mercoledì 25 gennaio 2017

Il Santissimo Nome di Maria

La Chiesa consacra il giorno 12 settembre al santo Nome di Maria per insegnarci, attraverso la Liturgia e l’esempio dei Santi, tutto quello che questo Nome contiene per noi.
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Il nome di Maria, è nome di salvezza per i rigenerati, segno di tutte le virtù, onore della castità; è il sacrificio gradevole a Dio; è la virtù dell’ospitalità; è la scuola di santità; è, infine, un nome completamente materno.
(San Pietro Crisologo)

Michelangelo - La Madonna di BrugesRicordiamo che la devozione popolare al nome di Maria risale alla metà del XII secolo, anche se la festa riferita a tale nome venne propriamente istituita solo a partire dal 1513 da Papa Giulio II che, da principio, la concesse unicamente alla diocesi spagnola di Cuenca: celebrata dapprima il 15 settembre e spostata poi al 17 dello stesso mese, venne estesa all’intera Spagna nel 1671 e poi definitivamente a tutta la Chiesa a partire dal 1685, ad opera di Papa Innocenzo XI.
La festa in questione voleva essere un rendimento di grazie a Maria per la liberazione di Vienna dall’assedio dei Turchi, che ebbe luogo il 17 settembre 1683.
Il Santo Padre Innocenzo XI, infatti, voleva ringraziare la Vergine Santissima per la grande vittoria cristiana dinanzi a Vienna, la città capitale dell’impero, che rischiava di es­sere travolta dalle truppe musulmane.
Come un terrore per i loro nemici piombarono i cavalieri di Cristo sui Turchi esclamando: “Gesù!” “Maria!”, e con il nome di Gesù e di Maria sulle labbra vinsero i nemici del cristianesimo.

Il Santo Papa Pio X portò infine la memoria del Santissimo Nome di Maria al 12 settembre, giorno in cui liturgicamente è tutt’oggi festeggiata come memoria facoltativa. 
Oltre sessantasette interpretazioni diverse sono state date al nome di Maria secondo che fu considerato di origine egiziana, siriaca, ebraica o ancora nome semplice o composto. 
Ricordiamo le quattro principali. “Il nome di Maria, dice sant’Alberto Magno, ha quattro significati: illuminatrice, stella del mare, mare amaro, signora o padrona.
Murillo, L'Immacolata Concezione_2
Illuminatrice.
È la Vergine Immacolata che l’ombra del peccato non offuscò giammai; è la donna vestita di sole; è “Colei la cui vita gloriosa ha illustrato tutte le Chiese” (Liturgia); è infine Colei, che ha dato al mondo la vera luce, la luce di vita.
 

Stella del mare.
La liturgia la saluta così nell’inno, così poetico e popolare, Ave maris stella e ancora nell’Antifona dell’Avvento e del tempo di Natale: Alma Redemptoris Mater. Sappiamo che la stella del mare è la stella polare, che è la stella più brillante, più alta e ultima di quelle che formano l’Orsa Minore, vicinissima al polo fino a sembrare immobile e per questo fatto è di molta utilità per orientarsi e aiuta il navigante a dirigersi, quando non possiede la bussola.
Reni Guido - Assunzione di Maria, 1642Così Maria, fra le creature, è la più alta in dignità, la più bella, la più vicina a Dio, invariabile nel suo amore e nella sua purezza, è per noi esempio di tutte le virtù, illumina la nostra vita e ci insegna la via per uscire dalle tenebre e giungere a Dio, che è la vera luce.
Mare amaro.
Maria lo è nel senso che, nella sua materna bontà, rende amari per noi i piaceri della terra, che tentano di ingannarci e di farci dimenticare il vero ed unico bene; lo è ancora nel senso che durante la Passione del Figlio il suo cuore fu trapassato dalla spada del dolore. È mare, perché, come il mare è inesauribile, è inesauribile la bontà e generosità di Maria per tutti i suoi figli. Le gocce d’acqua del mare non possono essere contate se non dalla scienza infinita di Dio e noi possiamo appena sospettare la somma immensa di grazie che Dio ha deposto nell’anima benedetta di Maria, dal momento dell’Immacolato Concepimento alla gloriosa Assunzione in cielo.
Signora o padrona.
Maria è veramente, secondo il titolo datole in Francia, Nostra Signora. 
Signora vuoi dire Regina, Sovrana. Regina è veramente Maria, perché la più santa di tutte le creature, la Madre di Colui, che è Re per titolo di Creazione, Incarnazione e Redenzione; perché, associata al Redentore in tutti i suoi misteri, gli è gloriosamente unita in cielo in corpo e anima e, eternamente beata, intercede continuamente per noi, applicando alle nostre anime i meriti da lei acquistati davanti a Lui e le grazie delle quali è fatta mediatrice e dispensiera.

da ricerche sul web

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