Anticristo) dalle montagne di Efraim. Annunziatelo alle genti (abbiamo il dovere di annunciare la venuta dell’Anticristo per prepararci alle persecuzioni, alle tentazioni e, per chi ha I’onore, al martirio), fatelo sapere a Gerusalemme. Gli assedianti vengono da una terra lontana, mandano urla contro le città di Giuda. Come custodi d’un campo l’hanno circondata, perché si é ribellata contro di me. Oracolo del Signore" (Gr 4, 13-17). L’origine giudaica dell’Anticristo e attestata dall’Antico Testamento (oltre Geremia vedi Nm 24,17 e Is 14,12) é suffragata dall’esegesi patristica (s. Ireneo, s. Ippolito, ecc.) e ripresa poi da s. Tommaso e F. Suarez.
Successivamente sorsero fantasiose interpretazioni, che non hanno nessun aggancio biblico e che, dunque, non consideriamo affatto. A tutt’oggi l’interpretazione patristica viene messa in discussione non per la validità filologica dei Padri, ma per non disturbare l’attività ecumenica. Si tolgono cosi tutti i riferimenti antisemiti anche, e notate il paradosso, dalla Bibbia stessa! Ma non é l’antisemitismo il vero problema. La verità é che, con questo pretesto, non si vogliono accettare non solo le profezie bibliche, che ancora pungono gli empi, ma anche la medesima Tradizione che viene messa in discussione, e ciò non lo possiamo accettare, se ci riteniamo cristiani cattolici. Molte profezie creano insofferenza quando le coscienze non sono a posto. Chi ammette un contenuto antisemita nelle profezie citate e nelle relative interpretazioni mostra di non aver capito né la Bibbia, né tantomeno la teologia cattolica. Senza entrare nei dettagli, già nella Genesi la discendenza adamitica si divide in due, quella di Set (il figlio buono dei progenitori) e quella di Caino (il fratricida). Tutta la Bibbia fino all’Apocalisse conosce questa distinzione "ereditaria" (nel Nuovo Testamento si usano le distinzioni 'figli della luce' e 'figli delle tenebre' o più chiaramente 'figli del diavolo'). Gli stessi Ebrei si guardano le spalle dai loro consanguinei (ad uccidere Rabin é stato un ebreo!), dai discendenti di Caino, che sembrano essere in comunicazione con Satana, l’omicida per eccellenza.
Ora, se puntiamo il dito sugli Ebrei della tribù di Dan é solo per indicare la pericolosità di questi, tanto per i cristiani quanto per tutti gli ebrei delle dodici tribù. Ciò é segno di grande prudenza, coraggio e discernimento, qualità queste che mancano ai vigliacchi e alle "sentinelle" debosciate. È questa la posizione che prima era giudaica (i profeti, non dimentichiamolo, sono di razza ebrea), ripresa e aggiornata dalla prospettiva cristiana dai Padri della Chiesa e, a loro volta suffragata dalle profezie contemporanee). Noi, lo ripetiamo, stiamo mettendo in guardia il popolo cristiano e anche quello ebraico, se ci vuole ascoltare, dal pericolo che sta per venire dalla tribù di Dan e, più in particolare, dal giudaismo massonico.
La profezia di Geremia dovrebbe essere di monito a tutti. Ancora una volta stiamo ignorando o sottovalutando, se non proprio falsificando, le Sacre Scritture, e ciò non fa altro che accelerare il progresso del mistero dell’iniquità. È pur vero che le profezie dell’Antico Testamento sono un po’ oscure, ma se si ha l’accortezza di avvicinarsi alle profezie del Nuovo Testamento e, meglio ancora, anche alle rivelazioni private, molti discendenti di Set potrebbero salvarsi. Noi, che antisemiti non siamo, lo auguriamo di tutto cuore. Sicuramente vi starete domandando che cosa ha provocato la maledizione di Dio sulla tribù di Dan e qual è il rapporto dell’Anticristo con questa tribù.
