venerdì 22 settembre 2017

I Salvati e i Corredentori


Sono morto Io per voi, per darvi la Vita e la Vita piena come Io l’ho nel Padre. E voi avete preferito la morte. Vi siete messi sotto il segno del Maligno ed esso vi ha mutato in selvatici caproni. Non ho più gregge. Il Pastore piange. Solo qualche agnella fedele m’è rimasta, pronta ad offrire il collo al coltello del sacrificatore per mescolare il suo sangue, non innocente ma amante, al mio innocentissimo, ed riempire il calice che sarà alzato nell’ultimo giorno, per l’ultima Messa, prima che siate chiamati al tremendo Giudizio. Per quel Sangue e per quei sangui, all’ultima ora, Io potrò mietere la mia ultima messe fra gli ultimi salvati. 

Tutti gli altri... Serviranno da strame per i riposi dei demoni e per ramaglia nell’incendio eterno. 
Ma le mie agnelle saranno con Me. In un posto scelto da Me per il loro beato riposo dopo tanta lotta. Diverso il posto loro da quello dei salvati. 
Per i generosi vi è un posto speciale. Non fra i martiri e non fra i salvati. Sono meno dei primi e molto più dei secondi e stanno in mezzo, tra le due schiere. Perseverate, voi che mi amate. Quel posto merita ogni presente fatica perché è la zona dei corredentori, a capo dei quali è Maria, mia Madre.» Dice ancora Gesù: «Credono che la penitenza sia una cosa inutile, sorpassata, una quieta mania. Non c'è che penitenza e amore che abbiano peso agli occhi di Dio per arrestare gli avvenimenti e deviarli.

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