La grazia è lo Spirito Santo?
LA GRAZIA È INCREATA E QUINDI E' LO SPIRITO SANTO
Secondo Ratzinger si può affermare nel pieno rispetto della Tradizione, che grazia sia sinonimo di amore e l'amore propriamente si identifica con lo Spirito Santo. Infatti Pier Lombardo, autore del manuale di teologia utilizzato nel Medioevo, aveva ipotizzato che grazia e amore fossero la stessa cosa, ma l'amore però *è* lo Spirito Santo - COM, 166; Bertero cita anche LADARIA, "Antropologia teologica", 448-454; SCOLA-MARENGO-PRADES LOPEZ, "La persona umana", 298-300; CONGAR, "Credo nello Spirito Santo", Queriniana, Brescia, 1999, 281-301 e infine BIFFI, "Alla destra del Padre", 121-123". La grazia nel senso vero e proprio non è qualcosa che proviene da Dio, ma è Dio stesso.
Ratzinger intravede un esempio decisivo in Maria; quando l'arcangelo la saluta come "piena di grazia", intende significare che Maria vive in modo totale e pieno la relazione con Dio.
P.S.: questa posizione di Ratzinger, come da citazione sopra, si trova in Ratzinger, "La vita di Dio per gli uomini. Scritti per Communio", Jaca Book, Milano 2007.
...............................................................................
l Papa ricorda il legame “indissolubile” tra Maria e lo Spirito Santo
Nel discorso per la conclusione del mese mariano
CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 1° giugno 2009 (ZENIT.org).- Tra Maria e lo Spirito Santo c’è un legame indissolubile, ha affermato Benedetto XVI questo sabato nei Giardini Vaticani dopo la processione con la recita del Rosario al termine del mese mariano.
Ricordando che la fine di maggio coincideva con la vigilia della solennità della Pentecoste, il Pontefice ha invitato “a meditare sul rapporto tra lo Spirito Santo e Maria, un rapporto strettissimo, privilegiato, indissolubile”.
“La Vergine di Nazaret fu prescelta per diventare la Madre del Redentore ad opera dello Spirito”, ha sottolineato.
“La fede di Maria, per così dire, ‘attira’ il dono dello Spirito Santo”: prima nel concepimento del Figlio di Dio, poi nel recarsi ad aiutare la cugina Elisabetta.
“Quando giunge da lei e la saluta, lo Spirito Santo fa sussultare il bambino nel grembo dell’anziana parente; e tutto il dialogo tra le due madri è ispirato dallo Spirito di Dio, soprattutto il cantico di lode con cui Maria esprime i suoi sentimenti profondi, il Magnificat”.
“L’intera vicenda della nascita di Gesù e della sua prima infanzia è guidata in maniera quasi palpabile dallo Spirito Santo, anche se non viene sempre nominato”, ha ricordato Benedetto XVI.
“Il cuore di Maria, in perfetta consonanza con il Figlio divino, è tempio dello Spirito di verità, dove ogni parola e ogni avvenimento vengono custoditi nella fede, nella speranza e nella carità”.
Il Papa ha affermato che si può essere certi che Gesù abbia trovato in tutto l’arco della vita a Nazaret “nel cuore immacolato della Madre un ‘focolare’ sempre acceso di preghiera e di costante attenzione alla voce dello Spirito”.
Nella Pentecoste, Maria appare nuovamente “come Sposa dello Spirito, per una maternità universale nei confronti di tutti coloro che sono generati da Dio per la fede in Cristo”.
Per questo, è per tutte le generazioni “immagine e modello della Chiesa, che insieme allo Spirito cammina nel tempo invocando il ritorno glorioso di Cristo”.
Il Pontefice ha quindi esortato i fedeli a mettersi alla scuola di Maria e a “riconoscere la presenza dello Spirito Santo nella nostra vita, ad ascoltare le sue ispirazioni e a seguirle docilmente”, perché lo Spirito “ci fa crescere secondo la pienezza di Cristo”
Nessun commento:
Posta un commento