Ed anche: che rapporto ha tutto questo con la profezia contemporanea. Innanzitutto diamo uno sguardo alle origini della tribù di Dan. Era una delle tribù che si stabilirono al Nord, dove conquistò la città di Lais (o Lesen) che ribattezzò Dan (Gs 19, 40-48; Gdc 18). Questa migrazione avvenne verso il 1100 a.C. La tribù é inoltre collegata a Giacobbe attraverso la schiava di Rachele (Gn 30, 1- 6). Ecco come gli ebrei della tribù di Dan attirarono la sacra ira di Dio. La tribù peccò nuovamente di idolatria su istigazione di Geroboamo, primo re del Regno del Nord (926-907). II re istituì, forse per motivi politici religiosi, il culto pagano dei vitelli d’oro, già condannato in precedenza (Es 32), e ripreso nei due santuari di Bethel e Dan, con un nuovo sacerdozio dipendente dalla sua autorità (cfr. 1 Re 12 e Hermann 1979: 264- 265).
Da una lettura teologica, anzi più specificamente demonologica, di questo fatto, si evince uno dei tanti interventi della Triade infernale nella storia del popolo eletto. In breve lo Spirito dell’Anticristo ha istigato il re Geroboamo, promettendogli potenza ed adulazione. In tal modo ha creato un regno indipendente dal regno di Giuda. Lo Spirito dell’Anticristo ha potuto così mettere in conflitto gli ebrei tra di loro (vi furono delle guerre tra il Regno del Nord e il Regno del Sud), servendosi pure dell’operato dello Spirito dello Pseudoprofeta, il quale istigò il re per creare un nuovo culto, che é in sostanza l’anticulto del Tempio di Gerusalemme. II Signore, vedendo l’ostinazione nel peccato di idolatria (L’avevano già fatto presso il Sinai) e prevedendone l’infedeltà nel futuro (con Sansone ci fu una possibilità di riscatto, ma egli tradì il voto di nazireato, 'vedi Gd 13, 4-5'), la maledì per sempre. Infatti, nessuno di questi entrerà nella tanto attesa Gerusalemme messianica secondo quanto ci rivela l’Apocalisse.
Delle tredici tribù di Nm 1, 20-43, l’ Apocalisse, infatti, ne cita dodici; e a loro volta, di queste dodici, solo un 'resto', simbolizzato dal numero 12000, ne saranno cittadini a premio della vigilanza avuta nei millenni. La fatica della vigilanza li riscatterà al momento della Parusia intermedia, e non vi saranno più impedimenti per riconoscere infine la messianicità e la divinità di Cristo Risorto. Al contrario, dai discendenti della tribù di Dan dobbiamo attendere l’Anticristo, il falso messia, ed essi stanno congiurando, per vendetta e su istigazione della Triade infernale, contro il regno di Dio, e in particolare contro le sue concretizzazioni storiche nell’ebraismo e nel cristianesimo.
I discendenti della tribù di Dan hanno intenzione di imporre di nuovo il culto idolatrico della 'statua animata', ossia porre l’Anticristo nel seggio di Pietro, nella seconda Gerusalemme (Roma). Ecco spiegato il perché una parte del giudaismo, gli ebrei della tribù di Dan, sta lavorando affinché ciò avvenga all’ombra delle Logge e all’insaputa di tutti, tranne dei più accorti, che si sforzano di leggere i 'segni dei tempi'. Noi, che antisemiti non siamo, auguriamo ai nostri 'fratelli maggiori' di prendere in considerazione il grido di allarme del profeta Geremia, prima dell’inevitabile sciagura (cfr. Gr 6, 22-26). Ho insistito tanto su questo tema, per dare un contesto storico alla rivelazione di La Salette, che introduce per la prima volta nella Chiesa la profezia dell’imminente avvento dell’Anticristo.
Notiamo infatti che la Madre di Dio svela progressiva mente il suo piano a partire dal 'Grande Messaggio', annunciato da M. Calvat il 19 settembre 1846, fino alla ’Grande Profezia’ dell’Anticristo di Vassula Ryden nel messaggio del 10 maggio 1995. Ecco che cosa annuncia la profezia di La Salette: "Le guerre si susseguiranno fino all’ultima, che sarà condotta dai dieci re (Ap 13,1) dell’Anticristo, i quali avranno tutti un unico intento e saranno i soli a governare il mondo (...) Vi sarà (negli ultimi tempi, i nostri) una specie di falsa pace nel mondo; si penserà soltanto a divertirsi, i cattivi si abbandoneranno ad ogni specie di peccato (...)
