sabato 31 dicembre 2016

CORREDENTORI

Tutti coloro che amano come Gesù ci ama, collaborano con Lui a redimere il mondo, a liberarlo dall’ingiustizia, dal dolore e dalla morte; sono quindi redenti da Lui e corredentori con Lui.
Sull’esempio di Maria
Naturalmente, chi ama di più collabora di più. Quindi, Maria Santissima, l’Immacolata, è la corredentrice per eccellenza!
E tanto lei, quanto tutti i discepoli di Cristo, a livello diverso, sono corredentori sia quando sono ancora su questa terra, sia quando giungono lassù, alla vetta dell’amore.
In questo mondo, la Mamma del Signore l’ha atteso, l’ha generato, l’ha fatto crescere, l’ha persino educato (mi sconvolge il pensiero che una persona umana abbia potuto educare Dio stesso, fatto uomo! Ma questo fa parte della realtà dell’Incarnazione che Dio ha voluto attuare per noi): l’ha educato con la luce e con la forza di Dio e con l’aiuto sponsale di San Giuseppe. In seguito, Maria ha sofferto con Gesù crocifisso, ha esultato per la sua Risurrezione e nell’assenza fisica di Lui ha pregato con la Chiesa nascente.
Ha raccontato tante cose ai primi cristiani, ha lavorato con loro e alla fine della sua vita mortale è stata subito portata in Cielo, raggiungendo suo Figlio e aspettando la risurrezione di tutti noi. Così ha ottenuto la massima pienezza dell’amore! Ed è per questo che da allora, la Madonna aiuta tutti gli uomini del mondo, che ormai le sono figli anche se sovente non lo sanno neppure.
Le sue frequenti apparizioni, unite a miracoli materiali e spirituali, sono un segno evidente di questa premura materna verso di noi. La sua collaborazione con Gesù alla liberazione del mondo è appunto la sua corredenzione che sta trasformando la terra preparando il Cielo, in unione con Cristo Redentore!
La nostra chiamata
La nostra corredenzione non è certo così generosa come la sua. Tuttavia il Signore chiede a ciascuno di noi il suo contributo, piccolo o grande che sia. Ricordo le parole di Gesù: «Chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi!» (Gv 14,12).
Pensiamo all’azione degli Apostoli, dei Martiri, dei Santi che hanno continuato l’opera del Salvatore, non soltanto a livello spirituale, ma anche a livello terrestre: quanti di loro hanno aiutato i piccoli, i poveri, i malati, i sofferenti.
Tra i più recenti, pensiamo a quanto ha fatto Madre Teresa di Calcutta!
E noi personalmente, come possiamo collaborare con Gesù? Anzitutto, vivendo bene la nostra vita e facendo bene i compiti che dobbiamo svolgere. San Francesco di Sales diceva: «Dobbiamo saper fiorire là dove Dio ci pianta». Il netturbino rende il mondo più bello quando pulisce nel modo migliore, con il desiderio di rendere tersa la città, per il bene degli abitanti; similmente un ferroviere, un agricoltore, un tecnico: facciano con entusiasmo il loro lavoro a vantaggio di coloro che ne usufruiranno.
Il nostro compito
Alcuni poi, sono impegnati direttamente ad aiutare le persone: maestri, sacerdoti, medici, infermieri... ricordino l’esempio di Gesù! Inoltre, tutti i cristiani ripensino al discorso evangelico di Gesù riportato nei capitoli cinque, sei e sette di Matteo, in cui troviamo una gran quantità di spunti.
È per i poveri, gli afflitti, i miti, coloro che hanno fame e sete di giustizia, i misericordiosi, i puri di cuore, gli operatori di pace, i perseguitati a causa della giustizia, è per loro il regno di Dio, da loro è la salvezza del mondo! E poi, siamo chiamati ad essere il sale della terra e la luce del mondo.
I coniugi sono chiamati ad essere fedeli; tutti siamo chiamati ad amare e ad aiutare anche i nostri nemici. Inoltre, anche coloro che sembrano impotenti a tutto, come alcuni malati, possono invece far moltissimo pregando, perdonando, abbandonandosi al Padre come bambini.
In tutto questo diventiamo simili a Gesù e Maria: lavorando con loro e come loro saremo “corredentori” per il bene di tutti.
                                                                         Antonio Rudoni sdb

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