Come il Pater va
detto con riferimenti soprannaturali, e stolto sarebbe chi lo dicesse
applicando ad esso solo un significato umano e umane richieste, così l'Ave Maria va detta non con la mente
fis- sa alla Terra e alla vostra carne, che è polvere che polvere tornerà, ma
va detta con lo spirito levato al Cielo, oltre la vita, oltre la Terra, là dove
Maria Ss., mia e vostra Madre, vive in corpo ed anima dopo esser vissuta sulla
Terra con l'anima sempre spaziante nel Cielo.
Il Pater è la preghiera al Padre. L’Ave è la preghiera alla Madre.
La prima parte del Pater è lode di Dio, la prima parte dell'Ave è lode a Maria.
La seconda parte del Pater
è richiesta al Padre per tutti i vostri bisogni di figli di Dio in tempora-
nea sosta sulla Terra, ma destinati al Cielo. La seconda dell'Ave è la richiesta alla Madre per i
vostri bisogni di mortali e di immortali nello spirito.
Va invocata come il Padre, la Madre vostra. Non dovete
pensare che Ella abbia assenza di Mise- ricordia e di Potere e non possa
soccorrervi nei vostri combattimenti, nelle vostre pene, nelle neces- sità e
nelle tentazioni.
Bisogna saper pregare. E bisogna pregare nei momenti di
pace, per invocare l'aiuto per le ore di lotta.
Stolto è chi dice: "Quando sarà il momento lo
farò". Sapete voi se lo potrete fare allora? Se Dio vi darà il tempo di
farlo? Bisogni e sventure, e anche la morte, vengono sovente come un lampo im-
provviso. La morte è talora come folgore che fulmina improvvisamente.
La Misericordia
di Dio è infinita. Ma è detto nelle parole della Legge: "Non tentare il
Signore Iddio tuo14".
E, in verità, voi lo tentate quando conducete una vita tutta umana, senza
pensare che vi attende un al di là in cui sarete giudicati per le vostre
azioni.
Nell'Ave Maria è detto: "Prega per noi ora e
nell'ora della morte". Ecco, o Maria. Leggiamo in- sieme queste parole che
molti, troppi dicono con la mente elevata di un sol grado dal fango della Terra e con cuore pensieroso soltanto
dell'incognita dell'ultimo momento che vi fa paura perché non siete a
sufficienza "figli di Dio". Se lo foste perfettamente, la morte non
vi farebbe paura.
La morte è l'ultima prova e merita ogni vostra attenzione
per divenire "morte nel Signore". Una morte nel Signore vi merita
ogni perdono, vi da l'eterna vita nel Signore, e annulla, col suo potere, le
conseguenze di un'esistenza anche colpevole. Fate dunque bene ad invocare sin
da ora, per quell'ora, e in quell'ora, la Madre mia e vostra.
Ma sappiate pregare meglio. Non per la sola paura di quell'ora, ma per tante
altre ore in cui la più vera morte
incombe su voi.
Ti ho già spiegato più volte quale sia la vera morte. È quella dello spirito, che
voi uccidete tanto sovente, se non sempre per diretta volontà, certo per
indifferenza verso la parte più eletta di voi stessi: l'anima.
Nel Pater Io vi
ho insegnato a dire: "Non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal
Male". Nell'A- ve Maria vi
faccio dire: "Prega per noi ora e nell'ora della morte".
Ora: il presente che dura un attimo di
eternità: la vita della carne insidiata dai morbi, dagli inci- denti, dallo
stesso scorrere del tempo che vi porta alla foce del vostro vivere di uomini e
vi immette nell'eternità.
Nell'ora della morte: quella che ferma il vostro cuore e
quella, sempre incombente, che paralizza il vostro spirito e lo conduce a
morte.
Voglio che pensiate a questa vera, eterna morte quando invocate Maria Ss. Dalla prima risorge- rete se
siete morti in Cristo. Ma dalla seconda non risorgerete mai più.
Non fate che il
Nemico infernale, il Serpente fascinatore, il leone ruggente15 che sempre
si aggira intorno a voi per atterrarvi, possa impossessarsi di voi come di una
preda sicura perché, pur essendo tuttora viventi, siete già dei morti nello
spirito.
Maria è la Vincitrice di Satana e basta il bagliore del
suo sorriso per porlo in fuga. Contro le in- sidie di Satana e le
debolezze e gli appetiti della carne, sempre desta nelle creature, chiamate
Maria. Se l'invocate per il
sonno che avrà immediato risveglio, o per la pace celeste o per la dannazione infernale, ambedue eterne, perché non la
dovreste invocare per questo atroce sonno che da la morte, e che è quello dello spirito abbattuto, sonno che, se non
è vinto, vi spegne in braccio a Satana?
Quando la morte si aggira intorno al vostro spirito
sorgano come a difesa le invocazioni, fatte con pienezza di significato, a Maria.
Ogni volta che l'ora della morte spirituale incombe su
voi, preghi la Madre universale per tutti i suoi poveri figli, per lo spirito
di questi suoi poveri figli, per quello spirito fatto e dato alle creature da
quello stesso Dio che l'ha creata e scelta a Sposa e Madre, fatto e dato per
fare, di essi, dei suoi figli e sudditi del suo Regno eterno.
Su voi sta il Sangue più puro e più amato: quello che è venuto dal suo
Cuore Immacolato e che è stato il Seme al Fiore nato dall'amore di Dio con la
Vergine, dalla sua ubbidienza perfetta ai Voleri divini, il Seme a Me Verbo
fattosi carne per essere Maestro e Redentore, onde poter lavarvi nel suo
Sangue, interamente versato per voi, e sta il pianto di Maria, mia e vostra
Madre, altro lavacro di corredenzione.
Per questa sua natura di Madre del Salvatore Ella ha potere di salvazione.
Invocatela con fede vera ed Ella vi salverà ora e nell'ora della morte».
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