Durante questo tempo nascerà l’Anticristo da una religiosa ebrea, da una falsa vergine che sarà in comunicazione col vecchio Serpente (Satana), il maestro d’impurità; suo padre sarà un vescovo; nascendo vomiterà bestemmie, e avrà i denti, in una parola sarà (come) l’incarnazione’ del diavolo; emetterà grida spaventose, farà prodigi, non si nutrirà che d’impudicizia" (Mantero 1993: 281.285). Dall’analisi del linguaggio profetico del messaggio di M. Calvat, sorge una serie di considerazioni. Innanzitutto il linguaggio profetico va visto all’interno del linguaggio religioso di riferimento per essere ben inteso. Sappiamo che in Israele non vi sono congregazioni religiose femminili, dunque per 'religiosa ebrea' é da intendersi probabilmente una religiosa cristiana di origine ebraica. In ciò si ravvisa un richiamo alla profezia di Geremia, per la quale l’Anticristo non può che nascere da una donna della tribù di Dan.
Pertanto é da desumere che l’origine ebraica della religiosa ha quella appartenenza, e per tal motivo é 'in comunicazione con Satana', come del resto tutti gli appartenenti e i simpatizzanti di quella tribù, come vedremo innanzi. Satana, per permissione divina, deve cercare un corpo da far possedere allo Spirito dell’Anticristo nei discendenti della tribù maledetta e solo in questa gli e concesso di agire direttamente. Dal concubinato del vescovo con la suora si capisce che la parola ’incarnazione’ é un’espressione profetica da interpretare.
Solo nel caso che la suora ebrea avesse avuto un rapporto con Satana si poteva parlare di ’incarnazione’ del diavolo. Ma ciò non é successo, né poteva avvenire. II frutto di quel concubinato da origine ad un uomo per l’intervento lussurioso e sacrilego del 'vescovo', e non ad opera del diavolo. Successivamente avverrà la possessione ad opera dello Spirito dell’Anticristo. Si tratta a ben vedere di una possessione e non di una incarnazione. L’uomo che nascerà da quel sacrilego concubinato (sia la donna che l’uomo sono al servizio di Dio e, dunque, sacri, per cui peccano di lussuria e di sacrilegio) darà il suo consenso alle suggestioni dell’Anticristo per diventare il tanto temuto Anticristo-uomo.
Pertanto, desumiamo dall’analisi demonologica del 'Grande Messaggio' di La Salette l’origine dell’Anticristo-uomo ad opera della Triade Infernale, con il consenso di una 'religiosa ebrea' della tribù di Dan e di un 'vescovo', prefigurazioni queste della massoneria nella sua espressione più alta, il giudaismo massonico, e della massoneria ecclesiastica. Dunque, dalla concordanza profetica del messaggio di La Salette, siamo giunti alla conclusione che l’Uomo iniquo (2 Ts 2,9) ha un’origine ebraica e, per l’analisi demonologica del testo, che egli fa parte di un vasto disegno organizzato dalla Triade infernale, ai danni degli anawin e dei cristiani fedeli.
Dalla concordanza biblica deduciamo che l’origine ebraica non può che essere della tribù di Dan (la Parola di Dio non si contraddice mai), perché da questa tribù maledetta e idolatrica nascerà la 'Statua animata' dallo Pseudoprofeta. inoltre, dall’analisi storica ricaviamo fin d’ora che il grande progetto iniziato e coltivato nei millenni dalla suddetta tribù sta per realizzarsi nel giudaismo massonico mettendo sul trono di Pietro l’Anticristo-uomo. Ecco come bisogna interpretare, in chiave biblica-teologico-profetica, la scritta sul frontespizio dei Protocolli dei Savi di Sion:
"II grande nel piccolo. L’Anticristo come possibilità immediata di governo". Da ciò si può ben comprendere l’insistenza della Madonna nell’indicare nella massoneria e nella massoneria ecclesiastica il vero pericolo non solo per la Chiesa cattolica, ma per tutti gli uomini di buona volontà. Ma non é tutto. La rivelazione di La Salette concorda, secondo quanto si desume dalla rivelazione stessa, con il messaggio di Fatima. Per la verità il messaggio di Fatima é già una esplicazione del messaggio di La Salette. La Madonna, nei messaggi dati ai mistici, sta attuando una specie di "rivelazione cumulativa" al fine di illustrare meglio quanto scritto nelle Sacre Scritture. Con un linguaggio profetico sempre più chiaro illustra le vicende umane in chiave teologica, i tempi ultimi della prova e del castigo, ma anche dei ’doni’ riservati a chi persevera nella fede.
