domenica 8 settembre 2019

Nascita divina di Maria

Pochi, se non pochissimi, sanno che si riferisce al concepimento straordinario della Vergine Maria, non soltanto perché esente dalla Colpa d'Origine (vedere QUI) ma per la Sua nascita soprannaturale.

Ecco come i Vangeli Apocrifi (che vuol dire SEGRETI, e NON "FALSI" come si crede) la riportano:



La Miracolosa Nascita di Maria.

Si avvicinò il giorno della Festa delle Encenie (Riconsacrazione del Tempio da parte di Giuda Maccabeo nel 164 a.C. Ndr) e i figli di Israele, facenti parte di tutti i popoli e tribù, andavano a Gerusalemme, nel Tempio del Signore, per offrire singolarmente i propri doni.

Tra loro c'era pure Gioacchino che preparò le sue offerte da presentare al cospetto dell'Altissimo.

Ma gli si avvicinò uno scriba di nome Ruben che gli disse:

"A te non è lecito offrire doni e sacrifici nel Tempio, giacché tu non hai suscitato una discendenza in Israele. Infatti la Scrittura dice: Maledetto chiunque non abbia generato un maschio in Israele".

Gioacchino rimase grandemente umiliato a causa di quell'affronto davanti a tutto il popolo e, colmo di grande vergogna, si allontanò dal Tempio del Signore assai contristato.

NON RITORNÒ A CASA SUA, NÉ PIÙ SI FECE VEDERE DALLA MOGLIE, ma si ritirò nel deserto; si recò dai pastori che erano nei pascoli con le loro bestie, e pose la sua tenda là tra i monti per lungo tempo, CIOÈ PER CINQUE MESI.

Non volle ritornare a casa, per non essere additato con le stesse parole offensive dai suoi conterranei che erano stati presenti e che le avevano udite dal sacerdote.

Gioacchino disse tra sé: "Non discenderò di qui né per mangiare né per bere fino a quando non mi visiti il Signore Dio: mio cibo sarà la preghiera, e bevanda le mie lacrime".

Si ricordò del patriarca Abramo e come nella sua tarda vecchiaia, il Signore gli avesse dato un figlio di nome Isacco.

Rimasta a casa, sua moglie Anna innalzava piangendo due lamentazioni; diceva: "Piangerò la mia vedovanza, e poi la mia sterilità, poiché sono senza figli". Mentre piangeva, pronunciava ogni giorno questa preghiera:

"Signore Dio mio, non avendomi dato figli, perché mi hai tolto anche il marito? Ecco che ORMAI SONO PASSATI CINQUE MESI dacché io non lo vedo, non so dove cercarlo; qualora fosse già morto, certo mi curerei della sua sepoltura".

Un giorno, mentre piangeva molto amaramente, discese nel giardino di casa sua per passeggiare, e alzati gli occhi al cielo, pregava il Signore, dicendo: "Signore, Dio dei miei padri ti benedico nei secoli!




Degnati di visitare me, tua misera serva, con la misericordia salvifica, come hai visitato la madre della nostra stirpe Sara, dandole un figlio; e come hai esaudito la sua preghiera, così esaudisci anche me e guarda verso la tua ancella" [...]

Detto questo alzò nuovamente la voce gemendo, e disse al Signore: "Signore Dio, Creatore Onnipotente che hai dato prole ad ogni Tua creatura, perché escludi me sola, misera, dai doni della Tua benevolenza?

Ma tutto è possibile a Te, Signore. Restami soltanto propizio. Tu, Signore, sai che fin dall'inizio del mio matrimonio, questo io ho voluto, questo solo ho desiderato: che qualora Tu mi avessi dato un figlio o una figlia, lo avrei offerto a Te nel Tuo Sacro Tempio".

Dopo che Anna aveva detto questo, apparve improvvisamente davanti ai suoi occhi un Angelo di Dio e la confortò. Si rivolse a lei, dicendo:

"Anna, non piangere! È invece indispensabile che tu ti rallegri e gioisca, poiché l'Eterno ha esaudito la tua preghiera e ha guardato le lacrime che tu hai versato.

L'Altissimo ha infatti annuito alla tua domanda, giacché la tua stirpe sarà al Suo cospetto, e quanto nascerà da te desterà l'ammirazione di tutti i secoli, e la tua discendenza sarà celebrata in tutta la Terra". Ciò detto, l'Angelo del Signore scomparve ai suoi occhi. [...]