Anche il Papa ha intuito la continuità tra le più importarti rivelazioni mariane, quando afferma che tra le rivelazioni mariane vi é un rapporto, in vista della definitiva vittoria di Cristo: "Mentre entravo nei problemi della Chiesa universale, con l’elezione a Papa, portavo con me una simile convinzione: che cioè, anche in questa dimensione universale, la vittoria, se verrà, sarà riportata da Maria. Cristo vincerà per mezzo di lei, perché Egli vuole che le vittorie della Chiesa nel mondo contemporaneo e in quello futuro siano unite a Lei. Avevo, dunque, tale convinzione, anche se allora sapevo poco di Fatima. Presentivo, però, che c’era una certa continuità, a partire da La Salette, attraverso Lourdes, fino a Fatima" (Giovanni Paolo II 1994: 242-243).
La pedagogia di Maria, nel rivelare progressivamente i segreti di Dio e della storia futura, fa parte integrante della più complessiva pedagogia divina, che non come asseriscono alcuni teologi da strapazzo, lascia l’uomo impreparato di fronte agli eventi, quasi che quegli stessi dovessero piombare addosso come dei fulmini, ma lo prepara e lo avverte che c’é un limite. Limite oltrepassato il quale la Giustizia pronuncia il suo 'Basta'. Questa preparazione avviene solitamente con l’annuncio profetico. II profeta Amos testifica a tutti noi che: "Certo il Signore Dio non fa alcuna cosa senza aver prima rivelato i propri misteri ai profeti suoi servi" (Amos 3,7). Nelle rivelazioni mariane riscontriamo questa pedagogia divina che, per il tramite di Maria (la Santa Vergine é corredentrice con Cristo della salvezza, cfr. LG 8) rivela un tocco, se mi é concesso dire, femminile nelle attenzioni divine per l’uomo. Nelle profezie non troverete niente che dia adito ad una concezione catastrofista, apocalittica o allarmista della storia. Tutt’altro. Anche i temi più scottanti sono trattati con una dolcezza e una soavità che fanno ben sperare sull’intervento decisivo di Maria, la Donna vestita di sole.
Sia i giusti che i peccatori potranno trovare nel Suo Cuore Immacolato un sicuro rifugio nel giorno della tempesta, nel tempo della comparsa dell’Anticristo- uomo. Per tal motivo Ella stessa raccomanda di continuo la consacrazione al suo Cuore Immacolato e la recita continua del Rosario, che si presta ad essere l’unica arma efficace contro lo scatenamento infernale. Ed ancora riscontriamo nelle rivelazioni, non delle generiche considerazioni o ammonimenti, ma un preciso piano di preparazione nell’attesa della venuta e dell’Anticristo e della Parusia intermedia. Maria invita tutti i cristiani, nessuno escluso, a prepararsi nella preghiera e facendo quadro intorno alla suprema guida del Papa, nuovo Mosé in questo passaggio epocale dall’antico mondo al nuovo Regno di Dio sulla Terra.
In questo periodo ’si manifesterà il mistero dell’iniquità’, come aveva preannunciato s. Paolo nella seconda lettera ai Tessalonicesi. Adesso credo che sia chiaro chi si manifesterà e come si manifesterà. La massoneria ecclesiastica si sta preparando per creare, al pari di quello che fecero gli ebrei della tribù di Dan, un 'falso Cristo e una falsa Chiesa' da anteporre al vero Cristo e alla vera Chiesa. È triste notare come nell’ambito degli studi cattolici sulla massoneria, vi siano ancora dei sostenitori della loro presunta bontà. Don Rosario Esposito, autore di alcuni studi sulla massoneria, in una recente controversia sul giornale della CEI, afferma perentoriamente che la massoneria é una associazione socio culturale con finalità filantropiche e non una confessione religiosa (adoratori di Satana).
Mentre il giudizio della Chiesa, che si avvale degli studi dei massimi esperti del settore, é ancora negativo. Nella Dichiarazione sulla Massoneria, emessa dalla Congregazione per la dottrina della Fede del 26 nov. 1983, si legge: "La Chiesa mantiene immutato il suo giudizio negativo (sulla massoneria) ...e l’ascrizione a queste associazioni rimane proibita". Questo è il magistero pontificio che conferma un’ininterrotta tradizione. Infatti la Chiesa in più occasioni ha promulgato le sue bolle di scomunica sulla massoneria (1849, 1855, 1863, 1865, 1873), ma solo nel 1884, con l’enciclica Humanus genus, condannò con precisione dogmatica l’attività dei massoni colpevoli di diffondere l’ateismo e di operare su istigazione del diavolo. Questo é l’insegnamento di Leone XIII sulla massoneria: "Da quando per gelosia del demonio si è miserabilmente separata da Dio, l’umanità si é divisa in due campi nemici (...)
II primo é il regno di Dio sulla terra, cioè la vera Chiesa di Gesù Cristo. II secondo é il regno di Satana (...). Nel nostro tempo i fautori del male sembrano essersi coalizzati in un immenso sforzo sotto l’impulso e con l’aiuto di una società diffusa in un gran numero di luoghi e fortemente organizzata, la società dei Framassoni (...) Essa si propone di vanificare, nel seno della società civile, il magistero e l’autorità della Chiesa (...) Noi vi diciamo dunque: in primo luogo strappate alla massoneria la maschera di cui si copre e mostratela per quella che é...". Ma oltre al magistero, tanti studiosi divergono dall’opinione di don Rosario Esposito.
È bene mettere in guardia i sacerdoti e i fedeli che incautamente, hanno letto i suoi libri, dalle concezioni eterodosse di questo sacerdote. Infatti é un fautore della "doppia appartenenza" a Chiesa e Loggia, in barba ai pronunciamenti magisteriali succitati (cfr. Messori 1992: 480). Tra gli studiosi di sicura ortodossia, oltre al citato Piero Mantero, vi é un professore, Angelo Ventura, utile per la nostra ricerca, che in un convegno veneziano sui poteri occulti in Italia (nel 1984) ha dichiarato: "La storia della massoneria - specifica Ventura, mettendo le comunioni più potenti - conosce esperienze assai complesse e contraddittorie. In contrasto, ma spesso anche in singolare sincretismo con l’aspirazione illuminista, liberale, filantropica ed ugualitaria, vive in essa un’anima aristocratica e reazionaria alimentata in modo costante da una dottrina occulta sovrumana, venuta dalla notte dei tempi (dalla tribù di Dan?), riscoperta dai crociati e tramandata segretamente da misteriosi ordini cavallereschi (i templari, i rosa-croce ecc.).
Quindi, aggiunge lo studioso, la massoneria é anche ricettacolo di tendenze irrazionalistiche e misticheggianti, di riti misterici e pratiche occultistiche, tali da favorire fasi di progressivi sconfinamenti nel mondo profano e portare infine, in tempi di tensione politica, alla costituzione di un temibile centro di potere occulto dominato da gruppi conservatori e reazionari e aperto agli intrighi e alle cospirazioni, soprattutto alle alleanze con le 'organizzazioni eversive' specialmente quelle influenzate o gestite dal 'radicalismo di destra', come si é verificato con la ’P2’, la forma più deviata nella storia delle Logge coperte, e perciò segrete della massoneria italiana" (cit. in Nassi 1994: 64-65).
È plausibile pensare che il sapere occultistico e misticheggiante della massoneria provenga dal contatto che ebbero i crociati con gli ebrei superstiti in Palestina. Altrimenti non si spiegherebbe come la cultura massonica si basa sulla fusione delle dottrine cabalistiche, di chiara origine ebraica, con le dottrine gnostiche. A conferma di questa tesi citiamo Gerard Encausse, detto Papus, membro del Supremo Consiglio della Rosa- croce cabalistica: "La Scienza Massonica esiste; ma essa permette solo di ricostruire molti segreti di questo Ordine Venerabile e costituisce un adattamento della Kabbala ebraica da una parte e delle tradizioni gnostiche dall’altra, più o meno modificate dai Templari" (Papus 1985: 5). Gli Ebrei contattarono i Templari non certamente per insegnar loro la divina salvezza, ma per soddisfare la loro brama di potere iniziandoli a pratiche magiche e al culto del demonio (è il vero culto, palese o meno, di tutti i movimenti occultistici sia nel passato che nel presente), annunciando loro il prossimo regno degli inferi, che avrà come capo il duca di Satana, l’Anticristo. Questo culto praticato dagli ebrei della tribù di Dan dal tempo del re Geroboamo, per passare inosservato in terre cristiane non poteva non essere occulto, altrimenti sarebbe stato subito scoperto e debellato.