In quello stesso tempo, Gioacchino era relegato tra i monti in mezzo ai suoi pastori ove pascolava le greggi e un giorno, mentre era solo, gli apparve un giovane che gli disse: "Che cosa aspetti qui, e perché non vuoi tornare da tua moglie?"

Gioacchino rispose: "Ho vissuto con lei per vent'anni, ma Dio chiuse il suo utero e non mi volle dare figli da lei, perciò con dolore e vergogna sono uscito dal Tempio del Signore, dopo avere subìto dai sacerdoti la più grande ingiuria davanti a tutto il popolo.

Or dunque resterò qui con i miei armenti fino a quando Dio vorrà che io resti in questa vita. Per mano dei miei ragazzi (i suoi pastori; ndr), darò una parte ai poveri, alle vedove, agli orfani e a coloro che temono Dio.

Perché ritornare alla mia casa, io che, come indegno, sono stato scacciato con vilipendio dal Tempio del mio Signore?"


"Gioacchino" di Juan Simon Gutiérrez 1700

Dopo che disse questo, il giovane gli rispose: "Non temere, Gioacchino, e non turbarti per la mia apparizione. Io sono un Angelo del Signore, sempre davanti alla Maestà di Dio ed ho portato dinnanzi a Lui le vostre preghiere ed elemosine.

Ed ora, da Lui sono stato mandato ad annunziarti che le ha gradite. Sono apparso oggi a tua moglie Anna che piangeva e pregava e l'ho consolata.

Sappi che ti partorirà una figlia chiamata Maria e sarà benedetta dal Signore al di sopra di tutte le sante donne.

Ella infatti sarà il Tempio del Dio vivo, e lo Spirito Santo riposerà su di Lei, sicché tutti diranno che non ve n'è mai stata un'altra così; ma anche nei secoli futuri non ve ne sarà una simile.

Perciò, scendi dai monti e ritorna da tua moglie e LA TROVERAI CHE HA UNA CREATURA NEL VENTRE: infatti Dio ha suscitato in lei un germe di vita (dunque, rendi ringraziamento a Dio) e questo germe sarà benedetto, ed Ella stessa sarà costituita Madre di benedizione eterna [...]

E COME NASCERÀ MIRABILMENTE DA MADRE STERILE, così, qual Vergine incomparabile e ineffabile, GENERERÀ IL FIGLIO DELL'ALTISSIMO che sarà chiamato Gesù, il Quale conformemente al Suo nome, SARÀ IL SALVATORE DI TUTTE LE GENTI E DI TUTTO IL MONDO."

Così, quando Gioacchino raccontò la visione ai suoi pastori, essi gli dissero: "Guardati dal trascurare ancora gli ordini dell'Angelo di Dio, ma levati e partiamo. Cammineremo a lenti passi, facendo pascolare le greggi."

Mentre camminavano DA TRENTA GIORNI ed erano ormai vicini, ad Anna, che stava pregando, apparve un Angelo del Signore che le disse: "Va' alla Porta che si chiama «Aurea» e fatti incontro a tuo marito, perché egli oggi verrà da te. [...]

Ad un certo punto, alzando gli occhi, vide Gioacchino che arrivava con le sue bestie e, correndogli incontro, gli si appese al collo ringraziando Dio e dicendogli: "Ero vedova, ed ecco non lo sono più; ERO STERILE, ed ECCO HO CONCEPITO."

E ci fu grande gioia tra tutti i suoi vicini e conoscenti, tanto che tutta la Terra di Israele si rallegrò a quella notizia.


Giotto - Incontro di Gioacchino ed Anna alla Porta Aurea - (Affresco) Cappella degli Scrovegni - Padova

Come se ne deduce, e facendo qualche semplice considerazione, è impossibile dunque che vi sia stato concepimento umano normale, perché i tempi non coincidono affatto!

Per giunta, bisogna tener conto, anche se non fosse così, che l'età avanzata dei due coniugi non avrebbe permesso loro più di procreare!

A CONFERMA della validità dei testi antichi, anche se non canonici, vi è l'Ultrafanìa di cui ho reiteratamente parlato nel mio blog, ad esempio QUI.

Nei prestigiosi volumi "Scintille dall'Infinito", mai entrati in commercio per Volontà Superiore, viene riportato questo dall'Entele Maestro:

Il Mistero Maria e il Cristo

Il percepire diventa vibrazione pulsante! Venite con Me nell'immensità dei Cieli infiniti.