Difatti è significativo l’annientamento dei templari nel 14esimo secolo, accusati di magia, e di ogni sorte di pratiche occulte. Se é cosi, allora la Madonna ha ragione nell’indicare nella massoneria il maggior pericolo per la Chiesa. In effetti dall’analisi comparata della storia della tribù di Dan, del 'giudaismo massonico', e della massoneria in genere (e vedremo in seguito anche dell’islamismo) vi é una strana convergenza di forze occulte, politiche, religiose e culturali anticristiane che in definitiva trovano un riflesso nella profezia di Geremia: "Da Dan si sente lo sbuffare dei suoi cavalli; al rumore dei nitriti dei suoi destrieri trema tutta la terra. Vengono e divorano il paese e quanto in esso si trova, la città e i suoi abitanti" (Gr 8,16). Ora, credo, si può comprendere il senso di quella frase sul frontespizio dei Protocolli dei Savi di Sion, ossia II grande nel piccolo. L’Anticristo come possibilità immediata di governo. II grande nel piccolo ha questo significato. II "grande" Spirito dell’Anticristo prenderà in possesso (possessione diabolica accettata dal posseduto) un corpo umano, che é "piccolo", per poter entrare nella dimensione umana ed attuare il suo piano di conquista del governo mondiale dell’umanità, e iniziare cosi la persecuzione diretta contro il corpo mistico di Gesù Cristo. Questa é la "possibilità immediata" che attendono gli ebrei della tribù di Dan e tutti i seguaci che si sono associati nel corso della storia: massoni, comunisti, atei, ecclesiastici traditori, musulmani e apostati di ogni tipo. La Madre di Dio ci sollecita alla vigilanza, alla preghiera e alla lotta.
I tempi si avvicinano e la massoneria agisce con ogni mezzo per impedire che le anime si salvino e cosi vuole rendere vana l’opera della Redenzione compiuta da Cristo. Chi si oppone alla bestia nera? II Cuore Immacolato di Maria ha delineato una tattica per controbattere e vincere la subdola trama usata dalla massoneria. Per far questo forma tutti i suoi figli ad osservare scrupolosamente i dieci comandamenti di Dio; a vivere alla lettera il Vangelo; a praticare spesso i sacramenti, specie quelli della penitenza e della comunione eucaristica, come aiuti necessari per restare nella grazia di Dio; ad esercitare in maniera forte le virtù, per camminare sempre sulla strada del bene, dell’amore, della purezza e della santità. Qual’ é invece la strategia della massoneria? La massoneria si muove a tutti i livelli: economico, culturale e politico, per la conquista della leadership della società. II caso della ’P2’ é un monito per chi credesse ancora alla loro presunta bontà. II caso fu analizzato dalla Commissione parlamentare guidata da Tina Anselmi nel 1984, dopo aver sequestrato con un blitz militare e analizzato per intero l’archivio del capo, Gran Maestro, Licio Gelli. Essa giunse a conclusioni diametralmente opposte agli studi di don Rosario Esposito, che pure ha studiato su archivi (accuratamente preparati?) delle sedi della massoneria italiana.




Focalizziamo d’ora in poi l’attenzione sulla 'Grande Profezia' sull’Anticristo, analizzandola alla luce della teologia, del magistero e della storia.
Le R. P. = Rivelazioni Private, indicano in tre momenti storici le tre manifestazioni dello Spirito dell’Anticristo.

2 commenti:

  1. Credo di essere io se è possibile parlare con qualcuno sto contattando anche un esorcista per quello che mi sta accadendo nn ce la faccio più speriamo solo che è un demone dentro di me perché nn è possibile che mi accadono certe cose tutte sovranaturalli e ho sempre pensato che mia madre sapeva tutto è ne sono convinto e nn me ne vuole parlare

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    1. Non puoi essere tu in quanto l'anticristo sta operando nel nascondimento insieme al falso profeta già da diverso tempo. Contattami in privato su messanger

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