Come potete figurarvi i Cieli infiniti? Essi sono paragonabili agli oceani. Un movimento di colori che va all'incolore: l'incolore è lo stato di Grazia, di Luce di Sapienza. In questo luogo, che non è né alto né basso, vivono le Masse intelligenti, Intelligenze Purissime.

Quando dico "Intelligenza" non confondete ciò con l'espressione umana: Intelligenza equivale ad Entità, Individualità, Essenza Sostanziale; dicendo "Purissime" intendo dire che esse non hanno abitato la Terra.

In questo ambiente mirabile, una di queste Essenze Purissime fu chiamata da Dio, scese nel mondo, in apparenza come scendono tutti, concepita.

Analizziamo il concepimento di questo Essere. Una donna, che si chiamava Anna; l'uomo, che si chiamava Gioacchino: due individui umanamente buoni, puri secondo la Legge. Già in tarda età, essi volgevano al tramonto i loro giorni offrendo l'anima al richiamo, alla metamorfosi gloriosa.

Una voce mirabile disse: "Partorirai, Anna, una figlia a cui verrà posto il nome di Maria". Essi tremarono, prostrandosi a terra e dicendo: "Sia fatta la volontà di Colui che È".


"La Natività della Vergine" di Filippo Abbiati (1640 - 1715)

L'INNESTO AVVENNE NON PER CONNUBIO poiché essi vissero in stato di castità, quindi il soffio dell'uomo non sfiorò la compagna: Maria nacque, per Volontà Eterna, vergine.

Anche voi siete nati, ma non vergini; su di voi grava la reincarnazione; su di Essa nessuna reincarnazione, poiché allo stato di Essenza apparteneva alle Intelligenze Pure.

PRESE DUNQUE MARIA DELLE FORME DIAFANE, perché il concepimento fu Divino. Il Seme del Genitore, che è il Principio, il Padre, la Potenza, è buttato qua e là sulle Creature che Egli segna per la Sua gestazione, non per la prolificazione della carne.

Questo è il punto scottante. La Creatura generata dall'Eterno scese nel tempo con l'impronta dell'unica Missione: doveva essere Madre Divina.

La stessa voce dell'Angelo annuncia alla Medesima il grave compito (che Ella ignorava, perché la Legge d'oblio l'aveva avvolta) secondo l'ordine dall'Alto: i genitori mai avevano raccontato circa la Sua nascita.

"Sia fatta la Tua volontà, o Signore". Maria si turbò per timore di non saper servire, non per quello di una maternità che Ella umanamente non poteva dare.

Così il Seme che l'aveva generata divenne per il mondo il Figlio; quindi Ella, mentre fu Madre, fu figlia di cotanto Figlio: "Sono figlia di cotanta Potenza".

La porta chiusa si apre, l'intreccio è fluidicamente composto; quando dico fluidicamente intendo energie radianti e pulsanti che legano i due movimenti: sostanza definita Spirito, cioè Potenza, intreccio astrale, che può sembrare agli occhi fisici manifestazione corporea.

Tutto quello che voi conoscete circa Maria non è la realtà. Ebbe un protettore? Sì. Fu affiancata umanamente ad un individuo che era servo del Signore, un obbediente alla Legge, un'intelligenza di uomo limitatissima, che doveva solo chinarsi agli ordini che prendeva tramite l'Angelo.

Giuseppe era il mezzo che riceveva. Per intuito? No. Udiva la voce. Matrimonio? Non si compì alcun matrimonio davanti ad altare. Non ce n'era bisogno, perché Maria era sposata ab aeterno alla Sua Missione.

Maria rappresenta la Grazia che il Cristo offre all'Umanità, perché Ella è ancora sul mondo. È diventata tal quale era, cioè potenza di Spirito, Puro Spirito, Intelligenza ritornata al dominio, là dove tutti si riuniscono, là dove hanno convegno coloro che non furono toccati dalla carne.

ECCO PERCHÉ FU ASSUNTA IN CIELO! Il corpo fisico, nato non per germe fisiologico, era incorruttibile; sciolte le energie che lo formavano, si dispersero poi nell'etere, mentre l'Intelligenza Purissima ascendeva.


"L'Immacolata Concezione" di Bartolomé Esteban Murillo 1618 - 1682


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